grazie, Ute!

Grazie mille, Ute!

Anzi, Merci beaucoup, Many thanks, Vielen Dank!

Ieri, al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, ho vissuto grazie a te una delle serate più appaganti della mia vita, un caleidoscopio di momenti di altissimo spettacolo, un sapiente excursus di pagine di storia e di musica (la musica è la psicologia della storia, vero, Ute?)

Non è mancato nulla. Da Ne me quitte pas a Lili Marlene, a L’angelo azzurro. Pezzi di Leo Ferré, Edith Piaf, Jacques Brel, Jacques Prevert, Astor Piazzolla, Kurt Weill, perfino brani in yddish. Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, Ebraico.

Per cantare la storia e insegnarla. L’unica tappa italiana di Ute Lemper, dopo Milano, è stata una pagina memorabile.

E io c’ero.

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