Giannini, Ballarò, gli schiaffi

Massimo Giannini sarà il nuovo conduttore di Ballarò, al posto di Giovanni Floris, presumibilmente dal prossimo 16 settembre; la notizia, anticipata da TvBlog il 22 luglio, sembra definitivamente ratificata in queste ore.

Giornalista tra i piú telegenici, il vicedirettore di Repubblica è una scelta per molti aspetti perfetta ma suscita le critiche dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Concessionaria di Stato; il segretario Vittorio Di Trapani, esprimendosi ieri in una nota ufficiale, ha commentato:

“Siamo alla spending review a giorni alterni. O più probabilmente agli spot personali quotidiani. L’ennesima chiamata di un giornalista esterno è uno schiaffo dato a 1700 giornalisti Rai. E anche alla tanto decantata revisione della spesa. Il Direttore Generale dica con massima trasparenza i contenuti del contratto siglato con Massimo Giannini: la Rai deve essere una casa di vetro, quindi parli con chiarezza. E già che c’è dica quanti giornalisti esterni (compresi i pensionati di altre aziende) sono contrattualizzati con le testate e le reti Rai, e quanto costano ai cittadini. Ieri il Dg ha inviato a tutti i dipendenti della Rai una versione decurtata delle linee guida di riforma, invitandoli a mandare suggerimenti via mail: metodi acquisiti in aziende private dove è cresciuto professionalmente per lacerare le relazioni sindacali. Con l’obiettivo di far saltare una riforma indispensabile e che l’Usigrai chiede da anni, ma che il Dg evidentemente sventola solo come sua operazione di immagine. Ma i giornalisti Rai non ci cascano: l’ascolto e il rispetto non sono una mail aperta (tanto poi decide il capo), l’ascolto e il rispetto partono dalla valorizzazione delle risorse interne. Ancora una volta mortificate. Ecco perché una mail a quell’indirizzo noi la invieremo: il Dg vuole suggerimenti per la riforma della Rai? Ecco il nostro: “Basta con gli esterni. Valorizzare le risorse interne. Ecco la spending review”.

È proprio di questi giorni, peraltro, la diatriba sulla ristrutturazione dell’informazione Rai, che il dg Gubitosi vuole razionalizzare, accorpando le testate e ottimizzando i costi.

A quanto se ne sa, il giornalista firmerà per un anno con mamma Rai, mettendosi in aspettativa con il suo quotidiano; confermerà se il responso dell’Auditel ed il generale gradimento saranno positivi (altre fonti, tipo Libero, parlano di un contratto per due anni, per 400.000 euro a stagione).

Gli pervenga, da parte nostra, il migliore in bocca al lupo.

Con la faceta considerazione, per carità, fine a se stessa, che quelli che si chiamano Giannini stanno vivendo un periodo davvero interessante…

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