visionari prestati all’agricoltura

I progettisti della Forward Thinking Architecture di Barcellona hanno concepito una sorta di “fattoria galleggiante” che, muovendosi sul mare e usando l’energia del sole, consentirebbe la coltivazione di otto mila tonnellate di verdura all’anno; il concetto di base è quello del “vertical farming”, “un metodo di nuova generazione per l’agricoltura all’interno di serre senza terra, impilate l’una sull’altra con letti di coltura alimentati da acqua arricchita di nutrienti” (Huffington Post).
Anche zio Paperone, nel suo piccolo, ha avuto analoga intuizione, una volta.
Nella bella storia ‘Zio Paperone e i campi galleggianti’ (Topolino n. 1312-1313, gennaio 1981), scritta da Giorgio Pezzin e disegnata da Massimo De Vita, i poveri paperopolesi si trovano di fronte ad una situazione meteorologica decisamente bislacca. È estate e Paperino, come tanti, vorrebbe andare al mare? Nevica! Ripiega sulla montagna? Esce un sole da piena Canicola. Decide d’andar per funghi? Piove a dirotto.
Nemmeno al vecchio cilindro le cose vanno bene, però perché, se il tempo non si stabilizza, le sue attività agricole, i suoi impianti turistici e un importante affare con un emiro arabo andranno alla malora. La scienza non è d’aiuto; un meteorologo, vestito in abiti per metà estivi e metà invernali, ottiene come responso dal computer una solenne pernacchia ed una monetina, scomodata per il piú tradizionale dei testa o croce, preferisce addirittura cadere restando in piedi di taglio, pur di non sbilanciarsi. Che fare?
Paperino, ragionando ad alta voce, si lascia scappare che “se i campi avessero le ruote o galleggiassero…” ed il Fulmine delle grandi idee colpisce le meningi di zio Paperone. Qualche giorno dopo, dal porto di Paperopoli, prendono il largo due giganteschi zatteroni, trainati da un potente rimorchiatore; il primo è coperto di sabbia ed è attrezzato per le vacanze balneari, il secondo è pieno di concime e fertile terriccio, per coltivazioni varie, pomodori, cetrioli e zucchine (da presentare all’Expo…).
Paperone muoverà gli zatteroni in giro per il mondo, alla ricerca del sole ed il Sole, generoso, farà divertire i turisti e crescere le specialità ortofrutticole.
Tutto risolto? Quasi…
Rockerduck, nemico antico e acerrimo di Paperone, esce proprio in quei giorni da una clinica specializzata dove si è dovuto riprendere dalle indigestioni di bombette derivate dai successi dell’odiato nemico; parla del piú e del meno con il suo assistente e questi si vede costretto a raccontargli le ultime gesta del cilindro, somministrandogli al contempo una maxi tuba potenziata alla vitamina C.
Rockerduck sabota Paperone grazie ai Bassotti; costoro, seguendo a distanza il rimorchiatore, sporcano il mare dove i turisti vogliono bagnarsi, rilasciano costolette, prosciutti e salumi vari per attirare i pescecani, arrivano a materializzare un terribile mostro facendo sapiente uso d’un pratico drago gonfiabile di quelli che si trovano anche al supermercato. Quel che è piú grave, tagliano il collegamento di Paperone con la stazione meteorologica e questa non è in grado d’informare i paperi dell’arrivo del terribile ciclone Giuseppina, che comincia a sferzare con violenza le onde attorno ai campi galleggianti e a sconvolgere i medesimi. I turisti tagliano la corda che li tiene attaccati al rimorchiatore e fanno rotta verso Paperopoli, mentre Giuseppina continua a sfogare la sua energia distruttiva e la sua ira repressa. Il rimorchiatore viene affondato e i paperi, rimasti sul campo coltivato, sono in balia del vento e delle onde.
Finirà comunque bene. Il cervello d’un vecchio papero vale piú delle meschine macchinazioni di un mediocre e Paperone riuscirà a barattare lo zatterone con una bella isola tropicale ricca di minerali.

vertical farming Una raffigurazione del possibile aspetto di una fattoria galleggiante smart vista dall’esterno. Fonte: Forward Thinking Architecture.
vertical farming Forward Thinking Architecture.
Zio Paperone e i campi galleggianti
Zio Paperone e i campi galleggianti

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