a volte ritornano (19)

  • Sarà proiettato domani, venerdí 31 agosto, nell’ambito del festival di Venezia, in prima mondiale, ‘The Other Side of the Wind’, film incompiuto di Orson Welles, finalmente portato a termine. È il film piú atteso dagli intenditori ed è proiettato fuori concorso, con una colonna sonora nuova, del Maestro premio Oscar Michel Legrand, ricostruito da una squadra tecnica di cui ha fatto parte il montatore, anch’egli premio Oscar, Bob Murawski. Ad accompagnare la proiezione del film saranno il citato Murawski e uno dei due produttori, Filip Jan Rymsza; la vedova Welles, l’attrice croata Odja Kodar, non riuscirà purtroppo a presenziare. Il prossimo 2 novembre, peraltro, ‘The Other Side of the Wind’ sarà trasmesso su Netflix, la piattaforma che ha finanziato il completamento dell’opera.
  • La seconda stagione de ‘i Medici’ andrà in onda su Raiuno a partire dal 23 ottobre, focalizzata su Lorenzo il Magnifico (Daniel Sharman). La terza, però, secondo quanto scrive Variety, è già in fase di realizzazione e (altro…)

brevi dai media (12)

Michele Santoro sta per tornare in televisione, qualcuno diceva sui canali Discovery, piú probabilmente in Rai. Ne sembra sicura avvisaglia, come anticipato da Maria Volpe sul Corriere della Sera, l’ospitata che Santoro ha ottenuto questa sera all’Arena di Massimo Giletti, eccezionalmente alle 19 per consentire la trasmissione in diretta della cerimonia di apertura della porta santa in Repubblica Centrafricana. Contestualmente, sarà trasmesso un reportage realizzato proprio dalla squadra di Michele Santoro all’interno del macello Italcarni di Brescia. Secondo alcuni blogger (lord Lucas), si vocifera di un possibile ritorno di Santoro a viale Mazzini, per la precisione su Rai 3, anche se questo sarebbe poco gradito a Matteo Renzi e, a possibile conferma, quanto da lui dichiarato qualche mese fa:

“Renzi ha nei miei confronti lo stesso atteggiamento di fastidio che all’epoca aveva Berlusconi. Andando in altri programmi altera la concorrenza. Renzi, con lei pensavo che Annozero fosse finito, vediamo se mi sbagliavo. L’informazione libera non è mai andata a genio ai presidenti del Consiglio. Lasciai la Rai perché ero stufo di difendermi in tribunale”.

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, invece, propone un film, ‘Gli immortali’, ricavato dal suo ultimo tour negli stadi. Egli lo definisce “un filmino”, un racconto per immagini che rende giustizia, più che altro, alle emozioni che ci si accendono durante un concerto dal vivo, il racconto di sei diversi viaggi che hanno avuto come meta comune lo stadio di san Siro, per quel mitologico 26 giugno 2015. Prodotto da SoleLuna in collaborazione con Red Bull, diretto da Michele Truglio, il film sarà trasmesso in prima tv su Sky Uno HD e Sky Arte HD il 4 dicembre alle 22 (e nei giorni successivi in onda su entrambi i canali e disponibile su Sky On Demand). (altro…)

Venezia 2015

L’edizione numero 72 della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia prende il via domani, 2 settembre 2015, per concludersi sabato 12. La prevista proiezione di ‘The Audition’, il cortometraggio diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, non avrà luogo “per ragioni tecniche”; se il buon Dio ne darà la possibilità, sarà questo blog a farlo vedere ed il vostro blogger preferito potrà esclamare: “the Audition l’ho proiettato io, l’ho proiettato io, l’ho proiettato io!”.
Scherzi a parte, molti saranno gli esordi, molti i talenti da scoprire; a voler trovare un ingrediente aureo comune a tutto il festival di Venezia 2015, anche soltanto per le diciassette pellicole in corsa per il Leone d’Oro, sembra di poterne citare uno ben preciso: la realtà. Tra i titoli piú attesi, ‘Heart of a Dog’ di Laurie Anderson, ‘Equals’ di Drake Doremus, ‘Marguerite’ di Xavier Giannoli (sul soprano peggiore del mondo), ‘The Danish Girl’ di Tom Hooper, con Eddie Redmayne (il primo intervento di cambiamento di sesso), ‘Rabin, the last day’ di Amos Gitai (sull’uccisione dell’importante uomo politico) nonché gli italiani ‘Sangue del mio sangue‘, di Marco Bellocchio, ‘A bigger splash’, di Luca Guadagnino, con Corrado Guzzanti che torna a Venezia dodici anni dopo ‘Fascisti su Marte’, ‘Per amor vostro’ di Giuseppe Gaudino e ‘L’attesa’, di Piero Messina, con Juliette Binoche.
Beasts of No Nation’, di Cary Fukunaga, dopo Venezia sarà anche a Toronto, per approdare su Netflix il 16 ottobre; vincitore degli Emmy Awards, è basato sul romanzo del nigeriano Uzodinma Iweala e sulla storia del piccolo Agu, strappato alla sua famiglia per combattere la guerra civile in Africa.

