uno smart per guardare, visori per sognare…

Ci sono alcune innovazioni tecnologiche, in fase di lancio in questo periodo, che sembrano di particolare interesse: le possibilità di usare lo smartphone (anche) come telecomando e gli occhiali per la realtà virtuale. Zia Cecilia, come si ricorderà, tentava già negli anni Novanta di cambiare canale con il modesto telefonino del nipote, pigiando i tasti a caso e riuscendo, piuttosto, a contattare improbabili empori del Nebraska; oggi, invece,  ci sono bluetooth, wi-fi, infrarossi, app dedicate… gli smartphone dotati di porta IR o che possano essere adattati alla tecnologia infrarossi possono tranquillamente diventare telecomandi, al piú installando qualche nuova applicazione. Mediaset Premium vanta da un pezzo, d’altra parte, l’app Premium Play per smartphone e tablet.
Una prospettiva di questo genere può e potrà viepiú in futuro consentirci, con un unico dispositivo, di regolare il volume del televisore, cambiare canale, usare le forme di social networking ma anche di alzare e abbassare le tapparelle o gestire il riscaldamento. #interattività, #convergenzatecnologica, #domotica.
Che dire, poi, dei dispositivi che, già adesso, sembrano in grado di offrirci la realtà virtuale chiedendoci la stessa fatica che si usa nell’inforcare un paio d’occhiali? Oltre ai Google glass, che prospettano la possibilità di visualizzare pagine web, usare i social network, controllare mappe e indicazioni stradali, fare videoconferenze, fotografie e video, esistono diversi tipi di visori e alcuni modelli arriveranno nelle nostre case a marzo. Ieri, per esempio, sono partiti i pre – ordini per il modello che sarà di Facebook e al CES di Las Vegas la realtà virtuale è trend tra i piú seguiti.
In stile curatoliano, tuttavia, ci piace ricordare che zio Paperone aveva previsto la realtà virtuale molto tempo fa, nella storia (altro…)

Chief Executives and a little more

American and Italian Companies are different upon many aspects and one of the differences is based on the different manner in defining the organigram and the titles of executives and managers. According to an interesting article written by Sabry Ben-Achour and Shea Huffman, there are a few titles we should spend some words on, just to understand what so-designed people actually do. Of course it is to be done for granted we are aware the C-level is the highest in companies and we certainly have CEOs and COOs in Italy too, spite of the different responsibilities they can have case by case or the fact to be called “amministratori delegati”; what about, instead, Chief Agility Officer, Chief Knowledge Officer, Chief Networking Officer, Chief Electrification Officer and, last but no least, Chief Visionary Officer?

Chief Agility Officer is introduced by Ben-Achour and Huffman by saying:

(altro…)

brevi dai media (7)

Luce Cinecittà, già Istituto Luce, riceverà il premio della Società Italiani Autori ed Editori (SIAE) nell’ambito del festival di Venezia, alle Giornate degli Autori. Il premio intende rendere giusto riconoscimento all’attività storica e documentaristica dell’Istituto. Durante la premiazione, per la precisione mercoledí 9, sarà presentato il documentario “Viva Ingrid”, di Alessandro Rossellini, prodotto da Istituto Luce – Cinecittà: venti minuti dedicati ad una grande attrice e ad una grande donna. (⇒Ansa)

 ‘Nausicaa della Valle del vento’, film di Hayao Miyazaki uscito in Giappone nel 1984, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 5, 6 e 7 ottobre prossimi, a oltre trent’anni di distanza. È d’uopo ricordare che il film, il secondo del maestro giapponese, ebbe tale successo da consentire la creazione dello studio Ghibli essendone peraltro, secondo molti, il primo figlio concepito (a produrlo, per lo Studio Topcraft, fu quell’Isao Takahata, che avrebbe effettivamente fondato lo Studio Ghibli con Miyazaki). La pellicola, tratta dall’omonimo manga, ci racconta le gesta di una principessa in guerra contro la malvagità dell’uomo ed il suo scarso rispetto per la natura e per l’ecologia; ha vinto l’Anime Grand Prix promosso dalla rivista Animage nel 1984 ed trasmesso dalla televisione italiana il 6 gennaio 1987 su Rai 1. La versione che Lucky Red porterà in sala a ottobre, anticipata all’ultimo Festival del Film di Roma, vanta un doppiaggio italiano completamente nuovo. (⇒Cinecittà News)

