l’Hercules che non ti aspetti

Forse a sua insaputa, il regista Brett Ratner, con il suo ‘Hercules – il guerriero’ (originale ‘Hercules’), si inserisce in un filone che gli antichi già conoscevano. Evemero da Messina riteneva che gli dèi fossero stati, in origine, semplici uomini e che erano stati gli esseri umani a renderli oggetto di venerazione, parlando e tessendone le lodi; sembra, peraltro che la parola greca φήμη (fēmē, Fama) derivi dal verbo φημί (fēmí, “parlare”). La “fonte” di Harlin sembra essere stata, per la verità, la graphic novel ‘Hercules – La Guerra dei Traci’ che Admira Wijaya e Steve Moore hanno realizzato per Radical Comics, basandosi sul mito greco e rielaborandolo alquanto.
 ‘Hercules – il guerriero‘, costato, si dice, cento milioni di dollari, vede il forzuto Dwayne “The Rock” Johnson interpretare un Eracle / Ercole piú vicino ai fumetti che al mito tradizionale, non solo in quanto ispirato dalla graphic novel; nel film, piú  che la grandezza dell’eroe, si respira piuttosto una Fama in grado di precederlo e intimorire i nemici (Iolao, prigioniero, arriva a raccontare che è solo un uomo, quantunque dalla forza straordinaria, che le leggende sul suo conto sono state gonfiate, hanno subito quello che i tecnici della materia chiamerebbero elefantiasi).

Nato, come nel mito, da Zeus e Alcmena, ha portato a termine le famose dodici fatiche, con la gloria che ne è conseguita, indossa la pelle di leone (di Nemea), è armato di clava e viene invitato dal re di Tracia per combattere un suo nemico invasore, alla guida di un esercito in cui figurano anche alcuni dei suoi amici fidati, come il già citato Iolao, Anfiarao e Atalanta (quella che, nel mito tradizionale, si era fatta conquistare dalle mele di Ippomene e aveva partecipato alla caccia del cinghiale Calidonio).

Tra le dissacrazioni che il film si concede, c’è la riduzione di Cerbero ai minimi termini (tre lupi in società), il fatto che i centauri non fossero uomini-cavallo ma uomini “a cavallo”, che l’Idra di Lerna non fosse altro che una banda di nove briganti mascherati da serpente e cosí via, a smontare la costruzione mitica per dare un’interpretazione reale e plausibile, magari finalizzata ad altro.

Gli dèi, se pure esistono, non appaiono; Ercole stesso è messo in discussione, divorato dagli incubi e perseguitato dal ricordo di una famiglia che è scomparsa, in un modo che non rammenta (forse è pure meglio, giacché era stato lui a sterminarla in un momento di follia).

In cauda venenum, il film è programmato a pochi mesi di distanza da ‘Hercules – La leggenda ha inizio’ (The Legend of Hercules), diretto e prodotto da Renny Harlin, con Kellan Lutz.

 

 

 

 

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