spicchi d’arte tra baffi di storia (53)

  • Aggiornamento 1° marzo: tutt’altro che secondaria, per non dire deliziosa, è, a nostro avviso, la storia ‘Pico di Bisanzio e il mosaico barbaro’, con la famiglia dei Paperi alle prese con i Barbari e con i mosaici di Ravenna.
    Edizione straordinar… ehm, aggiornamento del 28 febbraio: il numero di Topolino in edicola, il 3301, ha in allegato una copia del Papersera, il quotidiano di Paperopoli edito da zio Paperone. Al vecchio cilindro è dedicata un’intervista esclusiva; ci sono anche un editoriale di Paperoga, uno spaccato della sede e altre sorprese.
  • Sono stati comunicati i vincitori dei Nastri d’Argento 2019 per la sezione Documentari, a fine post l’elenco completo.
  • Scambiandosi le figurine i bambini memorizzano e riconoscono le opere
    e gli artisti che le hanno prodotte a partire dai particolari raffigurati

    Daniela Re, insegnante specializzata in riabilitazione e potenziamento cognitivo, e Marco Tatarella, editore di 22Publishing

È con indicibile gioia che segnaliamo la commendevole iniziativa degli Artonauti*, che attualizza la storia dell’arte nelle figurine. Sí, (altro…)

Bafta 2016: an anticipation of the Oscars?

Hereafter Bafta 2016 winners and nominees for category, usually a possibile preannouncement for the Oscars:
Best Film
The Revenant – Steve Golin, Alejandro G. Iñárritu, Arnon Milchan, Mary Parent, and Keith Redmon

  • The Big Short – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, and Brad Pitt
  • Bridge of Spies – Kristie Macosko Krieger, Marc Platt, and Steven Spielberg
  • Carol – Elizabeth Karlsen, Christine Vachon, and Stephen Woolley
  • Spotlight – Steve Golin, Blye Pagon Faust, Nicole Rocklin, and Michael Sugar

Best Director
Alejandro G. Iñárritu – The Revenant

Best Actor in a Leading Role
Leonardo DiCaprioThe Revenant as Hugh Glass

Best Actress in a Leading Role (altro…)

50 shades of bear…

Alejandro G. Iñárritu’s ‘The Revenant’ is a wonderful film, without any doubt. However, exquisitely cinematic aspects aside, according to my humble opinion the skill of the Bear has not been appreciated enough. Yes, seriously: the Bear! Where did they find a plantigrade able to get into the scene in the perfect moment, beating the protagonist according to its natural instinct and manner, and leave him alive enough to deal with the rest of the picture? (And please remember that trying to shoot a bear’s cubs near to the mother is a particularly dangerous idea, and Leo did not use any stuntman). DiCaprio’s bravura is beyond dispute and Alejandro G. Iñárritu told he will never reveal how actually managed to make that incredible scene. Director,  actor, make up artists worthy for the Oscar. However, the Bear too deserves our estimation. And this must be the place to recall the importance of the bears throughout the entire history of cinema. Hanna & Barbera’s Yoghi &
‘The Revenant’, di Alejandro G. Iñárritu, è un film meraviglioso, senza alcun dubbio. Aspetti squisitamente cinematografici a parte, non è stata ancora valorizzata, a mio modesto parere, la bravura dell’Orso. Sí, sul serio: l’Orso! Dove hanno trovato un plantigrado in grado di entrare in scena al momento giusto, battendo il protagonista secondo il suo istinto e le sue naturali maniere, lasciandolo vivo abbastanza per affrontare il resto del film? Si consideri che tentar di sparare ai cuccioli di un orso vicino alla madre è un’idea particolarmente pericolosa e Leo non ha fatto uso di controfigure. La bravura di DiCaprio è fuor di discussione e Alejandro G. Iñárritu ha detto che non rivelerà mai come in realtà sia riuscito a girare quell’incredibile scena. Regista, attore, truccatori, tutti meritevoli di Oscar. Tuttavia, anche l’Orso merita la nostra stima. E questo sembra essere il posto giusto per ricordare l’importanza degli orsi in tutta la storia del cinema. Yoghi e

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Golden Globes 2016

Movies

Best picture, drama: ‘The Revenant’

Best picture, comedy or musical: ‘The Martian’

Actress, drama: Brie Larson, ‘Room’

Actor, drama: Leonardo DiCaprio, ‘The Revenant’

Actress, musical or comedy: Jennifer Lawrence, ‘Joy’

