al via il Roma Fiction Fest 2012

Roma Fiction Fest 2012
logo del Roma Fiction Fest

Il Roma Fiction Fest 2012, giunto alla sesta edizione, avrà luogo da quest’oggi fino al 5 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Promossa dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata da Steve Della Casa e condotta da Miriam Leone in sostituzione di Alessia Marcuzzi, la kermesse presenterà ottanta anteprime internazionali e cinque mondiali. Si tratta di una manifestazione piú che opportuna, vista l’importanza strategica della fiction nella nostra televisione (costa poco e fornisce prodotti riutilizzabili). Da non dimenticare, inoltre, che, in un Lazio che già vanta una forte vocazione all’audiovisivo, un evento di questa portata può anche catalizzare nuove formule d’investimento e nuove sinergie, come si tenterà di fare con il mercato argentino, terreno che si ritiene fertile per le brillanti italiche menti anche in virtú dei quindici milioni di euro stanziati dall’INCAA.

A livello internazionale, grandi sono sicuramente le aspettative sulle produzioni BBC Worldwide:

  • una di esse ha le aspettative già nel titolo, ‘Great Expectations’ ispirato all’omonimo romanzo di Dickens;

  • ‘Ripper Street’, presentato dal protagonista Matthew Mcfadyen , che interpreta Jack Lo Squartatore e che abbiamo già visto al fianco di Keira Knightley;

  • l’attesissimo ‘Da Vinci’s Demons’, che vanta uno sceneggiatore come David Goyer (autore dei dialoghi de ‘The Dark Knight Rises’) e una fonte d’ispirazione come quella di Dan Brown.

Che dire, poi, de ‘Beauty and the Beast’, prodotto da CBS? Ambientata negli Stati uniti del dopo 11 settembre e della guerra in Afghanistan, ‘Beauty and the Beast’  è la storia della detective Catherine Chandler (Kristin Kreuk, già vista in Smallville) che, a distanza di anni, ritrova Ron Perlman Jack Ryan. Jack Scully in ‘Neighbours), l’uomo che l’aveva salvata da un agguato in cui la madre era rimasta uccisa. L’unico difetto dell’uomo è che quando s’infuria si trasforma, appunto, in una “bestia” dall’indicibile forza.

Per quanto attiene a casa nostra, i prodotti da segnalare sono (altro…)

verso l’autunno

“Peccato che Giovanni Floris resti in Rai. Mi ero mosso, ne avevo già parlato in azienda, avevo previsto la cosa, il come e il quando. Avrei portato Giovanni Floris a Mediaset (…) Non ho parlato con mio padre di questa idea. Ma lui sa come lavoriamo in azienda e quali sono i criteri delle nostre decisioni”.
Pier Silvio Berlusconi
Se c’è una categoria che mai potrà essere espunta dalla tv del Biscione è quella di libertà, unita alla capacità di far bene il proprio lavoro. E la citazione testé riportata non è che l’ennesima conferma, anche a prescindere dalle pieghe che il divenire storico ha talvolta seguito (uno spostamento di Floris e magari anche di qualcun altro avrebbe anche migliorato l’immagine).
Quanto alle altre anticipazioni che profumano d’autunno, sembra ormai sicuro che:
  • Belen Rodriguez subentrerà a Rossella Brescia alla conduzione di Colorado, su Italia 1 (assieme a Paolo Ruffini);
  • Paolo Bonolis, in combutta col fido Laurenti,  occuperà il preserale di Canale 5 con un format nuovo di zecca, Avanti un altro, che comincerà ad andare in onda già ad agosto;
  • i canori enfant prodiges di Gerry Scotti (Io canto) torneranno in prime time a settembre  per fare concorrenza ai pargoli della Clerici, ed il conduttore sta inoltre preparando il ritorno del quiz in prima serata, con Money Drop (alla mia elefantesca memoria sovviene un’intervista nella quale Scotti dichiarava essere un suo sogno professionale fare un programma tipo TeleMike);
  • il sabato si affronteranno C’è posta per te e I migliori anni;
  • ci sarà il Gf 12, da ottobre;
  • sarà tentato l’esperimento di Io ballo, con Barbara d’Urso in versione tersicorea;
  • Checco Zalone condurrà uno spettacolo tutto suo a novembre (altrettanto farà Fiorello su Rai 1);
  • la fiction schiererà alcune corazzate di sicuro appeal: Gabriel Garko con Sangue Caldo Viso d’angelo, L’amore e la vendetta con Alessandro Preziosi e Anna Valle, Cerchi nell’acqua con Vanessa Incontrada e Alessio Boni, il tredicesimo apostolo, Distretto di poliziaDov’è mia figlia e Anna e i 5.
  • confermati tutti i programmi di day time, in prime torneranno anche Quarto grado (Rete 4) , le Iene show e Mistero (Italia 1);
  • Italia 1 varerà anche due novità: Il cubo, con Teo Mammuccari, e un nuovo programma di Chiambretti (Chiambretti Muzik Show).
Per la cronaca, la Rai ha raggiunto l’intesa, oltre che con Floris, anche con Fabio Fazio. Lo annuncia l’agente Beppe Caschetto, che precisa “l’efficacia dei contratti è sottoposta ora all’approvazione degli organi competenti: il cda per Fazio, la direzione generale per Floris”.
La conduttrice di Report, Milena Gabanelli, avrebbe invece definito “irricevibile” la bozza di contratto ricevuta.
Ciliegina sulla torta, sembra che alcune affermazioni di Michele Santoro possano aver inficiato il suo passaggio a La7.