Anime nere’, dopo i numerosi riconoscimenti ottenuti, diventerà una serie televisiva, alla stessa stregua di ‘Gomorra’ e ‘Romanzo criminale’. Il regista Francesco Munzi, nel rivelare questa volontà dei produttori, ha confidato che non sarà lui, purtroppo, a dirigere il progetto ma che materia da raccontare ce n’è tanta, ad esempio l’infanzia dei tre protagonisti del film che, già in tenera età, facevano da guardia alle persone sequestrate dall’Anonima Sequestri.

Munzi, peraltro, sarà uno dei giurati della Mostra di Venezia 2015, ormai alle porte. Né si esclude, con riguardo alla serie, che possa essere coinvolto nella scrittura. (⇐ Cinematografo.it)

Sky Italia e FremantleMedia hanno siglato (e contestualmente comunicato) un accordo che comporta l’estensione in esclusiva dei diritti sui format ‘X Factor’ e ‘Italia’s Got Talent’ fino al 2018, dunque per tre lunghi anni ancora. Sky ha anche annunciato una ‘Sky Academy’, che promuoverà il talento e l’innovazione.

Google ha dato una risposta alle accuse di Bruxelles su alcune sue presunte scorrettezze nell’indicizzazione dei contenuti sul motore di ricerca, a vantaggio e proprio e altrui offesa. L’azienda di Mountain View, tre giorni prima della scadenza prevista dall’Antitrust dell’Unione europea lo scorso aprile, ha dichiarato:

«Migliorare la qualità non è anti-concorrenziale» .

(Kent Walker, Senior Vice President & General Counsel Google).

Si tratterebbe, secondo la multinazionale, di «accuse infondate», in quanto

(altro…)

la Tigre ed il Biscione (2)

Le ultime battute del confronto tra Mediaset e Sky sembrano potersi sinteticamente riassumere con “Io me ne andrei”, “è stato un piacere, arrivederci!” (per non dire “e salutame a soreta”). È cosa nota: dal 7 settembre, in mancanza di accordi, Mediaset renderà possibile la visione di Canale 5, Italia e Rete 4 sul satellite solo attraverso la tecnologia TivùSat, non a chi possiede un decoder satellitare FTA. Il Biscione sostiene, e ha piú volte ribadito, il diritto della retransmission fee dei suoi canali e, per difendere il principio, è disposto a rinunciare all’ascolto e agli introiti che derivano dalla presenza su Sky; secondo fonti vicine a Murdoch, la piattaforma satellitare ha significato circa il 10% dell’ascolto dei canali berlusconiani nei primi sei mesi dell’anno mentre “gli uomini del Biscione stimano un calo di ascolti attorno allo 0,5-0,6% e un impatto sui ricavi pubblicitari praticamente pari a zero” (ItaliaOggi).
Anche per Sky è una perdita ma qualcuno ci ricorda che, attraverso la Digital Key, l’ostacolo si può comunque aggirare, per non parlare del fatto che passare dal digitale satellitare a quello terrestre con un semplice telecomando non è certo impossibile. Una domanda, inoltre, sorge spontanea: quali canali andranno a collocarsi nelle posizioni di Canale 5, Italia 1 e Rete 4*?
Tornando filologicamente alle dichiarazioni, fatto salvo un “contenti loro…” che qualcuno dichiara d’aver sentito, la filiale italiana di Murdoch ha commentato:
(altro…)

brevi dai media (6)

aggiornamenti del 3 agosto:

“Cambia la Musica per Mtv. Ha riassunto così ieri, domenica 2 agosto, La Stampa in poche parole l’operazione da 19 milioni di euro che venerdì 31 luglio ha portato “all’acquisizione di Mtv Italia da parte di Sky. O meglio della posizione numero 8 sul telecomando, perché il marchio Mtv resta di proprietà Viacom”.A partire dagli anni ’80, dalla sua fondazione il 1 agosto 1981 a New York, Mtv è stato considerato la tivù musicale per eccellenza, con la trasmissione di video clip musicali che hanno raccontato la musica in modo diverso, rendendola inseparabile dalle immagini e, sottolinea il quotidiano, hanno anche influenzato la produzione cinematografica, con “montaggio rapido e fotografia patinata”. “Poi tutto è cambiato di nuovo”, con i video musicali che sono andati gradualmente scomparendo, e una crisi degli ascolti, arrivata a metà degli anni 2000, anche a causa dell’esplosione di You Tube. “Mtv da almeno cinque anni è una tv generalista e molti dei programmi che l’hanno contraddistinta in questa fase resteranno anche sotto l’ombrello di Sky: Il testimone, TeenMom, 16 anni e incinta, i vari Shore, gli Ema’s, l’Mtv Day e gli Mtv Awards”. E qui entrano in campo le produzioni Sky, che avrà la direzione del canale. Arriveranno i talent show, SkyTg24 e l’Europa League. “Il palinsesto sarà presentato a metà settembre, insieme con gli altri del gruppo e, assicurano, non mancheranno le sorprese”.

⇐Prima on line

Viacom International Media Networks ha esteso la sua partnership con Sky Italia, ampliando ulteriormente la propria offerta di canali e contenuti multimediali per il pubblico italiano. In virtù di un accordo pluriennale tra le due parti, oltre a confermare i brand già presenti su Sky, Comedy Central, MTV (con MTV Hits, MTV Music e MTV Rocks) e Nickelodeon (con Nick Jr. e Nickelodeon), Viacom espande ulteriormente il proprio portfolio sulla piattaforma Sky attraverso due nuovi canali: Teen Nick, il canale a marchio Nickelodeon che completa l’offerta kids di VIMN Italia coprendo anche il target degli adolescenti, il cui lancio è previsto per fine anno; e MTV Next, un nuovo canale targato MTV con una forte connotazione di interattività in onda dal 1 agosto 2015 nell’area entertainment di SKY, al numero 133. Come risultato di questa partnership, inoltre, nel 2016 arriveranno anche la App a marchio Nickelodeon e la App a marchio MTV, due applicazioni attraverso le quali sarà possibile vedere contenuti, giocare e interagire con i propri personaggi preferiti. Su Sky On Demand sarà inoltre disponibile una selezione dei contenuti Viacom e, entro la fine dell’anno, è previsto il lancio di alcuni canali VIMN su Sky Go. Viacom International Media Networks offrirà così al proprio pubblico in Italia servizi targettizzati e flessibili, in grado di soddisfare i bisogni del proprio pubblico, in particolare dei più giovani, che sempre più chiedono di accedere ai contenuti e di interagire con i loro programmi preferiti ovunque e attraverso qualsiasi tipo di devices*. Viacom International Media Networks, grazie a questa partnership con Sky Italia, espande quindi il suo portfolio di canali lineari e non lineari in Italia ampliando ancora di più la sua offerta.

*Si tratta di un target che possiede in media 7.7 schermi e che fruisce dei contenuti su circa 6 differenti devices secondo logiche di libertà di tempi e luoghi e che considera la moltiplicazione degli accessi come un’opportunità per amplificare la propria relazione con il contenuto televisivo. In particolare i Millennials tra i 14 e i 24 anni sono guidati dalla possibilità di accedere ai loro contenuti preferiti quando vogliono: il televisore rimane il loro schermo preferito ma il 90% usa servizi VOD almeno 1 volta al mese e l’81% una volta alla settimana.

⇐TV S.M.A.R.T e TV Redefined, attraverso Digital News

  • È successo quello che si sapeva da mesi: Sky ha conquistato anche il tasto 8 del telecomando, sul digitale terrestre. Ad essere precisi, il gruppo Sky Italia e Viacom International Media Networks hanno siglato un accordo per il passaggio di proprietà della Nuova Società Televisiva Italiana srl, già MTV Italia srl, editore del canale generalista nazionale posizionato al numero 8 dell’LCN. Il canale, nel rispetto della sua natura generalista, si arricchirà di nuovi contenuti che si affiancheranno a programmi storici di MTV tra cui gli MTV EMA 2015. Viacom International Media Networks, inoltre, continuerà a gestire in Italia i canali lineari e non lineari MTV, Comedy Central e Nickelodeon.

