la memoria e l’impegno. Anche in tv. (2017)

In occasione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata come ogni anno da Libera, anche la televisione declina parte della sua programmazione alla causa. Ecco quanto comunicato da Rai e History Channel:

LA RAI CON “LIBERA” NELLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO
Il 21 marzo un palinsesto ricco di approfondimenti e spazi informativi in diretta
Da ben 22 anni l’associazione “Libera” di Don Ciotti celebra il 21 marzo la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, la città di Locri, in Calabria, sarà “piazza” principale e fulcro delle celebrazioni che, simultaneamente, si svolgeranno in oltre 4000 spazi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’ America Latina.
La “Giornata”, che dal 2016 lo Stato italiano ha riconosciuto come celebrazione nazionale, verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e con momenti di riflessione e approfondimento per affermare con forza il rispetto della legalità.
La Rai in linea con la sua missione di servizio pubblico accompagnerà questo evento con un palinsesto appositamente dedicato, ricco di appuntamenti tra spazi informativi in diretta, approfondimenti sulle reti televisive e su quelle radiofoniche con interviste, programmi, testimonianze, film e fiction sull’argomento. Un’ampia copertura informativa sarà assicurata da tutti i Tg e i Gr con servizi ad hoc, collegamenti e approfondimenti nelle principali edizioni. Già da domenica 19 marzo “Unomattina in Famiglia” delle 6.30 darà ampio risalto all’evento mentre “In mezz’ora”, il programma di Rai3 con Lucia Annunziata, darà spazio al lancio della Giornata e in particolare alla veglia Ecumenica che si svolgerà alle 17.00 presso la Cattedrale di Locri.
Il momento clou di martedì 21 marzo sarà nella mattinata a Locri, quando migliaia di persone, al seguito di oltre 1000 familiari delle vittime di mafia, percorreranno la cittadina calabrese. RaiNews24 e la TGR realizzeranno uno speciale, in diretta da Locri, che dalle 11 seguirà il corteo che si snoderà dal lungomare di Locri fino a Piazza dei Martiri. Lo speciale dal titolo “La primavera di Locri”, condotto da Mario Forenza con il coordinamento di Riccardo Frugone, proporrà anche collegamenti con altre 4 piazze italiane, in cui si svolge la manifestazione di Libera, scelte perché rappresentative della lotta alla criminalità, come Trapani, Napoli (Ponticelli), Verbania e Milano (Quarto Oggiaro). Alle 12 poi il canale All News trasmetterà in diretta l’intervento conclusivo di Don Luigi Ciotti dal palco di Piazza dei Martiri a Locri.
Sempre don Ciotti sarà in collegamento telefonico con il Direttore Generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, in occasione dell’anteprima del film tv di Marco Tullio Giordana “Due soldati”, organizzata alle 14.30 da Rai e Università agli Studi di Milano presso l’Aula Magna della Statale, in occasione della XXII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. All’anteprima interverranno anche Gianluca Vago, Rettore dell’Università degli Studi di Milano; il regista Marco Tullio Giordana; la docente di Sociologia della Criminalità Organizzata, Ombretta Ingrascì; Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction e Lucilla Andreucci, referente milanese di Libera.
Spazio anche all’interno delle rubriche delle diverse testate come “Newsroom Italia”, la rubrica condotta da Paolo Poggio, su Rainews24, e Tg2 Lavori in corso, su Rai2. Ampia la copertura informativa della Tgr con le redazioni regionali di Sicilia, Campania, Molise, Piemonte e Friuli Venezia Giulia in prima linea con dirette, ospiti in studio e numerosi approfondimenti.
Grande impegno delle reti con collegamenti in diretta, servizi ad hoc e ospiti in studio come il vescovo di Locri, Cafiero del Rao e il giornalista Lirio Abbate che saranno a Storie Vere, su Rai1. Tra le dirette previste “Unomattina”, la “Vita in diretta” su Rai1, I Fatti Vostri e Detto Fatto su Rai2, Agorà, Quante Storie, #Cartabianca, Geo e La Grande Storia con una puntata dal titolo: “Piersanti Mattarella: la buona battaglia” su Rai3. Non mancheranno i film come “I cento passi”, sulla storia di Peppino Impastato che Rai Movie proporrà martedì 21 marzo alle 21.20 o le fiction come “Per amore del mio popolo – Don Diana” sulle vicende del prete-coraggio di Casal di Principe, in onda il 21 su Rai Premium. Mentre Rai Storia proporrà la biografia di Marcello Torre, avvocato e sindaco di Pagani, che si oppose fermamente alle infiltrazioni criminali nella ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia e che venne assassinato dalla camorra.
Estesa la selezione di documentari, inchieste e fiction dedicate ad alcuni eroi della società civile che hanno pagato con la vita il loro impegno contro le mafie offerta su RaiPlay: dalla storia di don Giuseppe Puglisi a quelle dei giornalisti Mauro de Mauro, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno e Pippo Fava fino all’imprenditore palermitano Libero Grassi.
È stato anche prodotto dalla Rai uno spot istituzionale che va in onda su tutti i canali televisivi, da domenica 12 a martedì 21 marzo, con una pianificazione di oltre 150 passaggi complessivi. Su RaiPlay, inoltre, sono previsti lanci dei programmi dedicati al tema e spazi nella sezione “Ieri in tv”. L’hashtag creato dalla Direzione Digital e quello proposto da Libera faranno poi da cassa di risonanza. Rai Cultura Web proporrà un racconto fatto di filmati ed interviste che, attraverso la memoria e il ricordo, possa generare impegno e giustizia nel presente. Inoltre, gli speciali e la programmazione tv di Rai Cultura verranno promossi sugli account social di Rai Storia, Rai Scuola, Rai Letteratura e Rai Cultura. Rai Italia, infine, proporrà in America, Asia, Australia e Africa le dirette e gli approfondimenti di Rainews24.

