Nastri d’argento 2015 (documentari)

Sono stati rivelati oggi e sono in fase di consegna mentre scrivo i Nastri d’argento 2015

I tre Nastri dell’anno erano stati annunciati già ieri, per la verità e sono ‘Felice chi è diverso’, di Gianni Amelio, ‘Italy in a Day, di Gabriele Salvatores e ‘Quando c’era Berlinguer, di Walter Veltroni.

Costanza Quatriglio si è aggiudicata il suo secondo Nastro d’Argento con ‘Triangle‘, nella sezione Cinema del reale, mentre Giorgio Treves ha ottenuto il Nastro assegnato dalla giuria del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani nella categoria Cinema e spettacolo, con ‘Gian Luigi Rondi: vita, cinema e passione‘.

Il detto sindacato ha ritenuto opportuno, altresí, riconoscere alcuni premi speciali a ‘La scuola d’estate‘, di Jacopo Quadri, su Luca Ronconi, ‘La zuppa del demonio‘, di Davide Ferrario, ‘Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino’, di Tatti Sanguineti, a ‘Nessuno siamo perfetti’, di Giancarlo Soldi, sulla figura di Tiziano Sclavi, papà di Dylan Dog.

Un Nastro d’argento speciale se l’è beccato anche Marco Spagnoli, infaticabile documentatore delle attività della decima musa, con particolare riguardo alle ultime fatiche dedicate a Sophia Loren, Walt Disney in Italia ed Enrico Lucherini (‘Ne ho fatte di tutti i colori‘).

L’Istituto Luce, ormai noto come Luce Cinecittà, è stato ricordato in virtú della menzione speciale assegnata a ‘9×10 Novanta‘, progetto che ha celebrato il suo novantesimo anniversario ed è stato realizzato da nove diversi registi: Alice Rohrwacher, Alina Marazzi, Claudio Giovannesi, Costanza Quatriglio, Giovanni Piperno, Marco Bonfanti, Paola Randi, Pietro Marcello, Roland Sejko, Sara Fgaier.

Infine il premio “protagonista dell’anno” a Jana, interprete principale di ‘Qualcosa di noi‘, di Wilma Labate (lezioni di scrittura che una prostituta dà a degli studenti sul corpo, la sessualità e il denaro).

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