non solo agnelli

In questo periodo è in corso una campagna di sensibilizzazione verso i trattamenti che gli agnelli (e capretti?) subiscono per essere trasformati nel tradizionale manicaretto che si consuma durante il pranzo di Pasqua o nell’ambito della tradizionale gita fuori porta del lunedí successivo. Basterebbe pochissimo, a detta di chi se ne occupa, per ridurre i traumi psicologici e fisici cui gli animali sono sottoposti, appesi per le zampe, trattati come sacchi di patate e costretti a vedere ancor vivi i cadaveri di quelli già ammazzati.

Che il Signore benedica gli agnelli e le iniziative come queste ma perché non pensare anche al trattamento che subiscono gli altri animali?

La sorte di maiali, bovini e galline è forse  migliore?

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