Garko secondo Aristotele

Il peccato e la vergogna si può considerare sicuramente una miniserie riuscita. Pur sembrando un’estetica della cattiveria, attanaglia e convince.
Il direttore di Retequattro Giuseppe Feyles, nel suo libro “La televisione secondo Aristotele”, risale al pensiero dello Stagirita e alle immortali categorie del pensiero per decodificare i meccanismi del tubo catodico, arrivando finanche a interpretare le nomination del Grande fratello alla luce della Poetica, laddove si afferma che i meccanismi per l’entrata e l’uscita dal dramma devono essere interni al dramma stesso.
Di classicheggianti riverberi la fiction dominata da Garko & Arcuri ne contiene, oltre a riverberi d’altra origine.
C’è il riferimento ai semidei e all’emozione lirica per la bellezza maschile, ci sono inquadrature in cui alcuni personaggi sembrano pastori arcadi, eroi omerici ligi al kalòs kagathòs o gobbi e turpi Tersite o Efialte, empi d’infamia (5a puntata in particolare).
C’è chi vuol fare lo schiavo per riconoscenza e chi pensa, talvolta con empirico riscontro, che il mondo debba girargli attorno.
È un duplice universo tolemaico, in effetti, quello della fiction. Nito è un Sole eccezionalmente cattivo, che muove attorno a sé tutte le donne (e qualche uomo). Carmen è una Luna eccezionalmente calda e mediterranea, che muove attorno a sé tutti gli uomini (ma sa essere persuasiva anche con le donne).
Cosa ci riserva ancora la meticolosa sceneggiatura della miniserie?
Qualche sospettuccio ce l’avrei…

attualità del mito

Ares currently

In un precedente post mi sono occupato del dio greco della guerra, ricordando come il signore Enialio fosse immortale tra i più violenti, uso al caos e dedito al furore.
Ebbene, non tutti gli Ares vengono per nuocere! 
La Ares produzioni, ad esempio, ha mutuato sì il nome del bellicoso nume ma ha saputo realizzare un prodotto come 
Il peccato e la vergogna, protagonista per sei puntate dalla prima serata di Canale 5. Prodotto che è sembrato convincente e ha conquistato già alla prima puntata un esercito di 5.659.000 telespettatori, corrispondente al 27,10 % di share!  

