Saturno (non piú) contro (2)

“Occhi su Saturno” è la lodevole iniziativa che ogni anno rende onore al sesto pianeta del Sistema solare, anche detto “Signore degli anelli”, nel momento in cui è particolarmente visibile.

Il vostro blogger preferito ha trascorso la serata presso un osservatorio astronomico che ben poco ha da invidiare a un planetario e che vanta, anzi, un telescopio di rara potenza, che ha consentito di vedere la Luna con i suoi crateri e Saturno con i suoi anelli e uno dei suoi satelliti, Titano, facilmente riconoscibile.

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Vicenza, o cara!

Vicenza è una piacevolissima sorpresa. Talvolta manca, negli itinerari mentali e turistici delle persone, ed è un errore perché la città accoglie il visitatore con un senso d’innata armonia e mitezza che davvero non può non conquistare.

Sarà merito del Palladio che, onorando Pallade, ne progettò il centro storico e la piazza principale attorno alla Basilica, anche detta Palazzo della Ragione (difatti è proprio il senso d’armonia, di senno, d’equilibrio che sembra governare le scelte architettoniche e urbanistiche della città).

Sarà merito dei vicentini, gente garbata, che risponde con dolcezza e disponibilità.

Sarà stato merito, almeno in parte, di Daniele, Pasqual friend di recente acquisizione, con la sua passione per la fotografia ma il mio passaggio da Vicenza è stato davvero valida alternativa a mete piú ovvie.

Che dire, poi, del Teatro Olimpico, secondo molti il piú bello al mondo?

NB: questo articolo non è stato sovvenzionato dalla pro loco di Vicenza
NB (2): neanche Padova scherza, con il suo miscuglio di medioevale e contemporaneo

il Volo di Duchesne (2)

Esce oggi nelle sale di tutta Italia ‘Studio illegale‘, il film nato dal blog e dal libro di Federico Baccomo, altrimenti noto come Duchesne

Un rampante avvocato milanese (interpretato da Fabio Volo)  fa carriera in mezzo agli intrighi, alle ipocrisie e agli squali, lavorando venti ore al giorno* per delle cifre stratosferiche a danno, però, dei valori e dei sentimenti.

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les faux amis

Peccherebbe d’imperdonabile ingenuità chi sottovalutasse i rischi e le insidie che possono affiorare nell’approccio ad una lingua diversa dalla propria. Si parla spesso dei false friends dell’inglese ma anche altri idiomi possono riservare imprevedibili sorprese (les faux amis del francese, per esempio).

Estate di qualche anno fa. La mia amica MC era in vacanza con la comune amica AC nel sud della Francia. Le due erano mollemente distese sulla spiaggia e tessevano amabile conversazione con un giovanotto autoctono (si sa, i francesi con le italiane…).

AC non aveva studiato francese e si rivolgeva con fiducia all’amica per le traduzioni, giacché quest’ultima la lingua di Maritain l’aveva affrontata alle medie e alle superiori. 

Tutto andava per il meglio; una bella amicizia stava nascendo e si potevano forse subodorare gli aromi ed i prodromi di quel sentimento che talvolta riesce a nascere anche da un fortuito incontro estivo.

–          M…

–          Cosa c’è

–          Digli se è disposto a darmi un bacio…

–          Ma sei sicura?

–          Sí, diglielo, voglio vedere cosa ti risponde!

–          Eh, alors (rivolta a quello) mon amie voudrait savoir qu’est-ce que tu fais s’elle te demandes d’etre baisée!

Il ragazzo, lungi dal rispondere verbalmente, divenne fucsia. Con sfumature cremisi.

Un’insidia della lingua di Molière vuole che il verbo baiser, cosí simile all’italiano baciare, abbia nell’uso standard un significato notevolmente piú esplicito! La fanciulla aveva ragionato per come avrebbe potuto fare in italiano ed evidentemente qualcosa non aveva funzionato…

Dal satellite, era possibile vedere due ragazze calabresi che si rincorrevano su una spiaggia, a poca distanza l’una dall’altra.

La prima correva, quasi a voler fuggire da qualcuno che la stesse minacciando o avesse perniciose intenzioni nei suoi confronti.

La seconda brandiva un sandalo, con fare minaccioso.

la compagnia dei numeri primi

Non avevo mai viaggiato in macchina con mio fratello ed è stata esperienza interessante (gl’incantevoli paesaggi d’Italia si susseguivano in modo armonioso e il bro. ha ben pensato di servirsi dei Pink Floyd come colonna sonora del viaggio,  ‘Atom Heart Mother’ ha avuto psichedelico effetto, in galleria).

