l’image retrouvée

‘L’Immagine Ritrovata’, il fiore all’occhiello nell’industria del restauro cinematografico, nato dall’esperienza della Cineteca di Bologna, vanta adesso una nuova filiazione: “L’Image Retrouvée”. Nasce in Francia, infatti, dopo un’altra positiva filiazione a Hong Kong (“L’Immagine Ritrovata Asia”), una nuova sede della meritoria istituzione, che si prefigge il restauro di capolavori rimasti come pietre miliari del cinema, da quelli dei fratelli Lumière, che il cinema inventarono, si dice, proprio in Francia, ai film di Jean Renoir (‘La Grande illusion’), Marcel Carné (‘Les Enfants du Paradis’), della Nouvelle Vague (da ‘Hiroshima mon amour’ di Alain Resnais all’opera di Agnès Varda), fino a titoli piú recenti ma già bisognosi di restauro, come ‘Valmont’ di Miloš Forman.
In realtà il laboratorio bolognese si è internazionalizzato da anni e lavora per l’estero al 75% del proprio fatturato, in Europa, Asia, anche Stati Uniti, facendo leva su un know how raffinato e specializzato, che coniuga la sapienza antica del lavoro artigianale alla tecnologia digitale piú avanzata, anche al 4k.
L’Image Retrouvée nasce a Parigi, in Boulevard de Clichy, vicino al Moulin rouge e a Montmartre, il quartiere degli artisti; è stata salutata da Business France come uno dei progetti di maggiore interesse nello sviluppo imprenditoriale francese e, come L’Immagine Ritrovata Asia, è partecipata al 49% da SIMEST, società partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti, che sostiene e finanzia i progetti d’internazionalizzazione delle imprese.

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