Ulisse, History Channel, il cavallo di Troia

Ulisse (Odisseo per i Greci) è sempre attuale; History Channel (canali 118 e 409 di Sky) gli dedica una programmazione speciale questa sera, mercoledí 21, e mercoledí prossimo, 28 febbraio, alle 21.50.
Si comincia con il documentario in prima visione ‘Alla ricerca di Ulisse’, storia di Makis Metaxas, uomo nato e cresciuto a Cefalonia, isola vicina a Itaca; questi, dopo anni di ricerche condotte da solo e con archeologi greci e statunitensi, è convinto che sia proprio la sua Cefalonia, non Itaca, la vera patria di Ulisse e dagli anni ’90 si batte per essere ascoltato dalla comunità scientifica.
Si prosegue il mercoledí successivo, 28 febbraio, con (altro…)

“con che fa rima Orione?” (cit.)

Tempi del Mito. Casa di Irieo, povero agricoltore ormai anziano.
Bene, Irieo, la tua ospitalità merita adeguata ricompensa!
Sommo Zeus! Possa io essere benedetto, se la mia ospitalità ha reso adeguato trattamento a tre dèi!
Puoi ben dirlo, vecchio! Affé mia, io, Poseidone ed Hermes mai abbiamo conosciuto piú squisita accoglienza! Seconda solo, forse, a quella di Filemone e Bauci, a onor del vero…
Cos’hai a cuore, Irieo? Quale dono farebbe felice la tua vecchiaia?
Un figlio, o Posídone, scotitor della Terra! Un conforto alla mia solitudine, un aiuto al duro lavoro dei campi!
È d’uopo, dunque, una nostra minzione!
Temo di non capire, divino Hermes dall’alato calzare!
Hai capito perfettamente, Irieo! Per le anime degl’inferi e le acque dello Stige, io, Zeus, ti confermo che è necessaria una minzione collettiva! Tra duemila anni un certo Kerényi, filologo e romanziere, preferirà scrivere “seme” piuttosto che urina ma adesso siamo nell’antica Grecia e gli esseri umani hanno le idee confuse. Figurati che, tra qualche secolo, Aristotele penserà ancora che il cervello sia una spugna che serve a raffreddare il corpo!
Ah, e a che cos’altro serve, di grazia?
Ti auguro di scoprirlo a breve, Irieo! Adesso poche ciance, prendi la pelle del bue che hai ucciso per pranzo e mettila di fronte a noi!
Come ordini, sommo Zeus!

***I tre dèi urinano secondo la bisogna***

Adesso ripiega questa pelle e ponila sotterra! Tra dieci mesi dissotterrala, e avrai quanto hai chiesto!
– Obbedisco! Com’è divino, lei

(© Pasquale Curatola 2023, all rights reserved)

Cos’altro c’è da dire? Dieci mesi dopo, Irieo, dissotterrata la pelle, vi trovò dentro un bel bambino, biondo, con gli occhi azzurri. Nato – e sia! – con discutibile procedura ma senz’altro destinato a far parlare di sé. Si chiamò Ὠρίων (od Ὠαρίων) in greco, Orion ma, in origine, addirittura Urion, in latino, per le particolari modalità del concepimento.
Orione, si sarà capito, è il noto personaggio della mitologia greca, posto in cielo dagli dèi.
Che sia nato dall’urina di tre dèi, secondo la versione sopra riportata, o che fosse figlio del solo Poseidone, secondo un’altra, fu un abile cacciatore. La sua costellazione è tra le piú luminose e conosciute del firmamento e i miti che la riguardano sono oltremodo interessanti. Aquosus Orion la chiamò Virgilio nell’Eneide, perché squisitamente autunnale ed invernale, portatrice di piogge. Chissà, se gli antichi avessero saputo che, in un punto particolare della Costellazione, c’è acqua allo stato plasmatico, forse avrebbero avuto un motivo in piú per celebrarne l’«acquosità»… Si lascino tuttavia a Roberto Giacobbo & Co. tali interessanti dilemmi e ci si tuffi, piuttosto, nei miti e nelle coordinate astronomiche che, nei secoli, hanno riguardato l’importante costellazione!
Secondo me, nel film ‘Il principe cerca moglie’, con Eddie Murphy, quando viene visualizzata la sagoma di un cadavere e del suo cane sul pavimento di una casa a New York, e un tizio esclama “Bastardi, (hanno ucciso) anche il cane!”, quello è un riferimento al cacciatore Orione ed al suo sfortunato segugio. (© Pasquale Curatola, all rights reserved)

