la completezza dell’informazione

Per completare la notizia riportata ieri sul cartone di Frammartino, mi corre l’obbligo di gettare un pur rapido affresco sul Festival “La Primavera del Cinema Italiano – Premio Federico II”, che si tiene ogni anno a Cosenza.

A vincere l’edizione 2010 della manifestazione è stato il film di Ferzan OzpetekMine Vaganti“. A ritirare il premio, assegnato in virtù di democratica consultazione, è stato Alessandro Preziosi, che si è visto fregiare anche del riconoscimento come migliore attore non protagonista. Intervistato da Rai regione, ha confermato di avere un feeling molto positivo con la Calabria, anche in virtù delle performance teatrali che ha fatto a Rende (io aggiungerei il memorabile Amleto di Reggio).

Il red carpet della serata è stato di primissimo livello. 

Stefania Sandrelli, che festeggerà l’anno prossimo il mezzo secolo di carriera ed è stata accolta da una standing ovation, ha ritirato il premio come migliore attrice protagonista. 

Migliore attore protagonista Elio Germano per “La nostra vita” (ve l’ho detto, recita come Dio comanda…).

Il Germano ha portato bene anche ad alcuni suoi compagni d’avventura: Isabella Ragonese, di lui compagna in “La nostra vita” ha ottenuto il premio come migliore attrice non protagonista, Filippo Timi, che ha lavorato con lui in “Come Dio comanda” (appunto), ha ritirato il premio attore dell’anno.

A Isabella Ferrari è stato assegnato il Telesio d’argento. Riconoscimento come migliore regista a Sergio Rubini.

Ad Adriano Panatta è stato assegnato il premio speciale “Sport e Cinema”, ma il premio è stato ritirato dal regista Mimmo Calopresti, autore del documentario “La maglietta rossa” che racconta la vicenda di Panatta durante la finale della Coppa Davis del 1976 in Cile.

Infine Premio Giovani alle nuove promesse del cinema italiano Andrea Montovoli, Eros Galbiati, Chiara Mastalli e Chiara Martegiani.

i casi del(la nostra vita)

Sono andato a vedere ‘La nostra vita’ ieri sera, proprio mentre Elio Germano veniva insignito della Palma come migliore attore protagonista (va detto, l’attore recita come Dio comanda…). Coincidenza altrettanto simpatica è che mi abbiano invitato a vederlo sabato e che, proprio sabato, del tutto casualmente, abbia intercettato un’intervista di Germano & Luchetti!

Le quattro volte, poetica creatura di Michelangelo Frammartino, si è invece distinto per il suggestivo simbolismo. Il cane Vuk ha ottenuto l’originale riconoscimento del Palm Dog, facendosi beffe dei quadrupedi che compaiono in Robin Hood e Tamara Drew. Va ricordato che il film è stato realizzato da vivo Film/ Essential Filmproduktion/ Invisible Film/ ventura film con il supporto, tra gli altri, di fondazione Calabria Film Commission ed in collaborazione con ZDF/ARTE, RSI Televisione svizzera e Cinecittà Luce.

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