Mary e il Vento

La Disney è sempre stata sensibile alle tematiche ambientali e Mary Poppins, di recente, lo ha ben dimostrato. Ha spiccato il volo, al suo solito, nei cieli di Londra, armata, però, oltre che d’ombrello, d’una provvidenziale maschera antigas. L’idea è stata di Greenpeace, per sensibilizzare la gente sui livelli d’inquinamento atmosferico che Londra soffre da tempo e che, nel 2017, si sono presentati addirittura tre giorni prima che nel 2016. Le autorità inglesi, per la verità, qualche provvedimento l’hanno preso, come l’introduzione di autobus ecologici in centro, l’istituzione di una vasta zona a basse emissioni, l’utilizzo diffuso delle biciclette.
Giovedí 5 gennaio, la soglia di diossido d’azoto a Brixton Road ha superato i valori consentiti, quei duecento microgrammi per metro cubo tollerati per legge diciotto volte all’anno. È una città inquinatissima. Particolarmente avvelenate, oltre a Brixton, le zone di Oxford Street, lo Strand, Putney High Street e King’s Road. Il 40% dell’inquinamento deriva dai gas di scarico di auto e camion diesel. Secondo una ricerca del Kings College, nella sola Londra, per colpa dell’inquinamento, muoiono ogni anno dieci mila persone; secondo un altro studio, i bambini che vivono in zone particolarmente trafficate o frequentano scuole in punti della città molto inquinati rendono il 25% in meno in termini di voti. Questa settimana una terza ricerca ha indicato una possibile correlazione tra inquinamento e Alzheimer.
Quelli che hanno capito tutto della vita, invece, sono gli Olandesi e la terra un tempo nota per i mulini a vento, può anche fregiarsi, adesso, dei “treni a vento”! Si è riusciti, infatti, a far funzionare tutto il traffico ferroviario attraverso l’energia eolica.
Fonti: Corriere della Sera, Ansa

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