spunti di riflessione (7)

Su tre cose mi capitava oggi di riflettere, anzi quattro mi dan da pensare:

    1. le campagne pubblicitarie 2017 per panettoni e pandori, in gran parte (finalmente) nuove rispetto al passato;
    2. i simpatici e “callipigi” protagonisti di ‘Smetto quando voglio 3 – Ad Honorem’;
    3. ‘Barry and Joe’, serie animata d’avventura con Barack Obama e Joe Biden come protagonisti;
    4. una recente dichiarazione del magistrato Nicola Gratteri: «Chi produce, chi scrive si deve preoccupare di quello che è l’effetto sulla collettività. (…) la cinematografia e la televisione fanno arte e non mi metto a disquisire su questo. Il senso dei film, dei docufilm e dei libri è quello di educare. (…) Bisogna riportare parte di ciò che accade nelle mafie, però dobbiamo all’interno dello stesso film o libro inserire qualcosa di alternativo, un messaggio che questi non sono invincibili e forti»

    Con riguardo alla numero 2, non volendo fare spoiler, (altro…)

ammore e malavita

È impossibile uscire dalla sala dopo aver visto ‘Ammore e malavita’ dei fratelli Manetti senza aver voglia di parlarne. Un po’‛Tano da morire’, un po’ ‘Lo chiamavano Jeeg robot’, un po’ ‘A Napoli non piove mai’, un po’ decine d’altri film, quest’ultimo lavoro del partenopeo duetto sembra quasi (altro…)

Rai in autunno: un cielo di stelle

Aggiornamento 11 agosto 2016: il programma che Gianluca Semprini condurrà su Rai 3 dal 6 settembre, nella posizione storica di Ballarò, si chiamerà ‘Politics. Tutto è politica’, come annunciato dal promo del programma. Lo slogan di Semprini sembra essere: “A domande precise, risposte precise“.
Aggiornamento: dopo molte indiscrezioni, Pippo Baudo ha confermato che sarà conduttore e direttore artistico di ‘Domenica in’:

“Sarò conduttore e direttore artistico della prossima Domenica In. Quasi come un regalo per i miei 80 anni! Vivo questo rientro bene con felicità, allegria, sicurezza fisica e anche sentimentale. Il mio ruolo? Presento, scrivo, intervisto, suono e canto: quello che faccio sempre. La formula sarà quella classica di Domenica In, perché funziona sempre. Niente delitti, ci sono altri investigatori. Sarò solo ma stiamo cercando una partner. Mi piacerebbe trovare un’altra Cuccarini o una Parisi. Forse sono un po’ presuntuoso, ma sento che il pubblico mi vuole bene. Anche se un pizzico di emotività ci deve essere sempre”.

Il programma sarà realizzato a Cinecittà, per circa due ore di diretta. (< -Ansa)
Ha avuto luogo oggi a Milano la presentazione dei palinsesti autunnali delle quattro reti televisive generaliste: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4. Sarà difficile ad altri editori fare di meglio. Non impossibile, certo, ma difficile. Per soffitto un cielo di stelle, talvolta cadenti; il parterre formato da stelle in carne e ossa, da ritenere tutte viventi; alle spalle dei dirigenti che hanno condotto l’incontro, dei led wall con stelle virtuali, talvolta cadenti, icone di conduttrici e conduttori, tutti viventi.
Lo slogan della conferenza (prossima tag line editoriale?) è stato ‘Per te, per tutti’.
Le danze sono state aperte da una suggestiva intro, che si sarebbe potuto mandare in onda come contributo ma non lo si è fatto perché molto scenografica.
Annunciato dall’inconfondibile voce di Francesco Pannofino, che ha introdotto anche gli altri, ha fatto il suo ingresso Antonio Campo dall’Orto, che ha fatto alcune affermazioni di raro spessore: ‘Il mio approccio verso le televisioni non è finalistico, non è teleologico’ può essere un esempio. Ha parlato di Rai Play, anche se en passant, lasciando intendere che si tratterà di una piattaforma on line per la catch up tv, la personalizzazione dei contenuti, l’interazione del telespettatore. Ha però ribadito che Rai Play è nata internamente, senza ricorso a strutture esterne, la qual cosa, oltre a porre l’accento sulla valorizzazione delle risorse della Rai, potrebbe anche configurarsi come una stoccata verso qualcun altro.
Ha ricordato che la Rai, oltre al primato televisivo, detiene anche quello di primo editore italiano per posizionamento su Twitter, in un contesto in cui un po’ tutti “hanno perso pezzi di pubblico”. Ha parlato di gioco di squadra e altre belle cose. Sarà cambiato il 33% della programmazione delle generaliste, con trentasette programmi nuovi e cinque nuovi titoli di fiction. Ha parlato anche di radio, in un’ottica di gioco di squadra che ben vede Carlo Conti, oltre che conduttore su Rai 1, direttore di  Radio Rai, pur ammettendo che le radio di viale Mazzini sono al momento posizionate su un pubblico adulto maschile. È stato, poi, il turno dei responsabili delle reti, delle quattro citate generaliste; è sembrata oziosa la domanda di chi chiedeva per quale motivo non si parlasse anche delle tematiche, in una mattina cosí satura di contenuti.
Il primo, per storico privilegio è stato Andrea Fabiano, alla guida di Rai 1. Ancor prima di parlare, ha agevolato un video con molte delle novità autunnali di Rai 1, tra le quali ci piace citare la messa in onda in prima visione televisiva di ‘Belle et Sébastien’, ‘Maleficent’, ‘Saving Mr. Banks’. (altro…)

