Anna e l’uomo che ride

Ci sono due possibili collegamenti a ‘L’Uomo che ride’ anche in ‘Anna Karenina’:

  1. In un punto particolare, infatti, Lev Tolstoj parla del libro che la donna sta leggendo e fa esplicito riferimento alla storia di un uomo che era riuscito a diventare un baronetto inglese.
  2. Quel che è piú ovvio, il finale: come Gwynplaine, Anna decide che la fine può essere una soltanto, quella che conosciamo:

“Adesso ho capito cosa devo fare!”

4 Risposte a “Anna e l’uomo che ride”

  1. Grande Pasquale…il parallelismo è verosimilissimo e pertinente…è stato già detto di cosa pensasse di Victor Hugo l’immenso Fedor Dostoevskij…ora aggiungiamo quest’ulteriore, palese attestato di stima di un altro grande scrittore russo: Lev Tolstoj! Ma la cosa non deve stupire, dato che ci troviamo al cospetto di uno dei più importanti ed influenti Letterati della Storia francese…e “L’uomo che ride”, è il manuale da portare sempre con sé, a mo’ di Bibbia…perché si può tranquillamente considerare Guida Spirituale di un Uomo…

  2. Mi viene in mente inoltre che la frase “Adesso ho capito cosa devo fare!” viene pronunciata anche da Lady Isabel ne “I Cavalieri dello Zodiaco – saga di Hades”, quando apprende che dovrà uccidersi per morire nel regno dei vivi ed essere viva nel regno dei morti. Che sia una citazione?

    1. Comunque Anna Karenina tornerà a breve in televisione per l’interpretazione di Vittoria Puccini… Al cinema, sarà interpretata da Keira Knightley, con Jude Law nel ruolo di Alexej Karenin, il marito (regia di Joe Wright).

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