Google Plus rinnovato, Facebook per il sociale e YouTube Kids

Oltre al diritto all’oblio, Google ha messo a disposizione degli utenti lo strumento “Informazioni su di me”, che consente di capire quali dati del proprio account sono visibili agli altri quando fanno le ricerche; la pagina chiarisce il modo in cui viene gestita la privacy e su come si possono gestire le informazioni, modificandole o togliendole: il nome visualizzato, la fotografia associata al profilo, la data di nascita, la descrizione, il livello di istruzione, i lavori svolti, i siti cui è collegato l’account Google, il luogo in cui si vive, varie ed eventuali. Quanto alle icone, un pianeta indica che il contenuto è pubblico, due cerchi che si tratta di un’informazione condivisa solamente con le proprie cerchie, cioè gli amici con cui si è in contatto tramite Google Plus (anche detto Google+). Come su Facebook, in futuro sarà possibile visualizzare il proprio profilo come viene visto da specifici utenti.(⇐Ilpost.it; Prima on line)

Contestualmente a questa iniziativa, l’azienda di Mountain View rilancia Google Plus con una sorta di restyling nato dall’ascolto di commenti e critiche, con particolare riguardo al mobile. Da ricordare, infatti, due strumenti quali “Collections”, per seguire contenuti in base agli argomenti, e “Communities”, che permette a gruppi con gli stessi interessi di conversare su argomenti specifici.(⇐Prima on line)

Facebook ha giocato un ruolo nella recente attualità. (altro…)

brevi dai media (7)

Luce Cinecittà, già Istituto Luce, riceverà il premio della Società Italiani Autori ed Editori (SIAE) nell’ambito del festival di Venezia, alle Giornate degli Autori. Il premio intende rendere giusto riconoscimento all’attività storica e documentaristica dell’Istituto. Durante la premiazione, per la precisione mercoledí 9, sarà presentato il documentario “Viva Ingrid”, di Alessandro Rossellini, prodotto da Istituto Luce – Cinecittà: venti minuti dedicati ad una grande attrice e ad una grande donna. (⇒Ansa)

 ‘Nausicaa della Valle del vento’, film di Hayao Miyazaki uscito in Giappone nel 1984, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 5, 6 e 7 ottobre prossimi, a oltre trent’anni di distanza. È d’uopo ricordare che il film, il secondo del maestro giapponese, ebbe tale successo da consentire la creazione dello studio Ghibli essendone peraltro, secondo molti, il primo figlio concepito (a produrlo, per lo Studio Topcraft, fu quell’Isao Takahata, che avrebbe effettivamente fondato lo Studio Ghibli con Miyazaki). La pellicola, tratta dall’omonimo manga, ci racconta le gesta di una principessa in guerra contro la malvagità dell’uomo ed il suo scarso rispetto per la natura e per l’ecologia; ha vinto l’Anime Grand Prix promosso dalla rivista Animage nel 1984 ed trasmesso dalla televisione italiana il 6 gennaio 1987 su Rai 1. La versione che Lucky Red porterà in sala a ottobre, anticipata all’ultimo Festival del Film di Roma, vanta un doppiaggio italiano completamente nuovo. (⇒Cinecittà News)

Anime nere’, dopo i numerosi riconoscimenti ottenuti, diventerà una serie televisiva, alla stessa stregua di ‘Gomorra’ e ‘Romanzo criminale’. Il regista Francesco Munzi, nel rivelare questa volontà dei produttori, ha confidato che non sarà lui, purtroppo, a dirigere il progetto ma che materia da raccontare ce n’è tanta, ad esempio l’infanzia dei tre protagonisti del film che, già in tenera età, facevano da guardia alle persone sequestrate dall’Anonima Sequestri.

Munzi, peraltro, sarà uno dei giurati della Mostra di Venezia 2015, ormai alle porte. Né si esclude, con riguardo alla serie, che possa essere coinvolto nella scrittura. (⇐ Cinematografo.it)

Sky Italia e FremantleMedia hanno siglato (e contestualmente comunicato) un accordo che comporta l’estensione in esclusiva dei diritti sui format ‘X Factor’ e ‘Italia’s Got Talent’ fino al 2018, dunque per tre lunghi anni ancora. Sky ha anche annunciato una ‘Sky Academy’, che promuoverà il talento e l’innovazione.

Google ha dato una risposta alle accuse di Bruxelles su alcune sue presunte scorrettezze nell’indicizzazione dei contenuti sul motore di ricerca, a vantaggio e proprio e altrui offesa. L’azienda di Mountain View, tre giorni prima della scadenza prevista dall’Antitrust dell’Unione europea lo scorso aprile, ha dichiarato:

«Migliorare la qualità non è anti-concorrenziale» .