History Channel:

Corruzione. Appalti truccati. Estorsioni. Narcotraffico. Sequestri di persona. Omicidi. Stragi. La storia italiana è stata brutalmente e tragicamente segnata dai crimini commessi dalle organizzazioni mafiose. In occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo), History (in esclusiva su Sky al canale 407), dedica le serate del 20 e 21 marzo al mondo della criminalità organizzata italiana, raccontata sotto diversi punti di vista: dal maxiprocesso dell’86, che inferse un primo, durissimo colpo a Cosa Nostra, al ruolo giocato dalle donne all’interno della mafia fino all’Ndrangheta, “la più pericolosa delle mafie”. La serata del 20 marzo parte alle 21.00 con lo speciale Il maxiprocesso. Attraverso interviste ai protagonisti dell’epoca, come Alfonso Giordano (presidente della Corte di Assise), l’attuale presidente del Senato Pietro Grasso (giudice a latere) e Giuseppe Ayala (pubblico ministero), History ripercorre le tappe principali del più grande processo mai svolto prima d’allora a Cosa Nostra e iniziato nel 1986 nell’aula bunker del Palazzo di Giustizia di Palermo. Il pool antimafia di Falcone e Borsellino, anche grazie alle rivelazioni di Tommaso Buscetta, riuscì a portare sul banco degli imputati quasi cinquecento mafiosi, tra cui Michele Greco, detto “Il Papa”. A seguire, alle 22.00, Le donne: il documentario segue le vicende di alcune donne che hanno fatto parte della mafia, che ne hanno sposato gli uomini o che si sono ribellate. Conosceremo la storia di Ninetta Bagarella, moglie del boss dei boss, Totò Riina e sorella di Leoluca, altro capo mafioso, e quella di Rita Atria, che decise di collaborare con la giustizia e, in modo particolare, col giudice Borsellino, decidendo di suicidarsi dopo la morte del magistrato. Tra gli intervistati Letizia Battaglia. Il 21 marzo, alle 21.00, sarà la volta dell’Ndrangheta. Secondo l’FBI, negli ultimi anni l’organizzazione criminale calabrese è diventata la più temibile mafia al mondo, l’unica a compiere affari illeciti in tutti i cinque continenti. Intervistando magistrati come Nicola Gratteri e Michele Prestipino, il documentario ricostruisce l’ascesa dell’Ndrangheta, dal business dei sequestri di persona a quello del commercio internazionale di droga, i riti, i punti di forza ma anche le prime sconfitte determinate dall’azione sempre più incisiva da parte delle forze dell’ordine. A firmare i tre documentari la regista Anne Veron, autrice del volume “Des femmes dans la Mafia. Madones ou marraines?”
In occasione della Giornata nazionale in ricordo di tutte le vittime di mafie, History dedica le serate del 20 e 21 marzo al mondo della criminalità organizzata italiana in vari suoi aspetti: dal Maxiprocesso dell86 alla ndrangheta calabrese fino al ruolo dalle donne.
Vive secondo un codice tutto suo. Ha leggi che contrastano quelle dello Stato ed è considerata l’aristocrazia del crimine organizzato. La mafia organizza la vita dei suoi appartenenti dalla nascita alla morte, eliminando chi le si oppone e mettendo a rischio la vita dei propri affiliati e dei loro parenti.
History dedica una programmazione speciale al fenomeno delle mafie, ripercorrendo le pagine buie della nostra storia recente. Attraverso immagini di repertorio e documenti inediti, inchieste e interviste ai parenti delle vittime, ai magistrati e agli esperti, Mafia Nostra esplora i codici della criminalità Made in Italy svelandone nuovi aspetti.
Ripercorriamo il più grande processo di tutti i tempi contro Cosa Nostra, iniziato nel 1986 a Palermo, dove furono processati 475 mafiosi. Intervengono il giudice che presiedeva la corte, Alfonso Giordano, testimoni e giornalisti che hanno coperto l’evento. Inoltre, entriamo nel cuore della ndrangheta, la più segreta e soprattutto la più potente organizzazione criminale in Europa, rimasta a lungo nell’ombra.
Infine, esaminiamo un aspetto emerso recentemente dai magistrati italiani: il ruolo svolto dalle donne nelle organizzazioni mafiose. Ripercorriamo le storie della pentita Giusy Vitale, della testimone di giustizia Rita Atria e di Lea Garofalo, uccisa dall’ex marito Carlo Cosco, esponente della ndrangheta, per aver denunciato le attività malavitose della famiglia.

Fonti: Comunicati stampa ufficiali

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