Actor, musical or comedy: Matt Damon, ‘The Martian’

Supporting actress: Kate Winslet, ‘Steve Jobs’

Supporting actor: Sylvester Stallone, ‘Creed’

Director: Alejandro G. Iñárritu, ‘The Revenant’

Screenplay: Aaron Sorkin, ‘Steve Jobs’

Animated film: ‘Inside Out

Foreign language film: (altro…)

ci aspettano al cinema

‘Mission impossible – Rogue Nation’ adesso, ‘The Revenant’ a breve, molto, molto altro in futuro. Quale che sia il futuro della rete distributiva, sale tradizionali o altro, la Decima Musa ha ancora molte frecce al suo arco. Il semicentenario Tom Cruise ha dato convincente prova di sé in ‘Mission: Impossible – Rogue Nation’, di Christopher McQuarrie  e c’è da scommettere che l’agognato Oscar si tufferà nel grembo di DiCaprio proprio grazie a ‘The Revenant’, di Alejandro González Iñárritu, nelle sale a settembre (Curatola porta bene, non dimentichiamolo…).

Attesissimi, nei prossimi mesi, i film basati sulle figure di Yitzhak Rabin (‘Rabin the last date’, di Amos Gitai), Steve Jobs (‘Steve Jobs’, di Danny Boyle), Edward Snowden (‘Snowden’, di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt), Lance Armstrong (‘The Program’, di Stephen Frears, con Ben Foster, Chris O’Dowd,  Lee Pace, Jesse Plemons, Guillaume Canet e Dustin Hoffman). Alcuni saranno presenti ai festival di Toronto e Venezia.

Innumerevoli, inoltre, i capitoli secondi che saranno proposti nelle prossime due stagioni (il citato Cruise potrebbe tornare anche in ‘Top Gun 2’, per dire; ‘Ghostbusters’ conoscerà un remake al femminile per il suo trentennale, con Chris Hemsworth nel ruolo della segretaria Janine, Chris Pratt e Bryce Dallas Howard si occuperanno nuovamente di dinosauri e parchi a tema in ‘Jurassic World 2’…).

Tornerà ‘Avatar’, ad esempio, la saga degli uomini che camminano a fatica nel mondo reale ma si muovono speditamente quando sognano e aprono gli occhi del cuore (cfr. Hölderlin: “L’uomo è un Dio quando sogna; è un mendicante quando pensa!” e qualcun altro: “l’idealismo è superiore al realismo”). Qualcuno li prendeva per Puffi troppo cresciuti a causa della pelle blu ma nessuno potrà mai dimenticare la bellezza e la suggestione di quel film, la cui fotografia, premiata dall’Oscar, è dell’italiano Mauro Fiore. James Cameron ha annunciato che ‘Avatar 2‘ uscirà nel Natale del 2017, con gli stessi Sam Worthington, Zoe Saldana e Sigourney Weaver; nel frattempo, sarà possibile visitare il parco tematico “Pandora”, con tecnologie avveniristiche e fondali da urlo.

Per quanto riguarda Tim Burton, arriveranno ‘Beetlejuice 2’, ‘Alice through the looking glass’ (27 maggio 2016, con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Mia Wasikowska e Anne Hathaway) ma anche un altro film, basato sull’adattamento del romanzo “Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children”, di Ransom Riggs: una fanciulla, dopo la morte dei suoi genitori, indaga sulle origini della sua famiglia e trova un orfanotrofio per “bambini speciali”, con ragazzine dotate di strani poteri, capaci di dominare il fuoco e viaggiare nel tempo.

Arriveranno i secondi capitoli di Zoolander (febbraio 2016, Ben Stiller, Owen Wilson) e Il mio grosso grasso matrimonio greco (marzo 2016).

E la Disney? Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), noto anche come Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza, diretto da J. J. Abrams e co-sceneggiato dal medesimo Abrams con Lawrence Kasdan, sarà distribuito in Italia il prossimo 16 dicembre 2015, negli Stati Uniti il 18.

 ‘Star Wars: Rogue One’, invece, arriverà nelle sale a dicembre 2016; in attesa delle due pellicole, un po’ come avviene nell’ attesa di ‘Avatar 2’, gli appassionati possono ingannare l’attesa frequentando i parchi tematici; quando l’attesa per ‘Rogue One’ sarà terminata, si potrà gustare un film diretto da Gareth Edwards, che

“si discosterà dal resto della saga, pur mantenendo una familiarità con quell’universo. Entra in un nuovo territorio, esplorando la lotta galattica da una prospettiva dal basso, mantenendo lo spirito di ‘Guerre stellari’ che i fan ben conoscono. Gareth è un regista particolarmente innovativo, e sono cosí entusiasta del lavoro con lui e con il resto del cast che abbiamo trovato”.