I film fuori concorso spaziano, se non dall’Alpi alle Piramidi, comunque dalla Cina all’Everest; sono, infatti la Cina contemporanea e la conquista della montagna piú alta del pianeta alcuni degli argomenti trattati. Ma non solo.

Antesignano del povero archeologo Khaled al Asaad, trucidato dall’Isis, omologo dei Monuments Men dei quali ci siamo occupati a tempo debito, il direttore del Louvre Jacques Jaujard che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fece portare in salvo oltre 3500 dipinti e statue, tra cui la Gioconda e la Nike di Samotracia, i Delacroix e i Rubens; il regista russo Alexander Sokurov ne parla in ‘Francofonia’.
La sezione ‘Venezia Classici’ (altro…)

cosa ci riserva il 2015 (2)

Il 2015, con buona pace di alcuni professori che vanno in televisione, è l’anno della Capra, segno orientale caratterizzato da istinto, creatività, inventiva, mitezza ma anche pessimismo.

Quanto agli appuntamenti cinematografici, si sono già ricordati quelli internazionali e si tratterà di quelli italiani (proprio oggi, per inciso, esce ‘Si accettano miracoli‘, con Alessandro Siani).

Quanto agli appuntamenti non esclusivamente cinematografici e alle ricorrenze d’ogni tipo, nel 2015: (altro…)

the best 50

I saw them, meeting, in August.
846 critics, programmers,
academics, distributors voted and defined the
The Top 50 Greatest Films of All Time.
Si son riuniti, li ho visti, in agosto.
846 tra critici, programmatori,
accademici e distributori
hanno votato e definito l’elenco
dei cinquanta migliori film di tutti i tempi.

 

 

English title

Directoryear

Italian title

votes

1

Vertigo

Alfred Hitchcock, 1958 

La donna che visse due

volte

191

2

Citizen Kane

Orson Welles, 1941 

Quarto potere

157

3

Tokyo Story

Ozu Yasujiro, 1953 

Viaggio a Tokyo

107

4

La Règle du jeu

Jean Renoir, 1939 

La Regola del gioco

100

5

Sunrise: A Song of Two Humans

FW Murnau, 1927

Aurora

93

6

2001: A Space Odyssey

Stanley Kubrick, 1968

2001: Odissea nello spazio

90

7

The Searchers

John Ford, 1956 

Sentieri selvaggi

78

8

Man with a Movie Camera

Dziga Vertov, 1929 

L’uomo con la macchina da presa

68

9

The Passion of Joan of Arc

Carl Dreyer, 1927 

La passione di Giovanna D’Arco

65 

10

 

Federico Fellini, 1963 

 

 64

11

Battleship Potëmkin,

Sergei Eisenstein, 1925 

La corazzata Potëmkin

 63 

12

L’Atalante

Jean Vigo, 1934 

 

 58 

13 

Breathless

Jean-Luc Godard, 1960 

Fino all’ultimo respiro

 57 

14

Apocalypse Now

Francis Ford Coppola, 1979 

 

 53 

15

Late Spring

Ozu Yasujiro, 1949 

Tarda primavera

 50 

16

Au hasard Balthazar,

Robert Bresson, 1966 

 

 49 

17

Seven Samurai

Kurosawa Akira, 1954 

sette samurai

 48 

17

Persona

Ingmar Bergman, 1966 

 

 48 

19

Mirror

Andrei Tarkovsky, 1974

Lo Specchio

47 

19

Singin’ in the Rain

Stanley Donen & Gene Kelly, 1951 

Cantando sotto la pioggia

 46 

21

L’avventura

Michelangelo Antonioni, 1960 

 