Ho poi avuto almeno altre tre belle esperienze, in quest’ultimo spicchio d’estate:

  • ho conosciuto Martino, figlio di Geggione (un bimbo capace di nascere il giorno dell’Annunciazione a dispetto delle previsioni che ne prevedevano la nascita per il Venerdì Santo…);

  • sono stato alle Nozze d’argento di zia Cecilia & gentile consorte;

  • ho fatto una capatina a Torino, che mi ha accolto con la sua urbana eleganza.

 

la pioggia (d'Agnese) nel pineto

La cara Agnese, Pasqual friend da alcuni anni nonché motivata  insegnante d’italiano e latino, ha messo mano all’immortale ‘Pioggia nel pineto’ del Vate D’Annunzio e ne ha ricavato un’attuale, quanto insolita rivisitazione:

Piove…sulle relazioni finali,

sui programmi stanchi,

sui nostri fianchi piegati a far medie…

e che medie…

e piove sulle sedie…

consunte dalle ossa stanche a corregger prove temi versioni...

che…coj…oti che ululano da lontano…

sembra inverno…

sembra eterno questo inverno…

e piove…

sulle penne rosse,

sui voti (silvani?)

sulle nostre mani callose …

piove su tutte le cose…

© Agnese M., 2011

benedetto sia 'l giorno, 'l mese e l'anno

Ieri, 17 maggio, ricorreva il 3° genetliaco di questo blog.

Era anche il mio onomastico.

Un anno esatto fa, inoltre, la grande festa dei Puffi organizzata a Milano.

Potrei proseguire, dando conferme sempre maggiori che il 17 non è decisamente un numero sfortunato.

Ma anche la vigilia di questo 17 maggio è stata una pagina importante, nel mio diario personale.

Una delle persone che più mi sono care, che a volte ho anche citato in questo blog, è convolata a giuste nozze.

Locandine di gusto cinematografico accoglievano gli invitati già a qualche centinaio di metri dall’evento.

Il rito ha avuto luogo in modo simpatico e sapientemente organizzato.

Il ricevimento è stato organizzato in un locale legato alle rose, con una piscina sormontata da un ponte che avrebbe ben figurato anche a Venezia.

La colonna sonora ha accompagnato in modo più che adeguato lo svolgersi della festa, che qualcuno ha definito “per bambini” a causa di talune iniziative istrioniche degli organizzatori (per esempio i giochi legati all’esplosione di palloncini o all’affannosa ricerca dell’ultima stazione di un percorso fatto in treno…).

Do per scontato che l’epiteto “per bambini” venga interpretato come un commento positivo, dettato dalla simpatia, non una critica.

Tutto perfetto.

Un ringraziamento particolare all’invitata Cristina e alla sua anima gemella, in virtù delle cui capacità guidative, aiutate dal satellitare, ho afferrato la coincidenza ferroviaria prefissata.

Anche se questo ha comportato una fuga dal ricevimento un po’ alla Cenerentola

panda a confronto

Ieri, mentre al Festival del cinema di Venezia, si parlava di Gianna Maria Canale, importante attrice reggina, io mi divertivo a instaurare una serie di raffronti tra il mio amico Geggione e Po, il protagonista di ‘Kung Fu Panda’, ultima pellicola Dreamworks.

Geggione: Pasqual friend dal 1992, blog friend dal 2006. Originalissimo connubio di morbida spiritualità e dolceamara conoscenza dell’animo umano, divoratore di libri, orsacchioso esempio di generosità elevata alla massima potenza. Pratica Aikido.

Po (protagonista di Kung Fu Panda): Pasqual friend da sabato scorso. Carnivoro procionide della sottofamiglia Ailurini, dipana la sua dimensione esistenziale in una mediocre trattoria, dove serve zuppe e affini sotto la guida del padre, una cicogna che deve averlo adottato in qualche strana maniera. Sogna il Kung Fu.

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thanks!

Un mega grazie ai Pasqual friends Giandiego, Agnese, Fulvio, Saretta & (new entry) la prof di Aikido di Giandiego (le chiedo venia, ma al momento non me ne sovviene il nome…) per la splendida cena di ieri e per la loro compagnia.
Grazie mille anche a te, utente anonimo, chiunque tu sia!
La luce dirada le tenebre. Ci siamo capiti.
La settimana scorsa, nell’ambito di una rassegna cinematografica, mi è stato possibile chiedere ad Alessandro D’Alatri se farebbe mai un sequel de “I giardini dell’Eden”.
Mi ha risposto che in teoria lo farebbe, pur tenendo nel dovuto conto alcune problematiche, non ultima lo studio necessario.
Qualora tale prospettiva onirica divenisse realtà, si sappia, mi candido al ruolo di san Giovanni evangelista.
Previo opportuno provino…
DarkLight