le scelte del Biscione (4)

Aggiornamento 8 aprile, da comunicato stampa: “Vivendi annuncia di avere sottoscritto un importante accordo vincolante, strategico e industriale con Mediaset, leader della televisione gratuita e a pagamento in Italia e in Spagna. I due gruppi hanno concordato di sviluppare una partnership industriale, a livello internazionale, che comprende varie iniziative per la produzione e la distribuzione in comune di contenuti audiovisivi e la creazione di una piattaforma TV globale over-the-top (OTT). Secondo gli accordi, il 3,5% del capitale di Vivendi sarà scambiato con il 3,5% del capitale di Mediaset e il 100% del capitale di Mediaset Premium. Grazie a Mediaset Premium, Vivendi allarga in maniera considerevole la sua presenza nel settore della pay-tv in Europa, portando il numero degli abbonati complessivi a più di 13 milioni, in un mercato italiano che offre importanti prospettive di crescita. L’accordo con Mediaset conferma la volontà di Vivendi di costruire una solida presenza in Europa del Sud, un mercato che condivide le stesse radici e la stessa impronta culturale. La presenza significativa di Mediaset in Italia e in Spagna, attraverso canali generalisti e tematici, sia gratuiti sia a pagamento, rappresenta una tappa importante nella concretizzazione di questa strategia. Quest’accordo costituisce inoltre un importante passo in avanti per Vivendi nella sua volontà di diventare un grande gruppo internazionale, leader nei media e nei contenuti di matrice europea. Tramite la sua divisione Studiocanal, Vivendi è già il primo produttore di film in Europa e, come annunciato questa settimana, ha significativamente rafforzato la sua presenza nella produzione TV attraverso importanti partecipazioni in molte case di produzione indipendenti in Spagna e in UK. Il Gruppo ha inoltre lanciato Studio+, una società che produce serie premium esclusive adatte a dispositivi mobile tramite app dedicata. La finalizzazione di quest’accordo, che dovrebbe completarsi nei prossimi mesi, è soggetta all’approvazione delle autorità competenti.

Con riguardo alla ventilata possibilità di sedere nel consiglio d’amministrazione della piattaforma, Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato “ad oggi non è previsto (…) non escludo che avvenga”.
In data 5 aprile si era scritto: Mediaset Premium sta per essere ceduta a Vivendi. È questione di giorni, forse di qualche ora. Sono, tra gli altri, ‘Il Sole 24 Ore’ ed il francese ‘Les Echos’ a ribadire che l’intesa, da noi intuita la scorsa estate, volta anche a contrastare Netflix e realtà a questa assimilabili, è davvero in fase d’arrivo.
L’accordo comporterebbe uno scambio di partecipazioni pari al 3,5% delle rispettive quote azionarie;  poiché la quota francese da sola vale 870 milioni mentre quella di Mediaset 150, il gruppo del Biscione colmerà la differenza cedendo ai francesi il 100% di Mediaset Premium (e può farlo perché, sebbene la spagnola Telefónica detenga l’11% del pacchetto azionario, (altro…)

brevi dai media (16)

  • Gli analisti di Mediobanca Securities hanno avuto un incontro con alcuni dirigenti Mediaset e sembrano aver riportato rassicuranti riscontri , sia sull’andamento del mercato pubblicitario, sia sulla pay tv. Secondo una nota Reuters, ripresa da Digital – Sat, i citati attendono un avvio positivo del 2016 soprattutto in virtú dei dati macroeconomici; con riguardo alla pay tv dichiarano:

    “la nostra sensazione è che il management sia fiducioso sull’obiettivo di 2 milioni di abbonati a fine 2015, mentre l’incremento dei prezzi per Premium ha avuto per ora un impatto migliore delle attese sulle sottoscrizioni, anche se solo nei prossimi mesi il quadro sarà più chiaro (…) “sembra che la penetrazione della pay Tv nel nostro Paese sia stabile; non ci sono discussioni in corso in termini di M&A”.