(la presidente della Lucasfilm, Kathleen Kennedy).

Secondo quanto riportato da Entertainment Weekly, ‘Rogue One’ approfondirà una storia accennata in ‘Una nuova speranza’, laddove un ologramma della principessa Leila parlava di un gruppo di soldati della resistenza che avevano rischiato le proprie vite per rubare i piani della Morte Nera: ‘Rogue One’ si baserà su questa missione.*

Gli scenari che hanno fato da teatro alle avventure del pesciolino Nemo ospiteranno con analogo entusiasmo ‘Alla ricerca di Dory’ (‘Finding Dory’, giugno 2016),

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fuggo(no) dal cinema?

Il Cinema è un’arte libera e chi fa il suo ingresso in una sala, alla ricerca della Bellezza, può farlo per impegnarsi ma anche per evadere. Da qualche tempo, tuttavia, alcuni Maestri rimproverano alla settima arte un insufficiente adeguamento del linguaggio e una scarsa attenzione all’attualità. La televisione sarebbe per molti motivi preferibile.

Bernardo Bertolucci ha dichiarato:

«Le serie che vedo sono piú belle di quasi tutti i film hollywoodiani. Trovo nella fiction quello che non vedo piú al cinema, i tempi della serialità sono quelli del cinema che amavamo».*

Robert Redford gli ha fatto pronta eco:

«La tv è un passo avanti perché la serie, tra ambientazione, luci, spazi e tempi permette di ritrovare le atmosfere del cinema d’autore che è stato cannibalizzato dal cinema industriale del blockbuster ed è rinato nelle serie d’autore».*

Il colpo di grazia arriva da Dustin Hoffman:

«La tv di oggi è la migliore che sia mai esistita, il cinema è il peggiore che abbia visto nei cinquant’anni in cui l’ho fatto».*

Ormai si occupano di televisione professionisti del calibro di Steven Soderbergh, Alejandro Gonzàlez Iñárritu, Steve McQueen, David Fincher, Woody Allen, Paul Haggis.

E in Italia? Alla presentazione de ‘Con il sole negli occhi’, il maestro Avati, in questi giorni alla prese con ‘Le nozze di Laura’, si era lasciato scappare:

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Oscars 2015: nominations and winners

(Winners underlined) (Italy awarded for Costume design ; remembered Virna Lisi and Anita Ekberg but no mention for Francesco Rosi).

BEST PICTURE

American Sniper (Clint Eastwood, Robert Lorenz, Andrew Lazar, Bradley Cooper and Peter Morgan);

Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance) (Alejandro G. Iñárritu, John Lesher and James W. Skotchdopole);

Boyhood (Richard Linklater and Cathleen Sutherland);

The Grand Budapest Hotel (Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales and Jeremy Dawson);

The Imitation Game (Nora Grossman, Ido Ostrowsky and Teddy Schwarzman);

Selma (Christian Colson, Oprah Winfrey, Dede Gardner and Jeremy Kleiner);

The Theory of Everything (Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce and Anthony McCarten);

Whiplash (Jason Blum, Helen Estabrook and David Lancaster)

ACTOR in a Leading Role

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Birdman

“E vola sulle accuse della gente / a tutti i suoi retaggi indifferente…”*

an Italian song

‘Birdman’, in my humble opinion, deserves two Oscars at least, for the Best Cinematography and Original Screenplay. Cinematographer Emmanuel Lubezki is said he has been called by the director Iñárritu while he was finishing ‘Gravity’, with the specific request for an entire movie could appear as a continuous shot (⇐Reuters).
He did it. Visionary and original, ‘Birdman’ shows such an intelligent use of the sequence shot that it is possible to wonder what reason for other filmmakers do not do the same. And please note it is not here to debate about other sequence shots throughout the history of cinema.
Birdman, denasatus, laughs. And flies…

‘Birdman’, a mio modesto avviso, merita almeno due Oscar, per la Miglior Fotografia e Sceneggiatura originale. Si dice che il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki sia stato chiamato dal regista Iñárritu mentre stava finendo ‘Gravity’, con la precisa richiesta di un intero film che sembrasse un’unica ripresa (⇐Reuters).
C’è riuscito. Visionario e originale, ‘Birdman’ rivela un uso cosí intelligente del piano sequenza che è possibile chiedersi per quale motivo altri registi non facciano lo stesso. Né è questa la sede per discutere sugli altri piano-sequenza nella storia del cinema.

