maestri a confronto (20)

  • Aggiornamento: apprendiamo che Tom Cruise farà anche ‘Top Gun 3’. Secondo Hollywood Reporter, ripreso dall’agenzia Ansa, la Paramount vuol riunire Cruise con i piú giovani Miles Teller e Glen Powell, in un film sceneggiato da Ehren Kruger (già co-sceneggiatore di ‘Top Gun 2 – Maverick’) e diretto dallo stesso Joe Kosinski. Secondo le fonti dell’Hollywood Reporter, l’idea era in cantiere da mesi; di pochi giorni fa, tuttavia, l’annuncio di Warner Bros. Discovery di un accordo con Tom Cruise per sviluppare e produrre film e franchise in cui l’attore sarà protagonista. Il quale attore, al momento, sta girando l’ottavo ‘Mission: Impossible’, distribuito da Paramount.
  • Il Nastro dell’Anno per il Documentario è stato assegnato a Mario Martone, autore, nel solo 2023, sia di ‘Laggiú qualcuno mi ama’, dedicato a Massimo Troisi, sia di ‘Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice’, che svela l’arte e la filosofia di un grande fotografo.  Lo ha annunciato il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici, che consegnerà al regista il riconoscimento nel corso della premiazione che si terrà nelle prossime settimane a Roma con Nastri e premi speciali ai vincitori, scelti tra i 55 titoli della selezione ufficiale, fra Cinema del Reale, film su Cinema, Spettacolo, Cultura e quest’anno una cinquina speciale sull’Arte.
  • È invece ‘Rapito’, di Marco Bellocchio, il Miglior Film Italiano dell’anno per il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici; la cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo 23 gennaio, nell’ambito della XXXV edizione del Trieste Film Festival, con questa motivazione: “Uno scontro politico, una guerra di religione, un dramma psicanalitico calato nel corpo e nella mente di un protagonista che all’inizio ha solo sei anni. Nella conversione forzata di Edgardo Mortara, piccolo ebreo rapito dal Vaticano nel 1857, Marco Bellocchio ritrova le radici del suo lungo percorso cinematografico con l’impeto degli esordi e la maturità del maestro. Rievocando in tutta la sua potenza e la sua ambiguità morale una sorta di “caso Dreyfus” ante litteram, e tutto italiano, che all’epoca ebbe risonanza mondiale. La consacrazione di un autore che non finisce di stupire”. Come si ricorderà, ‘Rapito’ è la storia vera di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.
  • Sarà dedicato a Francesco Nuti, attore, regista, sceneggiatore e cantautore pratese scomparso lo scorso giugno, il teatro di Manifatture Digitali Cinema, in quella Prato che gli diede i natali; durante la cerimonia d’inaugurazione, che si terrà giovedí prossimo, 18 gennaio, sarà anche proiettato un video realizzato dal Comune di Prato che ripercorrerà la lunga carriera cinematografica, musicale e artistica di “Cecco da Narnali”. In omaggio a Nuti, l’assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con il cinema Eden, ha anche organizzato la minirassegna “Francesco e il cinema”, con la proiezione il 15 gennaio di ‘Stregati’, il 22 gennaio de ‘Il Signor Quindicipalle’, con ingresso gratuito e senza prenotazione.
  • Sarà dedicata a Marlon Brando la grande retrospettiva del prossimo Torino Film Festival, il XLII, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 22 al 30 novembre 2024, diretto per la prima volta da Giulio Base.
  • Last but not least, sarà dedicata a Gesú di Nazareth la prossima fatica di Martin Scorsese. (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (107)

