cara Carolina

Qualcuno ha scritto che la recente consegna dei Nastri d’Argento a Taormina (vedi la fine del post per l’elenco completo) ha premiato il ricambio del cinema italiano.

In questa sede ci si limita a complimentarsi con Carolina Crescentini, Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista per ‘Boris‘ e ‘20 sigarette‘, che è di sicuro una delle new entry piú frizzanti del nostro cinema, ma della quale vorremmo tratteggiare la particolare simpatia.

A chi scrive è infatti capitato di ascoltare la Crescentini dal vivo, nell’ambito del Reggio Calabria Film Fest (edizione 2010) e desidera riprendere in questa sede quanto dalla ragazza raccontato.

L’attrice, disponibilissima, si è innanzitutto preoccupata di tenere accesi i sogni di chi vuol lavorare nel cinema: (altro…)

the winners

Ha avuto luogo ieri a Roma la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2011:

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA: IL DISCORSO DEL RE;

MIGLIOR FILM STRANIERO: HEREAFTER;

MIGLIOR FILM: NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE REGISTA: DANIELE LUCHETTI PER LA NOSTRA VITA;

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE: ROCCO PAPALEO PER BASILICATA COAST TO COAST;

MIGLIORE SCENEGGIATURA: GIANCARLO DE CATALDO — MARIO MARTONE PER NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE PRODUTTORE: CLAUDIO BONIVENTO — TILDE CORSI — GIANNI ROMOLI PER 20 SIGARETTE;

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: PAOLA CORTELLESI PER NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE;

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA: ELIO GERMANO PER LA NOSTRA VITA;

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: VALENTINA LODOVINI PER BENVENUTI AL SUD;

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA: GIUSEPPE BATTISTON PER LA PASSIONE;

MIGLIORE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: RENATO BERTA PER NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE MUSICISTA: RITA MARCOTULLI — ROCCO PAPALEO PER BASILICATA COAST TO COAST;

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE:  “MENTRE DORMI” – (GAZZE’ – SANTUCCI- GAZZE’)’ PER BASILICATA COAST TO COAST;

MIGLIORE SCENOGRAFO: EMITA FRIGATO PER NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE COSTUMISTA: URSULA PATZAK PER  NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE TRUCCATORE: VITTORIO SODANO PER  NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE ACCONCIATORE: ALDO SIGNORETTI PER NOI CREDEVAMO;

MIGLIORE MONTATORE: ALESSIO DOGLIONE  PER 20 SIGARETTE;

MIGLIORE FONICO DI PRESA DIRETTA: BRUNO PUPPARO PER LA NOSTRA VITA;

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI: REBEL ALLIANCE PER 20 SIGARETTE;

MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO: È STATO MORTO UN RAGAZZO. FEDERICO ALDROVANDI CHE UNA NOTTE INCONTRÒ LA POLIZIA;

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: JODY DELLE GIOSTRE;

DAVID GIOVANI: AURELIANO AMADEI PER 20 SIGARETTE;

DAVID SPECIALE: CLAUDIO BONIVENTO — ETTORE SCOLA;

DAVID SPECIALE AI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA: GIORGIO NAPOLITANO.

Il sessantunesimo orso

Il Festival del Cinema di Berlino ha per simbolo un simpatico plantigrado, di quelli che probabilmente  vivono ancora nella Foresta Nera o in Westfalia.
Il programma della sessantunesima edizione presenta alcune chicche di sicuro interesse. Si apre con “True Grit”, remake ad opera dei fratelli Coen del western “Il Grinta” di Henry Hathaway, con protagonista John Wayne.
È bello rivedere western, di tanto in tanto.
Per la par condicio, accanto al già celebrato “Il discorso del re” (proiezione speciale), verrà presentato da Madonna “W.E.”, film che racconta la storia vera di Edoardo VIII, fratello maggiore del futuro Giorgio VI, e la famigerata Wallis Simpson.
Il mitico “Taxi Driver” rivivrà in versione digitalizzata, come già successo a Frankenstein junior e ad altri film.
Il nostro Paese presenzia con “Qualunquemente” e “Gianni e le donne”, di Gianni De Gregorio, nella sezione Berlinale Special. In tale sezione è inoltre prevista la proiezione de “Il marchese del Grillo”, quale doveroso omaggio al nostro Mario Monicelli. La sezione “Culinary Cinema” ospita “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino ed è la non meno italiana Isabella Rossellini a fare la presidente di giuria.
A far parte della giuria dovrebbe esserci anche l’iraniano Jafar Panahi che, come sappiamo, è vittima di un’ingiusta condanna. La sua poltrona, pertanto, rimarrà vuota, a memento dell’assurda ingiustizia di cui è vittima.
Del regista di Teheran verranno comunque proiettati cinque film tra cui, in concorso, “Offside” del 2005.
Per quanto riguarda il cinema d’animazione, sarà presentato anche “Griff The Invisibile”, film australiano sui superproblemi dei supereroi di Michel Ocelot, che già conosciamo per la saga di Kiribou.

La bocca e l’anima

“La mia lingua è stilo di scriba veloce”

la Bibbia

Avere una buona dialettica è sempre stato importante.

La bocca e la lingua sono strumenti che consentono all’uomo di esprimere il Logos e allinearsi alla perfezione del Creato, creando mondi o difendendo la Verità.

L’oratore Demostene, quello delle orazioni contro Filippo II di Macedonia, metteva sassolini in bocca per nascondere la balbuzie e migliorare la fluidità del suo eloquio (una mia professoressa di Retorica avrebbe voluto esami della sua disciplina anche a Giurisprudenza, per educare alle arringhe i futuri principi del foro, epigoni di Cicerone).

Pare che il grandissimo Hegel non fosse brillante a scuola perché balbettava, in un’epoca in cui l’eloquenza era conditio sine qua non della bravura scolastica.

Silvio Muccino non è balbuziente di sicuro, però ha preso lezioni per perdere la lisca, chiamata sigmatismo dai logoterapisti.

Paolo Bonolis ha dichiarato d’essere stato balbuziente perché pensava in modo troppo veloce e i pensieri si “intasavano”. Da qui e dal desiderio di uscire dalla timidezza la scelta di fare teatro.

Il grande Giorgio VI aveva gravi problemi a parlare in pubblico.

Ed il grandissimo Colin Firth,  a degna chiusura di questo elenco, ha saputo fingere questo difetto con sensibilità straordinaria accendendo con la sua recitazione tutte le corde dell’anima.

Questo blog auspica vivamente l’Oscar come miglior attore protagonista alla star de Il discorso del re (cosa del resto probabile).

Sulle altre categorie si esprimerà nelle sedi opportune…

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