    (Reuters attraverso Digital -Sat)

  • Avrà luogo dal 9 al 12 febbraio, presso la stazione Leopolda di Pisa, la seconda edizione del ‘Pisa Chinese Film Festival’, iniziativa organizzata dall’istituto Confucio della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla società di produzione Polis s.r.l., in collaborazione con l’amministrazione comunale della città toscana e con la citata istituzione ferroviaria. Il festival è dedicato a tre maestri tra i piú in vista del cinema dagli occhi a mandorla, professionisti del calibro di Wong Kar Wai, Diao Yinan, e Zhang Yimou; le proiezioni sono in cinese, con i sottotitoli in italiano. (Ansa)
  • Avrà luogo presso il Museo del Cinema di Torino, invece, dal 25 a 28 febbraio, la seconda edizione di ‘Seeyousound’, festival cinematografico dedicato ai film che parlano di musica (ed il direttore Barbera si stupisce che non ve ne siano altri animati dal medesimo intendimento). In programma quattrocento lavori, tra cui diverse anteprime e alcune chicche di raro interesse, come ‘Low’, di Renaud Cojo, sulla figura di David Bowie, e ‘Danny Collins’, di Don Fogelman, con Al Pacino. Previste tre sezioni di concorso, lungometraggi, cortometraggi e videoclip. (Ansa)
  • Steven Soderbergh, a un anno dall’annuncio dal suo ritiro dal mondo del cinema, starebbe per girare ‘Lucky Logan’, film del quale (altro…)

la Tigre ed il Biscione (2)

Le ultime battute del confronto tra Mediaset e Sky sembrano potersi sinteticamente riassumere con “Io me ne andrei”, “è stato un piacere, arrivederci!” (per non dire “e salutame a soreta”). È cosa nota: dal 7 settembre, in mancanza di accordi, Mediaset renderà possibile la visione di Canale 5, Italia e Rete 4 sul satellite solo attraverso la tecnologia TivùSat, non a chi possiede un decoder satellitare FTA. Il Biscione sostiene, e ha piú volte ribadito, il diritto della retransmission fee dei suoi canali e, per difendere il principio, è disposto a rinunciare all’ascolto e agli introiti che derivano dalla presenza su Sky; secondo fonti vicine a Murdoch, la piattaforma satellitare ha significato circa il 10% dell’ascolto dei canali berlusconiani nei primi sei mesi dell’anno mentre “gli uomini del Biscione stimano un calo di ascolti attorno allo 0,5-0,6% e un impatto sui ricavi pubblicitari praticamente pari a zero” (ItaliaOggi).
Anche per Sky è una perdita ma qualcuno ci ricorda che, attraverso la Digital Key, l’ostacolo si può comunque aggirare, per non parlare del fatto che passare dal digitale satellitare a quello terrestre con un semplice telecomando non è certo impossibile. Una domanda, inoltre, sorge spontanea: quali canali andranno a collocarsi nelle posizioni di Canale 5, Italia 1 e Rete 4*?
Tornando filologicamente alle dichiarazioni, fatto salvo un “contenti loro…” che qualcuno dichiara d’aver sentito, la filiale italiana di Murdoch ha commentato:
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gli investimenti di Sky (Sport)

L’offerta di Sky a Mediaset per rilevare l’intera Mediaset Premium è stata di un miliardo e cento milioni di euro ma il Biscione, secondo fondi finanziarie, ha rifiutato perché, pur essendo superiore a quanto il Biscione stesso valuta Premium (800 milioni di enterprise value + 100 milioni di cassa), non pagherebbe il fatto di consentire alla filiale italiana di Murdoch di raggiungere il monopolio della tv a pagamento nel nostro Paese né si riesce a valutare quali sarebbero gli effetti a lungo termine di una “super -Sky” sullo sviluppo di Mediaset.

Sembra che non ci siano accordi in vista, nel breve termine, a dispetto dei numerosi abboccamenti che hanno avuto luogo durante la primavera; come detto in passato, sarebbe ipotizzabile una newco che unisca Sky a Premium ma, all’epoca, i vertici hanno lasciato intendere che un tale compromesso interesserebbe più a una realtà che a un’altra. Secondo Barclays, c’è da aspettare il 2016.

Sky, in ogni caso, è piú agguerrita che mai anche a livello di contenuti e la sua offerta sportiva (altro…)

brevi dai media (4)