  • La professoressa Marina Caffiero, docente di Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma,  difende a spada tratta il film ‘Rapito’, di Marco Bellocchio, peraltro riuscitissimo sia sul piano della regia sia su quello delle interpretazioni. Intervistata dall’agenzia Ansa, la professoressa, studiosa di storia sociale e culturale dell’Europa moderna, autrice di decine di libri fra i quali ‘Battesimi forzati. Storie di ebrei, cristiani e convertiti nella Roma dei papi‘ e ‘Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria‘, ha dichiarato: «Non mi aspettavo che perfino oggi ‘Rapito’, di Marco Bellocchio, potesse causare polemiche. Sono d’accordo con quanto ha scritto il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, in un commento(…) su Repubblica, che appare molto preoccupante e stupefacente questa critica da parte di alcuni settori del cattolicesimo al film, e la difesa d’ufficio di Pio IX.  (…) Non c’è un attacco alla Chiesa. Credo che Bellocchio sia stato anche prudente, ad esempio nella rappresentazione del rapporto fra il bambino e il Papa. (…) Io su questo tema ho trovato delle storie terribili. C’era un enorme lavoro sul far aderire questi bambini alla fede cattolica causandogli anche grandi malesseri. A questo allora non si badava ma oggi è un tema che scuote. Forse il turbamento che vedere questi fatti causa negli spettatori fa un po’ paura ma sono vicende reali che hanno inciso sulla carne delle persone.» A questo link l’articolo completo.
  • Dopo aver visto ‘Rapito’, di Marco Bellocchio, con il piccolo (bravissimo) Enea Sala, Fabrizio Gifuni, Filippo Timi e molta altra gente in gamba, potete prendere in considerazione, tra gli altri, ‘Daliland’, di Mary Harron, con un efficace Ben Kingsley nei panni e coi baffetti da sparviero di Salvador Dalí.
  • Un ricordo di Isa Barzizza, musa di Totò, è ospitato sul blog dell’amico Antonio Falcone, a questo indirizzo.
  • Comincia domani, 31 maggio, la XXVII edizione di Cartoons on the Bay, della quale ci siamo di recente occupati per l’anteprima italiana dei Cavalieri dello Zodiaco. Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and Meta-Arts, promosso, come sempre, dalla Rai e organizzato da Rai Com, torna a Pescara anche quest’anno;  chiave di lettura di questa edizione, diretta da Roberto Genovesi, sarà (altro…)

SpiderMan No Way Home, Cinemadamare e molto piú

  • Ha avuto luogo oggi, 24 agosto 2021, la Cerimonia d’apertura dei Giuochi paralimpici di Tokyo 2020; vi riflettevamo in altra sede, con riguardo alla copertura garantita da Mamma Rai.
  • ATIP, Associazione Teatri Privati Italiani, ha inviato al ministro Franceschini, responsabile del MiC, una lettera nella quale si accetta il Green Pass ma si chiede che i teatri possano tornare alla capienza massima perché, dopo due anni di sostanziale inattività, «un’altra stagione senza poter svolgere piena attività – in misura quanto meno pari al 75% del periodo pre-Covid- il settore privato non se la può permettere». L’ATIP auspica inoltre che «si lascino le mascherine come unico dispositivo di protezione per le aree comuni o per quando si lascia il proprio posto, al pari di quanto già previsto per il settore della ristorazione», per evitare che sia ancora rimandata la possibilità di godere di un momento d’intrattenimento culturale senza tensioni né paure.
  • Noi, ovviamente, estendiamo tale richiesta anche alle sale cinematografiche!
  • Quanto all’Uomo Ragno, anche noto come Spider Man o Spidey, è stato finalmente diffuso in via ufficiale il teaser trailer del prossimo capitolo delle sue gesta, ‘SpiderMan: No Way Home’, per il quale Tom Holland ha dichiarato: «Non siete pronti…». Ecco video e sinossi:

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maestri a confronto (4)