nastri d’argento 2014

Il Capitale umano‘, di Paolo Virzí si è aggiudicato ben sei Nastri d’argento alla sessantottesima edizione della kermesse: regista del miglior film (ovviamente Virzí ), sceneggiatura (Virzí con Francesco Bruni e Francesco Piccolo), scenografia (Mauro Radaelli), il sonoro (Roberto Mozzarelli), il montaggio (Cecilia Zanuso) e per i due attori protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni; Premio Biraghi, inoltre, a Matilde Gioli, che ha esordito proprio in questa pellicola.

‘Smetto quando voglio‘  di Nastri se n’è aggiudicati quattro: migliore commedia, attori non protagonisti (Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli), canzone originale e colonna sonora.

La migliore commedia è ‘Song’e Napule‘,  dei fratelli Manetti, storia di un pianista votato alle indagini di polizia.

Ben poco ha da recriminare ‘La mafia uccide solo d’estate‘: miglior soggetto e miglior debutto.

Dopo il salto, by the way, l’elenco completo dei riconoscimenti (Cineblog); ci piace ricordare che il Nastro d’argento, assegnato dal 1946 dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), è il  premio cinematografico piú antico d’Europa, secondo nel mondo solo all’Oscar.

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David di Donatello, Nastri d’argento, Ciak d’oro

I David di Donatello saranno conferiti martedí 10 giugno ma non poche sono le altre rassegne che promettono aurei e argentei riconoscimenti ai professionisti devoti alla Decima Musa (piú in là nel post si parla anche, infatti, di Nastri d’argento e Ciak d’oro).

La cerimonia di premiazione della cinquantottesima edizione dei premi David di Donatello avrà luogo presso lo studio Nomentano 5 di Roma martedí 10 giugno, con diretta su Rai Movie alle 19 e differita su Rai 1 alle 23.25, per la conduzione di Anna Foglietta e Paolo Ruffini (alle 21.10 è previsto lo spettacolo sui 100 anni del Coni)..

Ecco le candidature: (altro…)

baciati dall'amore

Tano Bambardella e Gaetano Gambardella sono due persone abbastanza diverse, uno è un boss della camorra, l’altro è invece l’onesto capostipite di una famiglia numerosa e frizzante.

Tano esce dal carcere e Gaetano, suo quasi omonimo e sosia, viene scambiato per lui.

Comincia un rutilante tramestio di avventure, che si mescolano alla già pittoresca situazione familiare di Gambardella, dei suoi cinque figli, tra cui Carlo,  protagonista di una tormentata storia d’amore con una certa Valentina…

‘Baciati dall’amore’ è una serie in sei puntate firmata da Claudio Norza, con Lello Arena, Pietro Taricone, Flavio Montrucchio, Maria Amelia Monti, Alessandra Barzaghi,  Giampaolo Morelli, Gaia Bermani Amaral, Marisa Laurito, Irene Maiorino, Federica Sabatini, Achille Sabatino, Eduardo Imparato. Da questa sera, alle 21.10, su Canale 5.

Baciati dall'amore Pietro Taricone

PS: CIAO, PIETRO!

Raperonzolo alla riscossa!

Chiomalunga, cuore puro, Rapunzel (da noi Raperonzolo) è l’eroina di una vecchia fiaba della tradizione, messa per iscritto per la prima volta dai fratelli Grimm.
In passato già si era cimentata Barbie, a fare Barbie Raperonzolo. Stavolta invece la principessa rivive grazie alla Disney, per la regia di Nathan Greno e la produzione esecutiva di John Lasseter. (altro…)

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