Birdman, denasatus, ride. E vola…

*Translation:”he flies over people’s accusations/ indifferent to any preconception” (tbh “retaggio” rather means ‘inheritance’)

Venezia 2014

La settantunesima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, presentata oggi in conferenza stampa, avrà luogo dal 27 agosto al 6 settembre 2014.
La selezione ufficiale consterà di quattro diverse sezioni (Venezia ’71, Fuori Concorso, Orizzonti, Venezia Classici); previste anche quest’anno, poi, le due sezioni autonome Settimana della critica e Giornate degli autori. (altro…)

festival d’estate e d’autunno

La bella stagione, almeno dal punto di vista astronomico, è nel pieno del suo farsi ma già s’intravedono alcuni appuntamenti che i cinefili attendono in autunno; per la verità l’estate stessa porta con sé manifestazioni di sicuro interesse, come Giffoni o il Magna Graecia Film Festival ma parlare del prossimo Festival di Venezia, del Roma Fiction Fest o del Festival internazionale del Film di Roma richiede sicuramente maggiore impegno.

La conferenza ufficiale di presentazione del festival di Venezia (27 agosto – 6 settembre) avrà luogo il 24 luglio, lo stesso giorno che vede l’apertura del parco di Cinecittà World, ma le (pre)visioni fioccano a iosa. È già stato pubblicato il manifesto ufficiale, ispirato al finale de ‘I quattrocento colpi’ di François Truffaut, e sembra sicura l’apertura, affidata a ‘Birdman (o Le imprevedibili virtú dell’ignoranza)’, di Alejandro G. Iñárritu, con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts. Proiettato in prima mondiale, regolarmente in concorso, il film è una black comedy che racconta la storia di un attore in declino (interpretato da Michael Keaton), ai tempi interprete di un famoso supereroe, che spera di risalire la china grazie ad uno spettacolo di Broadway che lui stesso deve organizzare; uscirà nelle sale cinematografiche del Nord America il 17 ottobre, nel resto del pianeta all’inizio del 2015.

Al termine della proiezione, ci sarà la cerimonia di apertura condotta da Luisa Ranieri. Quanto agli altri film in concorso, i migliori cavalli sui quali i bookmaker si stanno scatenando sembrano essere ‘Il giovane favoloso‘, di Mario Martone, con Elio Germano nel ruolo di Giacomo Leopardi, ‘Torneranno i prati‘,  di Ermanno Olmi, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, ‘Pasolini‘, di Abel Ferrara, con Willem Dafoe, Riccardo Scamarcio che interpreta Ninetto Davoli e Davoli stesso nei panni di Eduardo De Filippo, ‘Un ragazzo d’oro’, di Pupi Avati, con Sharon Stone, Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi, sembra in bilico tra Venezia e il festival intenazionale del Film di Roma, ‘Anime nere’ di Francesco Munzi .
Altri titoli caldeggiati dagli scommettitori sono

  • ‘Inherent Vice’, di Paul Thomas Anderson, con Joaquin Phoenix, Josh Brolin, Owen Wilson, Reese Witherspoon e Benicio Del Toro,
  • ‘A Pigeon Sat On A Branch Reflecting On Existence’, di Roy Andersson, con Holger Andersson e Nisse Vestblom,
  • ‘The Cut’ di Fatih Akin con Tahar Rahim, George Georgiou e Akin Gazi,
  • ‘Big Eyes’ di Tim Burton, interpretato da Amy Adams, Christoph Waltz, Terence Stamp, Jason Schwartzman, Krysten Ritter, Danny Huston.

Il Roma Fiction Fest si svolgerà nella Capitale, presso l’Auditorium Parco della Musica dal 13 al 18 settembre, per la direzione artistica di Carlo Freccero, noto professionista della televisione, già dirigente e saggista.

La manifestazione è sempre stata vista come un momento importante per aggregare le energie che si esprimono nel mondo dell’audiovisivo ed è organizzata dall’Associazione Produttori Televisivi (Apt) insieme a Sviluppo Lazio, promossa dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma.

Con riguardo ad alcune polemiche scaturite in seguito all’intervista rilasciata da Freccero al Corriere della Sera, TvBlog ha riportato oggi una nuova intervista, con la quale il direttore artistico del RomaFictionFest intende precisare la sua posizione: (altro…)

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