Regression e altri demoni

È nelle sale ‘Regression’, psico – horror – thriller con Emma Watson, David Thewlis ed Ethan Hawke, diretto dal premio Oscar Alejandro Amenábar; la nota Ansa che lo accompagna recita “C’è un demoniaco dentro di noi, ma anche quello vero. Anche se il più grande lavoro del diavolo è dimostrare che non esiste”.

Anche a noi di ‘Sinners, programma basato sul peccato, alcune domande sorgevano spontanee, nel nostro piccolo. Chi è esattamente il diavolo? Che fattezze ha? Come opera? Se la memoria non m’inganna, era domanda che ponevamo anche ai nostri ospiti, spesso professori universitari, ricevendo interessanti risposte: nella Bibbia Satana è introdotto in modo un po’ implicito, come un dignitario di corte, appare in modo diretto solo quando tenta Gesú e quando, secondo san Giovanni, entra in Giuda. È citato, per la verità, anche nell’Apocalisse. Alcuni pensano che il nome Satana derivi da quello del dio egizio Set. Lucifero ha una storia complicatissima, che non è possibile condensare in questa sede. Ovvio, poi, che il programma fosse basato sul modo in cui le dette figure sono state analizzate dalla settima arte.

Al sottoscritto, a prescindere da precedenti collaborazioni, risulta quanto segue.

Nel film ‘Cenerentola’, di Walt Disney, un raggio di luce allontanava risoluto il gatto Lucifero, dopo l’avvenuta vestizione della fanciulla, e questa esclamava «Povero Lucifero!», laddove la madrina: «Direi piuttosto ‘Ben gli sta!’»; Victor Hugo intitolava ‛Satana’ un capitolo di un suo romanzo in cui appariva un personaggio sottilmente malvagio; Athena e i Cavalieri dello Zodiaco sconfiggevano Lucifero in un OAV intitolato ‘L’ultima battaglia’; Antoine de Saint-Exupéry conferiva al Serpente del ‛Piccolo Principe’ i caratteri della malvagità e dell’invidia, in maniera simile al Serpente di Collodi, ispirato a Goethe, che moriva ridendo a crepapelle al cospetto di Pinocchio; qualche stagione addietro, a ‛Quelli che il calcio…’, in prossimità del santo Natale, s’intonava «Sia maledetto Satana e tutti i malfattori!».

Nel libro della Sapienza è scritto che “la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo” ed è sicuramente un personaggio negativo “il Diavolo” che, in ‘Spicchi di cielo tra baffi di fumo’, brucia il campo di grano della famiglia di Romeo per comprare quest’ultimo.

Eppure, ne ‘I fratelli Karamazov’, Fëdor Michajlovič Dostoevskij fa dire a Satana che anche lui avrebbe voluto gioire per la Resurrezione di Cristo. Lo stesso autore scrive anche, nello  stesso libro, che “il diavolo combatte con Dio e il campo della battaglia è il cuore dell’Uomo “.

Ed è capitato anche altre volte, nella storia della cultura, che Satana e Lucifero siano stati presentati in modo positivo, come ribelli contro il Potere assoluto, magari alla stessa stregua di un Prometeo liberatore, rivelatori di segreti, liberatori dai dogmi, fautori d’innovazione e progresso.

Qualcuno afferma che il Serpente della Bibbia era in realtà in buona fede e voleva rivelare all’umanità come raggiungere la Conoscenza e il Divino.

Tartini dichiarava d’aver composto il famoso ‘Trillo del Diavolo’ proprio su ispirazione di Quegli.

Bulgakov, ne ‛il Maestro e Margherita’, presenta il diavolo come un personaggio fondamentalmente simpatico;

Mazinga, in giapponese, significa “dio-demone”;

Devilman era, anche nella sigla, “grande uomo -diavolo”;

nell’‛Ulisse’ di James Joyce, alla formula iniziale ‘INTROIBO AD ALTARE DEI’ si sostituisce, verso la fine, ‘INTROIBO AD ALTARE DIABOLI’;

nella storia ‛Paperino e il povero diavolo’, pubblicata nel numero 174 di Paperino mese (1994) un diavolo sornione fa amicizia col palmipede (in un cartone storico, invece, l’angelo custode e il diavolo di Paperino litigano e fanno a botte);

esiste un fumetto che si chiama “Lucifer“;

“Magica Trippy”, fantomatica bambola presentata da Paola Cortellesi in un programma della Gialappa’s Band, aveva, tra le sue specifiche di prodotto, quella di poter evocare la presenza di Satana;

in ‘Mary Poppins’ un gentiluomo definisce “tanti diavoli scatenati” gli spazzacamini che freneticamente fuoriescono dai caminetti;

il Diavolo è simbolo delle squadre di calcio Milan, Foggia e Manchester United (su magliarossonera.it si legge “Herbert Kilpin … si rivolse a Pasteur dicendogli: “questa sarà l’ultima vittoria del Genoa, presto sarò a Milano e lí formerò una squadra di veri “DIAVOLI” che ti darà filo da torcere!“);

Giosuè Carducci dedicò a Satana un inno, esaltandolo come prototipo del progresso e dell’anticlericalismo;

se si cura l’adattamento italiano di una produzione straniera, bisogna usare le parole Dio e Diavolo con il massimo scrupolo.

#mumblemumble

Una risposta a “Regression e altri demoni”

  1. ‘Lucifer’, da fumetto diventa anche serie: Lucifero, stanco e annoiato dalla vita negli Inferi, lascia il suo regno e si trasferisce a Los Angeles. Andrà in onda su FOX a inizio 2016 ma è già stata abbondantemente piratata. Il protagonista è proprio il Lucifer Morningstar della DC Comics, introdotto da Neil Gaiman su Sandman e presente nell’omonimo fumetto scritto da Mike Carey per la linea Vertigo. Aiuta la polizia grazie ai suoi poteri paranormali.
    Fonte: Film4life

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