 43 

21

Le Mépris

Jean-Luc Godard, 1963 

Il Disprezzo

 43 

21

The Godfather

Francis Ford Coppola, 1972 

Il Padrino

 43 

24

Ordet

Carl Dreyer, 1955 

 

 42 

23

In the Mood for Love

Wong Kar-Wai, 2000 

 

 42 

26

Rashomon,

Kurosawa Akira, 1950 

 

 41 

26

Andrei Rublev

Andrei Tarkovsky, 1966 

 

 41

29

Stalker

Andrei Tarkovsky, 1979 

 

 39 

28                         

Mulholland Drive

David Lynch, 2001 

 

 40 

 

29

Shoah

Claude Lanzmann, 1985 

 

 39 

31

The Godfather Part II

Francis Ford Coppola, 1974 

Il Padrino – parte II

 38 

32

Taxi Driver

Martin Scorsese, 1976

 

 38 

33

Bicycle Thieves

Vittorio De Sica, 1948

Ladri di biciclette

 37

34

The General

Buster Keaton & ClydeBruckman, 1926

Il Generale – come vinsi la guerra

 35 

35

Metropolis

Fritz Lang, 1927

 

34 

35

Psycho

Alfred Hitchcock, 1960 

 

 34 

35

Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce 1080 Bruxelles

Chantal Akerman, 1975 

 

 34 

35

Sátántangó,

Béla Tarr, 1994 

 

 34 

39

The 400 Blows

François Truffaut, 1959 

I 400 colpi

 33 

40

La dolce vita,

Federico Fellini, 1960 

 

 33

41

Journey to Italy

Roberto Rossellini, 1954 

Viaggio in Italia

 32 

42

Pather Panchali

Satyajit Ray, 1955 

Il lamento sul sentiero

 31 

42

Some Like It Hot

Billy Wilder, 1959 

qualcuno piace caldo

 31 

42

Gertrud

Carl Dreyer, 1964 

 

 31 

42

Pierrot le fou

Jean-Luc Godard, 1965 

Il bandito delle 11

 31 

42

Play Time

Jacques Tati, 1967 

 

 31 

42

Close-Up

Abbas Kiarostami, 1990 

 

 31 

48

The Battle of Algiers

Gillo Pontecorvo, 1966 

La battaglia di Algeri

 30 

48

Histoire(s)  du cinéma

Jean-Luc Godard, 1998 

 

 30

50

 City Lights

Charlie Chaplin, 1931 

Luci della città

 29 

50

 Ugetsu monogatari

Mizoguchi Kenji, 1953 

I racconti della luna pallidad’agosto

 29

50

La Jetée

Chris Marker, 1962 

 

 29

l’ignoranza dello zio Sam

Si racconta che negli anni ’60 negli USA andò in onda la pubblicità di uno spettacolo di Orson Welles. Il testo dell’annuncio, dovendo parlare di un programma basato sugli UFO, affermava scherzosamente che gli alieni stessero già invadendo il nostro pianeta. Frotte di americani WASP, creduloni e senza il minimo strumento critico, si precipitarono nelle strade gridando per la paura. Se dovessimo elencare tutti i momenti della storia in cui il popolo stelle e strisce ha manifestato la sua ignoranza non finiremmo più, anche con rilievi molto attuali. Ricordo che all’università un professore di sociologia dedicò un intero modulo (quasi) al confronto tra il modello intellettuale europeo, basato su una consolidata tradizione filosofica e critica, e quello americano, basato su un più ingenuo pragmatismo. Il di lui figlio, negli States per un anno di scuola, si era visto costretto a ristudiare cose già fatte in Italia. L’approccio empirico – prammatico è forse preferibile in alcune aree, schiettamente scientifiche o economiche.

Vogliate adesso gradire un aneddoto personale. Un professore d’inglese proveniente dalla California, che aveva mietuto ben tre delle loro lauree in giro per il mondo, era convinto che la parola inglese NEWS fosse un acronimo dei punti cardinali (North, East, West and South). Gli argomentai che, così come in inglese si dice news, così in italiano colto si può dire “ho ricevuto buone nuove“, in francese “nouvelles“, in spagnolo “nuevas” e che, pertanto, la parola news potesse essere, più banalmente, un plurale cristallizato dell’aggettivo new. D’altra parte nella loro sociologia dei media si afferma, con felice gioco di parole, “news are old“.

Mi guardò con stupore, pallido in viso e con aria smarrita.

DarkLight