  • Gina Nieri, consigliere esecutivo del Cda di Mediaset, prospettava, (altro…)

la Tigre ed il Biscione

Aggiornamento, comunicato stampa 20 luglio 2015 h 18.19:  

Tutti i match in diretta e gli highlights del campionato francese (Ligue 1) e del campionato scozzese (Scottish Premiership) saranno visibili in esclusiva su Mediaset Premium per il triennio 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018. La Ligue 1 è disputata da 20 squadre per un totale di 380 partite e l’anticipo del venerdì sera riserva solitamente la partita più attesa del turno. Il campionato francese prenderà il via già venerdì 7 agosto con il big match Lille-Paris Saint Germain. Nella rosa del club parigino numerosi top player internazionali molto noti ai tifosi italiani come Ibrahimovic, Cavani, Lavezzi, Thiago Silva, Verratti, Pastore e David Luiz (al netto dalle anticipazioni di France Football su un forte interessamento del Psg per Cristiano Ronaldo o Neymar). Il giorno dopo, sabato 8 agosto, subito il derby Nizza-Monaco (con il nuovo acquisto El Shaarawy). Come in Italia, a fine campionato i primi tre club della Ligue 1 accedono alla Champions League. Mediaset Premium si è aggiudicata anche la Coupe de France, equivalente della Coppa Italia, che si svolge per tutta la stagione e il cui vincitore approda all’Europa League. La Scottish Premiership è la massima lega calcistica scozzese e prenderà il via sabato 1 agosto con Celtic-Ross County a cui seguirà domenica 2 agosto Dundee Utd-Aberdeen. Il campionato scozzese è disputato da 12 squadre ed è organizzato con lo spettacolare sistema dei play off e dei play out che porta a 38 le giornate del torneo con 380 match complessivi. Con queste nuove acquisizioni l’offerta calcistica di Mediaset Premium si conferma la più competitiva: l’unica in grado di garantire per i prossimi tre anni ai propri abbonati una settimana di calcio top. Il martedì e il mercoledì due grandi serate di Champions League con le italiane Juve, Roma, Lazio, i più importanti club d’Europa e i più forti top player mondiali; i turni di Serie A del sabato e domenica con anticipi e posticipi; il top match di Ligue 1 del venerdí.

Sky e Mediaset continuano a preparare la stagione televisiva 2015 -2016 in modo alquanto bellicoso; secondo l’agenzia Radiocor, l’asta gestita dall’agenzia Mediapro (che cura gli interessi esteri della Liga spagnola) ha visto prevalere Fox International Channels Italy, di proprietà 21st Century Fox, che si è aggiudicatala la licenza per l’Italia per la messa in onda della prossima stagione della Liga spagnola per 15 milioni di euro (pare che Mediaset abbia offerto una cifra di poco inferiore, molto alta rispetto ai 6 – 7 milioni che si spendevano in passato ma in linea con quello che sembra essere il trend).

(altro…)

non solo SIAE?

È passata pressoché inosservata una notizia che potrebbe mutare in modo sensibile lo scenario del diritto d’autore: la Commissione Europea, ai fini di una maggiore trasparenza e concorrenza nel mercato comune, starebbe per presentare una proposta di direttiva in base alla quale ogni titolare di copyright sarebbe libero di rivolgersi a una società qualsiasi d’intermediazione dei diritti per la riscossione degli incassi che gli spettano.

 Il che significa, per la SIAE, perdita del monopolio nel nostro Paese.

La notizia, confermata dall’ex presidente SIAE Giorgio Assumma, era nell’aria da alcuni mesi, in virtú delle decisioni che il governo Monti stava prendendo sulla liberalizzazione dei diritti connessi.

DarkLight