Ieri il movimento Tutti a casa ha organizzato una manifestazione di protesta che ha preso corpo a piazza Montecitorio alle 17 e si è poi diretta a piazza di Trevi, sede della famosa e quasi mitologica fontana (in un vecchio post dicevo che la vorrei riprodotta all’interno degli studi di Cinecittà, a perpetuo memento de La dolce vita ma è altra storia). A protestare non solo il cd below the line che, nel cinema, indica la produzione, i tecnici, la fotografia, le comparse, il trucco ed il parrucco (in marketing ha tutt’altra accezione), ma anche l’above (registi, soggettisti, sceneggiatori, attori principali). Perfino divi del calibro di Riccardo Scamarcio, che è intervenuto ad Annozero. La SLC-CGIL ha comunicato che ‘‘la crisi economica in cui versa il nostro Paese ha determinato difficoltà in tutti i comparti produttivi. Il settore Spettacolo e Produzione Culturale è ulteriormente penalizzato dai tagli attuati e da quelli previsti dal Governo”. Ciò è motivo dello sciopero nazionale generale della produzione culturale e spettacolo annunciato per lunedì prossimo, 22 novembre. A Roma, alle 10.30, ci sarà una manifestazione unitaria al cinema Adriano cui parteciperanno SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL ROMA E LAZIO.
I lavoratori della produzione culturale e dello spettacolo scioperano per rivendicare, tra l’altro:
l’approvazione delle leggi quadro di Sistema dei Settori dello Spettacolo dal vivo e Cineaudiovisivo;
per riportare il Fus (fondo unico per lo Spettacolo) 2011 almeno al livello del 2008, ossia circa 450 milioni di euro;
la conferma del rifinanziamento per il prossimo triennio degli incentivi fiscali già esistenti (il Tax Shelter ed il Tax Credit) per la produzione cineaudiovisiva;
per favorire il processo di digitalizzazione appena avviato delle sale cinematografiche e contro la delocalizzazione delle produzioni cineaudiovisive;
la modifica del DdL Cinema per riorganizzare risorse e incentivi volti a rilanciare l’intero Settore.
Per il Lazio, una legge regionale per la promozione e lo sviluppo delle attività cinematografiche ed audiovisive a tutela di tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione e all’esercizio.