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Antinoo e Alcesti

Il dio Antinoo, come si ricorderà, era stato, da mortale, l’amasio dell’imperatore Adriano.
Secondo la teoria piú conosciuta*, offrí la sua vita in sacrificio, perché un oracolo gli aveva profetizzato che, in tal modo, avrebbe allungato la vita dell’imperatore.
Tale teoria, nota ai piú, è stata avallata da Marguerite de Yourcenar nel suo riuscito e celeberrimo romanzo ‘Memorie d’Adriano’.
Complice una conferenza ascoltata di recente, mi capitava di tornare a riflettere su Alcesti, la donna che, secondo la mitologia greca, accettò di morire al posto del marito**.
La domanda che mi sono fatto è questa: (altro…)

per grandi e per piccini (33)

  • Il pixel artist Krayon ha realizzato un murale dedicato al mito di Diana e Atteone, raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi. E lo ha realizzato nella città di Sulmona, si badi, dove Publio Ovidio Nasone si degnò di nascere, nell’ambito delle celebrazioni per il Bimillenario Ovidiano, promosse dall’associazione “Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense”, presieduta da Alessandro Colangelo con il patrocinio del Comune di Sulmona. Come si ricorderà, il cacciatore Atteone spiò il bagno di Diana e fu mutato in cervo, per essere poi sbranato dai suoi stessi cani. Quanto a Krayon, riteniamo che il suo nome d’arte derivi dal francese crayon, che significa matita colorata, pastello.
  • Quanto alla storia delle date, delle battaglie, delle ricostruzioni, arriva nelle edicole italiane un fenomeno editoriale nato in Francia, “Quelle Histoire”. Casa editrice forte di tre milioni e mezzo di libri venduti in dieci anni, nata dall’iniziativa di due amici (Albin Quéru e Bruno Wennagel) che a vent’anni hanno lanciato un’app d’intrattenimento educativo dedicata a Napoleone, eletta Miglior app educational dell’anno in Francia, “Quelle Histoire” vanta un catalogo di oltre trecentocinquanta titoli, rivolti ai bambini dai sei ai dieci anni, dedicati a singoli personaggi o ad intere civiltà: Dante Alighieri, Walt Disney, (altro…)

le Muse, queste innumerabili…

Le Muse erano le divinità protettrici delle arti, delle scienze e delle lettere. Il loro numero variò diverse volte nel corso dell’antichità, per fissarsi in nove, con definitivi titoli e attributi, in epoca relativamente tarda (v. oltre*).
A scuola ci hanno sempre raccontato che, ai tempi d’Omero, la Musa era ancora una, e una soltanto, come evidente nei proemi dell’Iliade e dell’Odissea:

“Cantami, o Diva, del Pelíde Achille
l’ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco
generose travolse alme d’eroi, (…)”
Iliade, Canto I, traduzione di Vincenzo Monti

Musa, quell’uom di multiforme ingegno
dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
gittate d’Ilïòn le sacre torri; (…)”
Odissea, canto I, traduzione d’Ippolito Pindemonte

Ci capitava ieri, tuttavia, di rileggere il libro XXIV dell’Odissea e d’incappare nei seguenti versi:
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Sofocle secondo Curatola