  • Con riguardo all’esclusione del ‘Traditore’ di Bellocchio dalla rosa dei film in corsa per l’Oscar alla Migliore pellicola straniera, abbiamo espresso contenuto cordoglio in altra sede.
  • Ludwig van Beethoven, la cui ‘Romanza per violino op. 2 n°50’ fa bella mostra di sé quale suoneria del nostro smartphone, nasceva a Bonn il 16 dicembre 1770 e ieri, 16 dicembre 2019, si è aperto, nella ridente ex capitale della Repubblica federale di Germania, il giubileo inteso a celebrare i duecentocinquant’anni dal provvidenziale accadimento. Ottocento concerti si sono già tenuti, oltre settecento eventi sono in programma per i prossimi dodici mesi, poi un altro migliaio di concerti, conferenze, mostre, perfino un esperimento per ascoltare la Decima sinfonia, completata da alcuni musicologi con l’intelligenza artificiale. Il tutto all’insegna dello “Scoprire di nuovo Beethoven”, in Germania e nel mondo. Ed è parte, il tutto, finanche del programma di governo “Merkel IV…”
  • È invece dedicata al regista di ‘C’era una volta in America’ la mostra (altro…)

Mahabharata, Bellocchio, Felix e altri dèi

  • Il Mahabharata è diventato, tra le altre cose, un graphic novel. Sia lode a Visnu, a Brahma e anche a Krishna! Tre anni di lavoro e 440 pagine sono stati sufficienti al disegnatore – fumettista Jean-Marie Michaud per trasformare in disegni i testi dello sceneggiatore Jean- Claude Carrière, amico di Luis Buñuel, e rendere accessibile a molti il testo religioso forse piú ampio della cultura mondiale, lungo quindici volte la Bibbia. Il Mahbharata è nelle librerie per i tipi de L’ippocampo e vanta la traduzione dal francese di Fabrizio Ascani. Il vostro blogger preferito non vede l’ora di procurarselo, per vedere il piccolo Krishna alle prese con Puthana o Parvati che copre gli occhi a Shiva, e poter fare i confronti con alcune opere televisive e cinematografiche, anche d’animazione, già esistenti. Per inciso, la pubblicazione, insieme con ‘L’arte della guerra’ di Sun Zi,  inaugura una collana che l’editore L’Ippocampo, da sempre specializzato in libri illustrati d’alto profilo, dedicherà al mondo dei graphic novel.
  • Doveva andare in scena sabato scorso, 9 novembre, a Mosca lo spettacolo di Alexander Tattari ‘Non ci sono soldi, resistete’, liberamente tratto dal romanzo di Gianni Rodari ‘Le avventure di Cipollino’. Cosí non è stato; secondo quanto Tattari ha riferito, il 6 di novembre tale Angelina Petrova, direttrice del centro culturale Szena, gli avrebbe comunicato la cancellazione,  dicendo: “Una cosa del genere non si può mostrare sul palcoscenico di un ente statale, abbiamo addetti, famiglie e mutui in banca”. A far scattare l’allarme, probabilmente, il titolo a forte sfondo politico, che richiamava la celebre frase pronunciata dal premier Dmitri Medvedev (“non ci sono soldi, resistete”) nel corso di un incontro con alcuni pensionati inferociti, in Crimea, dopo l’annessione. (da una nota Ansa)
  • In attesa del 13 gennaio e della possibile conferma della candidatura in rappresentanza dell’Italia agli Oscar 2020, con il dovuto incrocio di dita (ma Curatola porta bene), ‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio ottiene un altro riconoscimento, quello di ‘Capri International feature Film’ alla ventiquattresima edizione del ‘Capri, Hollywood – International Film Festival’, in programma sull’Isola azzurra dal 26 dicembre al 2 gennaio. La campagna verso la conferma della candidatura agli Oscar è in piena attività, peraltro; sabato prossimo, per esempio, ci sarà una proiezione dedicata al Teatro Cinese di Hollywood, dopo il successo di critica a New York e in vista dell’uscita del 31 gennaio con Sony Pictures Classic. ‘Il Traditore’, peraltro, il prossimo 7 dicembre, concorrerà all’assegnazione, in quel di Berlino, degli Efa- European Film Awards, per i quali è in lizza nelle categorie di miglior film, regia, sceneggiatura e attore protagonista.
  • Che poi, la prossima edizione degli Efa potrebbe riservarne molte, di sorprese, al nostro Cinema. Per un ‘Traditore’ di Bellocchio, infatti, che vanta quattro candidature, ‘Selfie’, il documentario di Agostino Ferrente è in corsa nella categoria miglior Documentario, nella quale è in lizza anche ‘La scomparsa di mia madre’, di Beniamo Barrese.  Ecco, ad ogni buon conto, l’elenco completo delle candidature: (altro…)

