un tappeto di libertà per Iqbal

È stato presentato, nell’ambito di Alice nella città, ‘Iqbal: bambini senza paura’, film d’animazione ispirato alla storia vera di Iqbal Masih, il bambino pakistano diventato martire e icona dello sfruttamento minorile. A soli quattro anni, Iqbal lavorava in una fabbrica di mattoni. La famiglia doveva saldare un debito di 12 dollari (sí, la cifra era questa: 12 dollari) ed il piccolo venne ceduto ad un fabbricante di tappeti, che lo faceva lavorare dodici ore al giorno, tenendolo in condizioni di schiavitú, incatenato e malnutrito. Uscito di nascosto dalla fabbrica, Iqbal prese parte ad una manifestazione organizzata dal BLLF (Bonded Labour Liberation Front: Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavista), divenendo testimone efficace del lavoro minorile, simbolo vivente di quanto sia necessaria la lotta alla schiavitú, ai maltrattamenti, all’infanzia rubata. Quando la vicenda divenne di dominio pubblico – Iqbal parlava anche all’ONU e in altri contesti internazionali- molte autorità pakistane furono costrette a chiudere molte fabbriche di tappeti. Iqbal è morto a dodici anni, ucciso. Il BLLF ha sempre visto dietro la mafia dei tappeti la possibile causa e i mandanti.

‘Iqbal: bambini senza paura’ (in origine Fearless Child), coproduzione tra l’italiana Gertie e le francesi Montparnasse Productions e 2d3D Animations, è stato diretto dal francese Michel Fuzellier e dall’iraniano Babak Payami; oltre che ad Alice nella città, è stato presentato in anteprima anche al Cartoon Movie di Lione. Non rappresenta, però, l’intera crudezza della vicenda e sceglie un finale in cui Iqbal riesce a salvare se stesso, la fida capretta Rajah e i suoi compagni di prigionia.

Chissà, forse avrà la stessa fortuna di altri film dedicati ai bimbi sfortunati ed il piccolo pakistano rimarrà nella storia del cinema d’animazione come il Romeo di Spicchi di cielo tra baffi di fumo o lo stesso Rémi.

È opportuno ricordare, comunque, che l’argomento è stato trattato anche nel libro ‘Storia di Iqbal’, di Francesco d’Adamo (che costituisce la fonte principale del cartone) nonché nel film tv ‘Iqbal’, di Cinzia TH Torrini.

Fonti: http://www.asifaitalia.org, Repubblica.it, varie

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