ammore e malavita

È impossibile uscire dalla sala dopo aver visto ‘Ammore e malavita’ dei fratelli Manetti senza aver voglia di parlarne. Un po’‛Tano da morire’, un po’ ‘Lo chiamavano Jeeg robot’, un po’ ‘A Napoli non piove mai’, un po’ decine d’altri film, quest’ultimo lavoro del partenopeo duetto sembra quasi una summa di molte categorie cinematografiche. Scritto benissimo, con una sceneggiatura avvincente e inquadrature magistrali, si distingue per delle trovate piú che brillanti, soprattutto in corrispondenza delle parti musicali.
Il messaggio che ci sembra di ricavare è che, fatta salva l’ineluttabilità di alcuni destini, l’amore e l’ironia vincono su tutto. E, come disse giustamente qualcuno, una risata ci seppellirà.

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