Oscar 2020: che vinca… il traditore!

aggiornamento 17 dicembre: apprendiamo con la morte nel cuore che il candidato italiano all’Oscar nella categoria Migliore film straniero, ‘il Traditore’ di Marco Bellocchio, non è piú in corsa. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha infatti comunicato gli elenchi preliminari di alcune categorie, tra le quali quella del miglior film internazionale. I dieci titoli ancora in corsa sono ‘Parasite’ di Bong Joon-ho (Sud Corea), ‘Dolor y gloria’ di Pedro Almodovar (Spagna), ‘The Painted Bird’ di Vaclav Marhoul (Repubblica Ceca), ‘Truth and Justice’ di Tanel Toom (Estonia), ‘I Miserabili’ di Ladj Ly (Francia), ‘Those Who Remained’ di Barnabás Tóth (Ungheria), ‘Honeyland’ di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord), ‘Corpus Christi’’ di Jan Komasa (Polonia), ‘La ragazza d’autunno’ di Kantemir Balagov (Russia) e ‘Atlantics’ di Mati Diop (Senegal). Le candidature finali saranno annunciate il 13 gennaio; la cerimonia degli Oscar 2020 si svolgerà il 9 febbraio. 

‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio rappresenterà l’Italia all’edizione 2020 degli Academy Awards (Oscar®) nella categoria “International Feature Film Award”; lo ha deciso, su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, la Commissione di Selezione istituita dall’ANICA lo scorso giugno, riunita davanti a un notaio e composta da Roberto Andò, Laura Bispuri, Stefano Della Casa, Daniel Frigo, Gianni Quaranta, Mario Turetta, Alessandro Usai, Anne-Sophie Vanhollebeke, Alessandra Vitali.

L’annuncio delle candidature, con definitiva indicazione dei film in lizza, è previsto per il 13 gennaio 2020; la cerimonia di consegna degli Oscar (altro…)

Mia, il Traditore e… altri Nastri

Aggiornamento 1° luglio: ospite al Taormina Film Fest, Serena Rossi, Nastro speciale 2019 per la sua interpretazione nel film tv di Rai1 ‘Io sono Mia’, già vincitrice di Nastri nel 2017 come migliore attrice di commedia e come interprete del brano ‘Bang Bang’ in ‘Ammore e malavita’ dei fratelli Manetti, ha dichiarato: “Mia Martini mi ha un po’ cambiato la vita. L’incontro con questa donna incredibile che ho conosciuto studiandola, ascoltandola, vivendola, mi ha stravolto e continuo a portarmi dietro tante cose belle che mi ha lasciato. Il film è stato un atto d’amore e questo premio è per lei”. Per quanto attiene ai Manetti, Serena sarà nel cast di Diabolik (“non sarò Eva Kant, come i miei colori suggeriscono – ha spiegato- ma ci sarò”). Sarà, inoltre, la voce di Anna in Frozen 2, nel cast dell’opera prima di Giampaolo Morelli, (altro…)