(Kent Walker, Senior Vice President & General Counsel Google).

Si tratterebbe, secondo la multinazionale, di «accuse infondate», in quanto

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Facebook Reader

Facebook has already a billion of users, thousand more, thousand less.  Anyway, it is aware it is not possible to rest on the laurels because competition is fierce, situation is even too stationary (a stationary system is not a fit system, political economics says) and a marketing golden rule sees innovation as an important value, an asset to be taken into consideration.

It seems, therefore, that about a year now, Zuckerberg & Co. are working on “Facebook Reader”, a graphically – looking newspaper, optimized for mobile, which will match the news published by the platform users in base of the contents.

It is a strategy among the most appropriate ones, also considering already existing apps which select contents from socials and make customised products (Flipboard has fifty million users, LinkedIn well sensed the potential of Pulse, buying the start up, probably with its twenty million users; Summly has fallen into the clutches of Yahoo!, Wavii was engulfed by that same Google announced that Google Reader to close in July).

Moreover, as evident by the recent introduction of the #hashtag, everyone knows that Facebook, as well as being a fun, also is a delicate forum for the exchange of ideas and circulation of news.

 

Facebook conta ormai un miliarduccio di utenti, migliaio piú, migliaio meno. Sa, però, non di poter riposare sugli allori perché la concorrenza è agguerrita, la situazione sembra fin troppo stazionaria (un sistema stazionario non è un sistema sano, dice l’economia politica) e una regola aurea del marketing vuole che l’innovazione sia sempre un valore importante, un asset da tenere in considerazione.

Sembra, dunque, che da un annetto a questa parte, Zuckerberg & Co. stiano lavorando a “Facebook Reader”, un prodotto graficamente simile a una testata, ottimizzato per il mobile, che aggregherà le notizie pubblicate dagli utenti della piattaforma in base ai contenuti. 

È strategia tra le piú opportune, anche perché già esistono alcune app che selezionano contenuti dai social e creano prodotti personalizzati (Flipboard ha cinquanta milioni di utenti; LinkedIn ben fiutato le potenzialità di Pulse, rilevandone la start up, probabilmente con i suoi venti milioni di utenti; Summly è finito nelle grinfie di Yahoo!, Wavii è stato fagocitato da quello stesso Google che ha annunciato di chiudere Google Reader a luglio).

Peraltro, come evidente dalla recente introduzione degli #hashtag, a nessuno sfugge che Facebook, oltre ad essere un divertimento, è anche un forum delicatissimo per lo scambio delle idee e la circolazione delle notizie.

Italia 2 social TV

La realtà del social networking ha una sua applicabilità anche al mondo televisivo, che diventerà sempre piú importante in futuro. Chissà, un giorno si assisterà forse alla morte dei palinsesti tradizionali, orizzontali o verticali che siano, in quell’ottica broadcasting VS. narrowcasting in questa sede piú volte ripresa (in questo caso si dovrebbe forse parlare di socialbroadcasting).

Anche perché il target commerciale sembra si stia affezionando più ai media alternativi che alla televisione di casa ed è prospettiva che dev’essere studiata e tenuta da conto.

Mediaset Italia 2 sembra volersi muovere in questa direzione giacché, nell’ambito della recente Social Media Week,  ha annunciato una nuova applicazione Mhp per decoder con bollino gold e connected tv che permetterà al pubblico di far sapere ai propri amici di Facebook e di altri social network quale programma si sta guardando.

Dopo la registrazione dei dati personali su un sito internet dedicato, con conseguente user name e password, gli interessati si dovranno loggare anche sul decoder e potranno, oltre a condividere, amici e conoscenti e suggerire i programmi preferiti.

Magari commentando e mettendo i famigerati “mi piace“, di facebookiana memoria…

la lettera

Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della scomparsa di Mike, desidero esprimere ancora una volta la massima solidarietà alla famiglia, che vive a un tempo il dolore del lutto e quello per la squallida iniziativa di ignoti.

Ieri ho letto sul Corriere della Sera la lettera nella quale Michele, primogenito del presentatore, ha chiesto alle istituzioni un aiuto nel recupero della salma.

Non potendo fare di meglio, l’ho condivisa su Facebook,  Twitter  e Google+ (qui non ho potuto perché la riproduzione è riservata e WordPress non è nell’elenco delle piattaforme abilitate dal Corriere alla condivisione).

Pensavo che l’avrebbero fatto in molti. Ho però scoperto che esistono anche pagine e gruppi dall’intelligenza a dir poco discutibile.

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