 

Pollyanna e la Sfinge 

 

Dallo scorso giugno è tornata in onda la serie a cartoni animati di Pollyanna, la deliziosa bambina che riesce ad allargare il cuore e ad illuminare il mondo di tutte le persone che incontra. 
In alcune puntate la bimba è costretta ad appoggiarsi ad un bastone a causa di un problema alle gambe e la mitologia sorge spontanea, vista la profondità della piccola e partendo dall’assunto che l’idealismo debba talvolta essere preferito al realismo.
Qual è quell’essere che cammina al mattino su quattro zampe, a mezzogiorno su due e alla sera con tre?”, chiese la Sfinge a Edipo. “L’uomo! – rispose quegli – “che al mattino della vita, cioè durante la prima infanzia, cammina carponi, a mezzogiorno, cioè nell’età adulta, cammina sulle due gambe, alla sera, cioè durante la vecchiaia, si regge al bastone!”
Orbene,

              Qual è quella bimba dei cartoni animati
che è così saggia
da poter camminare a tre zampe
anche al mattino della vita?”,

chiediamo noi a nostri lettori!

La titanessa

Secondo il blog di Davide Maggio, Maria de Filippi e la Fascino starebbero per traslocare definitivamente alla Titanus – Elios, centro di produzione Mediaset in località Settecamini, sulla Tiburtina.
Lo riportiamo per la completezza del post, giacché anche i Titani hanno una loro importanza, nel mito.

Maurizio Costanzo's birthday

Era il 28/08/1938. Data piena di 8, come quella delle ultime Olimpiadi.

Un frugoletto di nome Maurizio veniva al mondo, ignaro del catodico destino che lo attendeva.

Non è questa la sede per sciorinare la biografia di Maurizio Costanzo, le innovazioni e i cambi epocali che ha introdotto nella nostra televisione. Vogliamo solo fargli gli auguri, il podio dei settant’anni è sicuro motivo di vanto per una persona che ha navigato in mezzo a oceani talvolta burrascosi, riportando innumerevoli vittorie.

Simone Rossi, di Digital Sat lo ha intervistato la settimana scorsa, gli ha chiesto un bilancio:

«I traguardi sono utili per qualche riflessione. Penso di essere molto fortunato. Ho fatto ciò che sognavo di fare sin da ragazzino: giornalismo e teatro. Ho avuto genitori che me lo hanno permesso, malgrado mio padre fosse un impiegato e mia madre una casalinga. E a quei tempi si diceva che la notte, per strada, giravano solo ladri, puttane e giornalisti! Ho avuto la fortuna di fare il primo talk show in Italia, quando non si sapeva bene cosa fosse. La fortuna di interpretare la prima sit com, “Orazio”, che Silvio Berlusconi, per pudore, chiamava “scenetta”. Ho fatto anche il primo teatro-cabaret a Roma…».

Che je devi di’? Di lui si dice di tutto, cose vere e cose false, soprattutto cose false (Ezio Greggio mi perdonerà questa citazione dai tempi del Drive in…).

A me è sempre piaciuta la sua militanza in alcune cause, per esempio l’amore per gli animali e le sue crociate contro l’abbandono dei cani in estate (ma, ovviamente anche in autunno, inverno e primavera). E la sua conoscenza del mezzo televisivo. Una volta arrivai perfino a proporre ad un suo collaboratore un vero e proprio Maurizio Costanzo Channel, per ospitarvi all’un tempo le produzioni passate, le puntate storiche del suo show e i format di oggi.

Perché no, magari proprio sul digitale terrestre!

Anch’io, nel mio piccolo, sono stato al Costanzo Show. Per la precisione, al “Maurizio Costanzo show – Parlando”, quando il palcoscenico veniva allungato e ospitava anche dei giovani, che intervenivano con le loro domande e riflessioni.

Pomeriggio ricco, due registrazioni consecutive.

Gabriel Garko, Nancy Brilli, Francesca Neri, Giuliana De Sio, Melissa P…

La violenza negli stadi, il Bello delle donne, la corruzione nelle università, i graffi dell’anima…

Quante cose ho imparato quel pomeriggio!

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