eroi ed eroine

Ieri Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, ha dichiarato che “non ci saranno sconvolgimenti ai vertici” della sua azienda (Andreani è un ottimo presidente e ad, altri professionisti possono aspettare).

Grossi sconvolgimenti furono, invece, quelli del nostro Risorgimento e si ricorderà come, in un vecchio post, ci si chiedesse per quale motivo, nell’anno celebrativo dell’unità nazionale, non fossero in onda fiction a tema, sugli eroi e sulle eroine che hanno permesso all’Italia di essere libera e una.

Pur con ritardo, Rai 1 dedica due serate ad Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, nota a tutti come Anita Garibaldi, moglie di Giuseppe e di lui fedele compagna anche nella pugna (in realtà tutte le donne del Risorgimento andrebbero riscoperte e approfondite).

Anita è interpretata da Valeria Solarino, essendo Giorgio Pasotti nei panni dell’Eroe dei due mondi.

La Solarino sembra una buona Anita, mediterranea e sanguigna, nata in America latina per una di quelle magiche coincidenze che talvolta capitano nello spettacolo e già interprete di pellicole di sicuro interesse, tra cui ‘Vallanzasca- Gli angeli del male’ e ‘Viola di mare’ (quest’ultimo le valse il premio come migliore attrice femminile al Nice Film Festival).

Si saluta caramente. 

spunti di riflessione

“SE INCONTRI UN UOMO DI SINISTRA,

VERIFICA CHE LA SUA NON SIA FALSA UGUAGLIANZA.

SE INCONTRI UN UOMO DI CENTRO,

VERIFICA CHE NON DICA DI CREDERE IN DIO SOL PERCHÉ NON HA ALTRO DI CUI PARLARE.

SE INCONTRI UN UOMO DI DESTRA,

VERIFICA CHE NON CREDA EGLI STESSO D’ESSERE UN DIO.”

l’attore Emanuele Montagna

nell’ambito del convegno

 “1861 – 2011

UNITÀ D’ITALIA

DOPO 150 ANNI

PER RESTARE INSIEME”

Reggio Calabria

18 giugno 2011

non saremo insensibili…

Nell’ambito del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, può essere opportuno occuparsi di storia, si tornerà agli ambiti professionali con il prossimo post.
Il 5 maggio 1860, Giuseppe Garibaldi, del quale mi sono occupato anche in altra sede, partiva da Quarto (GE) alla volta della Sicilia, per compiere l’impresa più ardita del nostro Risorgimento.
A bordo di due bagnarole e niente più, (altro…)

garibaldi

Secondo alcune teorie pedagogiche moderne, la storia dovrebbe essere insegnata ai pargoli con espedienti didattici da scuola materna e con tempistiche rallentate.
La mia maestra, invece, la trattava in modo tradizionale, ligia all’assunto secondo il quale “I vecchi sistemi sono sempre i migliori!”
Il prossimo 4 luglio sarà il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi ed il pensiero corre veloce proprio alla maestra, a quelle pagine di sussidiario e a quei lunghi dettati che la memoria non cancella. (altro…)

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