Berlinale, Berlin International Film Festival 2016

Today marks the beginning of the 66th Berlin International Film Festival, which will end on February 21. (Nice coincidence, the Berlinale 2016 is the same age as our Sanremo music festival…)
The jury is chaired by the ever-beautiful and unfading Meryl Streep but it is also formed by our Alba Rohrwacher, Clive Owen, the German actor Lars Eidinger, the English critic Nick James, the French photographer Brigitte Lacombe and the Polish director Malgorzata Szumowska, winner last year of the Silver Bear.
The first screening is dedicated to the film out of competition ‘Hail, Caesar!’, by the Coen brothers, complete with George Clooney and Josh Brolin on the vermilion carpet. In Berlin, however, many international celebrities are expected: Dominic West, Jude Law and Colin Firth to present ‘Genius’, Michael Grandgage, Guy Pearce, Jeff Nichols (for his ‘Midnigth Special’, with Michael Shannon, Sam Shepard, Adam Driver, Joel Edgerton, Kirsten Dunst and Jaedan Lieberher), Isabelle Huppert, star of ‘L’avenir’, by Mia Hansen – Løve, Gérard Depardieu for ‘Saint Amour’, by Benoît Delépine, the same Nicole Kidman we loved last night at the Sanremo festival, the same Spike Lee still dealing, among other things, with the #OscarsSoWhite initiative. Iran, after last year success of Jafar Panahi, this year doubles and offers ‘Soy Nero’, by Soy Rafi Pitts and ‘A dragon arrives’, by Mani Haghighi.
As for the films in competition, the festival reading-key seems (altro…)

al centro del 2016 (forse anche prima)

Quattro film italiani particolarmente interessanti arriveranno in sala nei prossimi mesi, anzi cinque ci va di trattare: ‘Il Flauto magico’, ‘Il centro del mondo’, ‘L’ultimo teorema di Fermat’, ‘La corrispondenza’, ‘Il ragazzo invisibile 2’.

  • Il Flauto magico’, al momento in lavorazione, è un film di Mario Tronco e Fabrizio Bentivoglio ed è ispirato al celeberrimo capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart che il sottoscritto particolarmente ama, con precipuo riguardo al vocalizzo della Regina della Notte. La trama si discosta da quella dell’opera da cui trae ispirazione, l’ambientazione è a Roma, in piazza Vittorio; Omar, il guardiano, sta per chiudere i cancelli del giardinetto con catena e lucchetto,  allorquando tutta una serie di suggestioni e situazioni prendono vita e sembrano voler dimostrare come l’opera di Mozart sia, secondo la sinossi ufficiale, “una favola tramandata di bocca in bocca e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti”.
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Venezia, the day after

È un bel periodo per la Corea del Sud: sta molto migliorando il suo posizionamento nella classifica internazionale dei Paesi piú ricchi del pianeta e la sua cinematografia ottiene il Leone d’oro, com’è avvenuto alla 69° Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

Qualcuno ha detto che il conferimento di un premio secondario e non dell’aureo felino a ‘Bella addormentata’ sia un “quasi insulto”; i sedici minuti di applausi e i pareri della gran parte dei critici sembrerebbero confermare.

Quanto a ‘L’Homme qui rit’, la cui proiezione ha chiuso la rassegna, è sembrato in molti punti frettoloso e approssimativo, a dispetto dell’interpretazione di un Gerard Depardieu in ottima forma.

Venezia 2012

La stagione cinematografica 2012 – 2013 lancerà le nuove uscite di giovedí. Come già intuito in passato, la metà della settimana è piú idonea della fine per inaugurare nuovi spettacoli e prime e, se già si era sperimentato il mercoledí, pare che stavolta si scalerà di un giorno.

È stato presentato in via definitiva, inoltre, il programma della sessantanovesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che avrà luogo dal 29 agosto all’8 settembre, per la direzione artistica di Alberto Barbera e con Kasia Smutniak nel ruolo di madrina per le serate inaugurale (al Palazzo del Cinema, Sala Grande) e conclusiva. Temi ricorrenti saranno la crisi, economica e sociale e i fondamentalismi, un numero di film non superiore a sessanta, una sala web per i cinquecento spettatori di Orizzonti e solo tre gli italiani in gara. Tra gli ospiti, attesi Zac Efron, Javier Bardem e Selena Gomez.

Sebbene si attenda ancora l’inserimento di un film a sorpresa nei prossimi giorni, si sa già da un po’ che la prima proiezione, contestuale all’inaugurazione, sarà di ‘The Reluctant Fundamentalist’, di Mira Nair, mentre chi scrive è ansioso, come intuibile, di vedere ‘L’homme qui rit’, di Jean – Pierre Ameris, fuori concorso. Come anticipato, solo tre gli italiani: Marco Bellocchio, Daniele Ciprí e Francesca Comencini, rispettivamente con ‘Bella addormentata’ (su Eluana Englaro), ‘È stato il figlio’ e ‘Un giorno speciale’. È però atteso l’inserimento di un film a sorpresa nei prossimi giorni.

Per quando attiene, invece alla Settimana internazionale della Critica, che costituisce una sezione collaterale del festival, l’unico italiano in gara sarà Luigi Lo Cascio, con ‘La città ideale’, sua opera prima. Sette in tutto le opere in concorso, piú due eventi speciali che apriranno e chiuderanno la sezione.
Dopo il salto, il programma completo della kermesse: (altro…)

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