Il mondo occidentale ha purtroppo smarrito, tra le altre, la tragedia ‘Laio’, di Eschilo, nella quale il drammaturgo di Eleusi trattava la complessa figura del papà biologico di Edipo, nell’ambito del cosiddetto “ciclo tebano” e della ben nota “saga dei Labdacidi”; era, peraltro, la prima parte della “trilogia tebana” formata anche dall’‘Edipo’ (perduta anch’essa) e dai ‘Sette contro Tebe’ (pervenuta). Nel medesimo pacchetto figurava anche, com’era uso, il dramma satiresco ‘Sphynx’ (perduto).
Galeotto un laboratorio teatrale di recente frequentato, basato per la verità sull’‘Edipo Re’ di Sofocle, il vostro blogger preferito (io) s’è dovuto domandare cosa passasse per la testa di Laio quando, circa quindici anni dopo la nascita di Edipo, dovette recarsi nuovamente a Delfi per consultare l’Oracolo.
La nascita di Edipo non era avvenuta sotto i migliori presagi; pendevano sulle sue sorti sia un precedente responso dell’Oracolo di Delfi, sia la maledizione lanciata a Laio da Pelope, il cui figlio, Crisippo, lo stesso Laio aveva “deflorato”. Di piú, pare che Laio preferisse le frequentazioni maschili a quelle femminili e che la moglie Giocasta, pur di rimanere incinta, si sia dovuta travestire da uomo e, ad una festa, profittare dell’ubriachezza del coniuge.
Alla nascita, per scongiurare l’avverarsi delle profezie e degli anatemi, il piccolo fu legato ai piedi, forse finanche trafitto alle caviglie da uno spillone affatto analogo, forse il medesimo, che avrebbe usato qualche tempo dopo per accecarsi. Esposto sul monte Citerone, il neonato non avrebbe avuto la minima possibilità di sopravvivere e a Tebe, pertanto, la sua morte si dava per scontata.
Quindici anni dopo, come anticipavamo, Laio dovette partire nuovamente verso Delfi; questa volta il pericolo era rappresentato dalla Sfinge, la ‘Sphynx’ di cui sopra, il mostro che poneva un enigma ai viandanti diretti verso Tebe e li uccideva se non rispondevano correttamente.
Ed ecco il punto: cosa pensava Laio mentre, sul cocchio, muoveva verso Delfi? (altro…)

MCU, DC, Disney: how many Hercules?

Few ones who are yet to watch ‘Thor: Love and Thunder’ apart, last callypigous Chris Hemsworth‘s fatigue seems to reveal something about the future. No spoiler, of course, but in the post-credit scene, it comes that Hercules and Zeus speak each other. What is intended for? Will be Hercules the new antagonist of Thor?
The entire blogosphere, and web in general, are actually wondering about, and the director Taika Waititi, interviewed about that, answered he too does not know anything on Kevin Freige (Marvel Studios president and creative director) intentions. In the MCU Hercules actually exists, and appears as a quite interesting character to deal with.
So, what? Problems are the following:

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Saint Seiya: an idea for an “Indian” saga

Saint Seiya next saga: what if Athena should fight against a god of the Hindu religion, e.g. the goddess Kali?

India is esoterically said as the mother of Egypt and grandmother of Greece, and the suggestions coming from its traditions are almost as interesting as some others ones…

It is a personal idea I had thanks to my passion for old religions and for Animated Films. Saint Seiya over all…

 

 

attualità del mito (7)

aggiornamento 9 dicembre: Lina Wertmüller, regista di ‘Pasqualino Settebellezze’ e innumerevoli altri capolavori, ci ha lasciati. E lei non tantalizzava.
“Tantalizzare”, cosí come l’inglese “to tantalize” da cui deriva, significa “condannare qualcuno ad eterni ed inappagabili desideri”*. È concetto di respiro internazionale, si badi, dacché, oltre che in inglese, è attestato in francese (tantaliser) e in altre lingue. Si parla anche di “supplizio di Tantalo” e di “tormento di Tantalo”.
Fin troppo facile inferirne l’origine! Come si sa, Tantalo è un personaggio mitologico.
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#Eternals: sci-fi, myths, and religion