Taormina e Islam: approfondimenti

Oltre al film su Maometto, la religione musulmana è di cinematografica attualità anche per la rassegna ‘Gli schermi e l’Islam’, al Museo Nazionale del Cinema di Torino dall’8 al 26 giugno. È prevista la proiezione di dieci film, tutti sul mondo arabo: ‘I’m Gay and Muslim’ di Chris Belloni, documentario sull’omosessualità nel mondo islamico, ‘Sotto le rovine del Buddha’, di Hana Makhmalbaf, ‘Koran by Heart’, di Greg Barker , ‘La petite Jérusalem’, di Karin Albou, ‘Dans la vie’, di Philippe Fauçon, ‘Ladder to Damascus’, di Mohammad Malas, ‘Sta per piovere’, di Haider Rashid, ‘Les terrasses’, di Merzak Allouache, ‘The Attack’, di Ziad Doueiri, ‘Inch’Allah’, di Anaïs Barbeau-Lavalette.
Quanto al festival di Taormina (11 – 18 giugno), ci piace aggiungere (altro…)

#Cannes2016

Per circa trenta minuti il Palais du Festival di Cannes è stato evacuato, “senza fretta” e “per motivi tecnici”. Molto alto è, in queste ore, il livello di sicurezza che si sta predisponendo attorno alla sessantanovesima edizione della rassegna, che prende il via proprio domani. Non che in passato si scherzasse ma le code per gli accrediti si sono rivelate piú lunghe del solito, ci sono perquisizioni, anche a borse e a zaini… il sindaco di Cannes, David Lisnard, ha dichiarato che i controlli saranno possibili anche per le strade. Lo scorso 21 aprile ha avuto luogo anche un’esercitazione completa delle forse dell’ordine, peraltro.
Tutto è tornato alla normalità adesso, si respira l’atmosfera di tutte le grandi vigilie. Come in tutte le grandi vigilie, dunque, è opportuno fare qualche piccola anticipazione. (altro…)

festival a confronto (6)

Avrà luogo dal 10 al 13 settembre in quel di Camogli (città metropolitana di Genova) il Festival della Comunicazione; lo slogan della manifestazione, stando a quanto gli organizzatori hanno dichiarato, si può riassumere con:

“Cambieranno i modi, i mezzi e i tempi del comunicare, ma quel che è certo è che non smetteremo di parlare e interagire con gli altri”.

Comunicazione in tutte le salse, dalla linguistica, all’economia, alla tecnologia, all’arte, alla divulgazione, alla dimensione sociale; tra i relatori ci sarà anche Umberto Eco, che terrà una lectio magistralis dal titolo “Tu, Lei, la memoria e l’insulto”. L’inaugurazione, invece, sarà a cura del linguista Tullio De Mauro, che tratterà “Il linguaggio degli italiani dall’Unità d’Italia a oggi”. Il festival,  promosso dalla Regione Liguria e dal Comune di Camogli, si svilupperà nell’arco di quattro giorni.

Avrà luogo a ottobre, invece, il ‘London Film Festival’, dal 7 al 18 del mese; il nostro cinema sarà rappresentato da dieci film, tra cui quattro opere prime, due presenti anche a Venezia. I dieci italici film che difenderanno l’Italia nella perfida Albione sono i seguenti: (altro…)

Venezia 2015

L’edizione numero 72 della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia prende il via domani, 2 settembre 2015, per concludersi sabato 12. La prevista proiezione di ‘The Audition’, il cortometraggio diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, non avrà luogo “per ragioni tecniche”; se il buon Dio ne darà la possibilità, sarà questo blog a farlo vedere ed il vostro blogger preferito potrà esclamare: “the Audition l’ho proiettato io, l’ho proiettato io, l’ho proiettato io!”.
Scherzi a parte, molti saranno gli esordi, molti i talenti da scoprire; a voler trovare un ingrediente aureo comune a tutto il festival di Venezia 2015, anche soltanto per le diciassette pellicole in corsa per il Leone d’Oro, sembra di poterne citare uno ben preciso: la realtà. Tra i titoli piú attesi, ‘Heart of a Dog’ di Laurie Anderson, ‘Equals’ di Drake Doremus, ‘Marguerite’ di Xavier Giannoli (sul soprano peggiore del mondo), ‘The Danish Girl’ di Tom Hooper, con Eddie Redmayne (il primo intervento di cambiamento di sesso), ‘Rabin, the last day’ di Amos Gitai (sull’uccisione dell’importante uomo politico) nonché gli italiani ‘Sangue del mio sangue‘, di Marco Bellocchio, ‘A bigger splash’, di Luca Guadagnino, con Corrado Guzzanti che torna a Venezia dodici anni dopo ‘Fascisti su Marte’, ‘Per amor vostro’ di Giuseppe Gaudino e ‘L’attesa’, di Piero Messina, con Juliette Binoche.
Beasts of No Nation’, di Cary Fukunaga, dopo Venezia sarà anche a Toronto, per approdare su Netflix il 16 ottobre; vincitore degli Emmy Awards, è basato sul romanzo del nigeriano Uzodinma Iweala e sulla storia del piccolo Agu, strappato alla sua famiglia per combattere la guerra civile in Africa.

