Gira in rete la teoria secondo la quale certe tecnologie metterebbero alcuni soggetti nelle condizioni di controllare e perfino manipolare la mente delle persone; si tratterebbe di microchip in grado di “fotografare” e visualizzare le idee e i pensieri che passano nella testa di un individuo, magari per sfruttarne l’intelligenza in modo gratuito.
Geniale! In tempi di spending review sarebbe certamente intelligente leggere la mente dei visionari o dei brillanti specialisti di comunicazione e marketing a distanza, invece che spendere i soldi di una consulenza o, peggio, correre il rischio d’inserire in azienda una mente pensante e dotata di spirito critico, dunque scomoda.
Idee per le trasmissioni, contenuti, pareri sempre freschi sulle strategie…
Chissà…
Non c’è bisogno del microchip, bastano messaggi subliminali durante i programmi, forme di ipnosi oppure telecamere e microfoni nascosti, magari con l’aiuto inconsapevole di altre persone. Alla peggio si farà credere che il soggetto è un malato schizzoide!
Buon Dio! Sarebbe iniziativa tra le piú perniciose!
altrimenti ci si può intrufolare nella posta elettronica e monitorare la vita privata e le comunicazioni personali…