Chloé Zhao’s ‘Eternals’, as well as the Marvel comics it is drawn from, seems inspired by some anthropological suspicions.
Why old religions always foresaw catasterisms*?
Taken for granted creativity and imagination of prehistoric and ancient men, and cults of Nature a part, where did some myths come from?
Why so many prehistoric and historic handcrafts seem to be based on alien, extraterrestrial imagines?
Why in Mahabharata it is told of a weapon more powerful than thousand suns?
Why the Latin historian Tacitus (in Historiae**) wrote of a sort of battle in sky, while the temple of Jerusalem was about to be built down, and referred of a voice coming from inside: «Gods are leaving!»?
Was the word Elohim in the Holy Bible just another name for God or, given the plural form, did it mean many different divinities, as thought by some?
And what of the possibility that some discoveries throughout the entire history of humanity could have been inspired by people coming from other worlds?
Of course, scientists and academic professors are quite sceptical toward such approaches, and are more likely to take as possible solutions superstitions, optical illusions, (altro…)

the Blood of Zeus and the International Animation Day

Yesterday, October 28, it was the International Animation Day*, and we celebrate it by dealing with a Netflix original series: ‘Blood of Zeus’.
A quite interesting one, ‘Blood of Zeus’ is based on the Greek mythology, and on the Greek mentality for the human beings were to live submitted to the Gods and to the Fate. And the poor to the powerful. Heron is the son of Zeus, born amid one of the relations outside the official marriage the king of the Gods used to do to fill the Earth with people, especially the ones born to become heroes. However, Heron is not aware of his origins, and lives in a miserable context. He discovers who he actually is throughout his everyday adventures, and finds out the goal of his existence: to save humanity from a demonic army.
Created by Charley Parlapanides and Vlas Parlapanides, ‘Blood of Zeus’ is admirable for design, original, well animated, and well characterized.
As for the International Animation Day 2020* into specifics, it is to have a look at the website, and at the poster, designed by “Regina Pessoa”.

International Animation Day 2020, by Regina Pessoa
poster for the 2020 International Animation Day, by Regina Pessoa

Regina Pessoa… what a wonderful art name…

* ASIFA created the International Animation Day (IAD) in 2002, honoring the birth of animation, recognized as the first public performance of projected moving images: Emile Reynaud’s Theatre Optique in Paris, on the 28th October 1892.

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le fonti del Nil… ehm, di Mosè?

Maat era la dea egizia della Verità; per bocca di Toth, dio della Sapienza, diede all’umanità quarantadue dettami:

1.Non uccidere e non permettere che nessuno lo faccia.
2.Non commettere adulterio.
3.Non essere collerico.
4.Non causare terrore.
5.Non assalire e non provocare dolore al prossimo.
6.Non sfruttare il prossimo.
7.Non fare danni che possano provocare dolore all’uomo o agli animali.
8.Non causare spargimento di lacrime.
9.Rispetta il prossimo.
10.Non rubare ciò che non ti appartiene.
11.Non prendere più cibo di quanto te ne spetti.
12.Non danneggiare la natura.
13.Non privare nessuno di ciò che ama.
14.Non dire falsa testimonianza.
15.Non mentire per far del male ad altri.
16.Non imporre le tue idee agli altri.
17.Non agire per fare del male.
18.Non parlare delle cose altrui.
19.Non ascoltare di nascosto.
20.Non ignorare la verità e la giustizia.
21.Non giudicare male gli altri senza conoscerli.
22.Rispetta i luoghi sacri.
23.Rispetta e aiuta chi soffre. (altro…)