I film fuori concorso spaziano, se non dall’Alpi alle Piramidi, comunque dalla Cina all’Everest; sono, infatti la Cina contemporanea e la conquista della montagna piú alta del pianeta alcuni degli argomenti trattati. Ma non solo.

Antesignano del povero archeologo Khaled al Asaad, trucidato dall’Isis, omologo dei Monuments Men dei quali ci siamo occupati a tempo debito, il direttore del Louvre Jacques Jaujard che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fece portare in salvo oltre 3500 dipinti e statue, tra cui la Gioconda e la Nike di Samotracia, i Delacroix e i Rubens; il regista russo Alexander Sokurov ne parla in ‘Francofonia’.
La sezione ‘Venezia Classici’ (altro…)

festival a confronto (5)

Aggiornamento del 29 luglio: tutto confermato! Alla presentazione ufficiale del cartellone di Venezia 72, orchestrata dal direttore Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Paolo Baratta, sono stati confermati in concorso ‘A bigger splash’ di Luca Guadagnino, ‘L’attesa dell’esordiente’ Piero Messina, ‘Per amor vostro’ di Giuseppe Gaudino e ‘Sangue del mio sangue’ di Marco Bellocchio. Tra i fuori concorso ‘Non essere cattivo’ di Claudio Caligari, il documentario ‘Gli Uomini di questa città io non li conosco’ di Franco Maresco nella categoria Non fiction, il documentario  ‘L’esercito piú piccolo del mondo’, di Gianfranco Pannone, prodotto con la Svizzera e Città del Vaticano. ‘Pecore in erba’, di Alberto Caviglia e ‘Italian Gangster’, di Renato De Maria sono in concorso nella sezione Orizzonti per l’Italia. Anche Venezia 72, come il Magna Graecia, renderà omaggio a Mario Monicelli. È d’uopo ricordare che la Selezione ufficiale comprende le sezioni Venezia 72, Fuori Concorso, Orizzonti e Venezia Classici, oltre ai tre film selezionati per il progetto Biennale College – Cinema; le Sezioni autonome e parallele comprendono la Settimana Internazionale della Critica (SIC) e le Giornate degli Autori, rassegne organizzate autonomamente secondo un proprio regolamento.

Aggiornamento del 27 luglio: l’ufficialità arriverà solo mercoledí ma, stando alle indiscrezioni, alla prossima Rassegna internazionale d’arte cinematografica di Venezia potrebbero essere in concorso ben quattro film italiani: ‘A bigger splash’ di Luca Guadagnino, ‘Sangue del mio sangue’ di Marco Bellocchio, ‘L’attesa’ di Piero Messina e ‘Per amor vostro’ di Giuseppe Gaudino. Alfonso Cuarón, presidente di Giuria, ha già dichiarato che premierà chi sarà in grado di stupirlo.Come dicono gli anglofili, Stay tuned! (and cross the fingers…)

Aggiornamento del 26 luglio: annunciati ufficialmente i vincitori del Giffoni Film Festival. Dal sito ufficiale:

“Film indimenticabili, emozionanti, difficili. Sono quelli che i 3.600 giurati del Giffoni Film Festival hanno deciso di premiare nell’edizione 2015 denominata Carpe Diem. Ecco i premi ufficiali Gryphon Award: nella sezione lungometraggi +6, il premio per il miglior film è stato vinto vinto dall’italiano “Grotto” di Micol Pallucca, al secondo posto “The amazing Wiplala” dell’olandese Tim Ollehoek; nella sezione +10 ha vinto il belga “Labyrinthus” di Douglas Boswell, al secondo posto il danese “The shamer’s daughter” di Kenneth Kains; nella sezione +13 vittoria per il tedesco “Sanctuary” di Marc Brummond, al secondo posto il norvegese “Beatles” di Peter Flinth; nella sezione +16 vittoria per l’americano “All the wilderness” di Michael Johnson, al secondo posto “Standing Tall” della francese Emmanuelle Bercot; nella sezione +18 Gryphon Award per “Coin Locker Girl” di Han Jun-Hee seguito da “Gabriel” dell’americano Lou Howe. Per la sezione Gex Doc, vittoria per l’italiano “Forever stars” di Mimmo Verdesca, secondo posto per il canadese “All the time in the world” di Suzanne Crocker. Nella sezione cortometraggi, riservata ai bambini con più di tre anni, ha vinto il francese “Captain Fish” di John Banana, il ceco “The wish fish” di Karel Janak si è aggiudicato la sezione +6 mentre al secondo posto si è classificato il tedesco “The present” di Jacob Frey; nella sezione +10 ha vinto l’americano”The red hunter” di Alvaro Ron, secondo classificato l’italiano (altro…)

Cannes 2015

Il festival cinematografico di Cannes, edizione 2015, comincia a delinearsi; la sessantottesima edizione avrà luogo nella ridente cittadina francese dal 13 al 24 maggio, per la presidenza di Pierre Lescure, ex giornalista e fondatore di Canal Plus, che prende il posto di Gilles Jacob, presidente onorario e guida della Cinéfondation.

La Giuria sarà presieduta dai fratelli Coen, inclita coppia di germani alla stessa stregua di Oto ed Efialte, Caino e Abele, Cip e Ciop; i detti già conoscono Cannes per avervi ricevuto la Palma d’oro nel 1991, per ‘Barton Fink’. Le cerimonie di apertura e chiusura saranno condotte da Lambert Wilson.

In un anno come il 2015 che, sappiamo, è ricco di celebrazioni, saranno proprio i centovent’anni dalla visionaria invenzione dei fratelli Lumière a costituire il fil rouge di Cannes 2015:

“Il Festival sarà lieto di salutare, attraverso i Coen, l’opera di tutti i ‘fratelli del cinema’

che dopo Louis e Auguste Lumière hanno arricchito la sua storia”. (dal sito ufficiale)

Quanto all’Italia, le indiscrezioni sui film che prenderanno parte alla kermesse sembrano caldeggiare, tra gli altri, ‘Mia madre’ di Nanni Moretti, ‘L’ultimo vampiro’ di Marco Bellocchio, ‘La giovinezza’ di Paolo Sorrentino, ‘Il racconto dei racconti’ di Matteo Garrone, ‘L’attesa’, esordio di Piero Messina con Juliette Binoche, Lou De Laâge, Giorgio Colangeli.

L’Istituto Luce Cinecittà – area Filmitalia dallo scorso febbraio è inoltre alle prese con le selezioni delle opere italiane da presentare: chi avesse realizzato un cortometraggio nei dodici mesi precedenti può accedere al sito http://www.festival-cannes.fr/en/article/43603.html e compilare la scheda d’iscrizione entro la mezzanotte di oggi, facendo pervenire il film a Parigi entro venerdí; altri vincoli sono quelli di non aver partecipato ad altri festival internazionali e non aver goduto d’alcuna proiezione pubblica fuori dal Paese d’origine.

Di seguito, la comunicazione ufficiale:

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