  • I palinsesti (televisivi e pubblicitari) della Rai saranno svelati il prossimo 29 giugno a Milano, capitale europea della comunicazione e italiana della pubblicità; tra le ghiotte anticipazioni, le conferme di Carlo Conti alla guida di ‘Tale e Quale Show’, Antonella Clerici che ritorna con ‘Ti lascio una canzone’, Massimo Ranieri e, udite, udite, la conduzione del festival di Sanremo 2016.
  • Ha avuto luogo il 2 aprile un’iniziativa nobile e visionaria: alcuni genitori di bimbi autistici sono stati al MAXXI di Roma e hanno consentito alla loro esperienza di diventare arte, nella prospettiva di creare un vero e proprio film sull’autismo (www.miofiglioautistico.it; http://www.zoofactory.it/; https://www.youtube.com/watch?v=mI3IfikXlIk&feature=youtu.be).
  • L’archivio digitale europeo del cinema mondiale, dal 1895 ai giorni nostri, è finalmente in rete e consta di cinquantamila schede di film (con trama, trailer, cast artistico e tecnico, recensioni), duecentoventi mila nomi di personaggi, centomila biografie, sette mila locandine, programmazione quotidiana di quattromila sale cinematografiche italiane. 
  • È stato presentato all’Italian Pavillion di Cannes il Mercato internazionale dell’Audiovisivo (MIA per gli amici), iniziativa che avrà luogo durante la prossima Festa del Cinema di Roma (16 – 23 ottobre, però il MIA finisce il 20). Nelle suggestive cornici del Boscolo Exedra Hotel, del museo Terme di Diocleziano, dei cinema Fiamma e Quattro Fontane ci saranno dibattiti, conferenze, proiezioni, workshop, incontri per agevolare lo scambio ed il confronto di film, documentari e videogiochi. L’interessante iniziativa nasce per volere di Anica, APT, doc/it e Fondazione Cinema per Roma, con il sostegno di MiSE, Agenzia ICE, la promozione della Direzione generale Cinema del MiBACT e di Luce Cinecittà, le adesioni di The Business Street, New Cinema Network, Film Financing Forum, Italian Doc Screenings, TV Days e Doc&Factual Agora.
  • È nato venerdí scorso “CNLive! cinema” canale web nato dalla partnership tra Rai Cinema e gruppo Condé Nast, ospitato dalla piattaforma CNLive! Si occupa di curiosità sul mondo del cinema, dietro le quinte, contenuti inediti, indiscrezioni ma anche segreti professionali sulle magie tecniche che consentono al cinema di prendere forma e respirare.
  • Secondo uno studio della Digital Tv Research, l’arrivo di Netflix in Italia non comporterà un passaggio drastico e definitivo dal cavo tradizionale della televisione alla tv on demand (cosiddetto cord – cutting, già avvenuto in America). Secondo le proiezioni dello studio, che copre diciotto Paesi tra cui l’Italia, la pay tv raggiungerà il 60,4% della popolazione nel 2020 (l’anno scorso era al 56,7%); nel periodo 2014-2020 ci saranno circa venti milioni di nuovo sottoscrittori alla pay tv digitale, di cui oltre undici profughi da canali che, per allora, potrebbero essere passati a miglior vita.

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le scelte del Biscione (3)

Aggiornamento 13 aprile 2017: “Le coincidenze appaiono quasi astrali: nello stesso giorno della cessione del Milan ai ‘cinesi’, Fininvest può iniziare a crescere nell’azionariato di Mediaset, con acquisti che fino al 27 aprile possono arrivare a quasi l’1,4% del capitale. (Ansa) La prestigiosa agenzia giornalistica ricorda come la Fininvest, grazie alla vendita del Milan, oltre a deconsolidare debiti per 220 milioni, possa contare su un netto di circa 440 milioni.

Aggiornamento 6 settembre 2016:

“Fininvest conferma con soddisfazione l’avvenuto pagamento da parte della Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. della seconda tranche della caparra di 100 milioni di Euro concordata nel preliminare di vendita del Milan siglato lo scorso 5 agosto. Nel rispetto dei tempi concordati, a seguito del versamento dei primi 15 milioni di Euro avvenuto contestualmente alla firma, oggi gli investitori cinesi hanno provveduto a versare alla Fininvest i rimanenti 85 milioni di Euro. Un passaggio importante nel percorso verso il “closing” dell’operazione previsto entro fine anno.” (Comunicato stampa)

Aggiornamento del 5 agosto 2016: Silvio Berlusconi ha ceduto il 99,93% del Milan alla Sino-Europe Investment Management Changxing, cui fanno capo, tra gli altri, Haixia Capital, fondo cinese di Stato per lo sviluppo e gli investimenti, ed il manager Yonghong Li.  La Fininvest ha inoltre  diramato un comunicato stampa: “Con l’accordo gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di tre anni, di cui 100 milioni da versare al momento del closing“.
La domanda sorge spontanea: che significato ha lo 0,07?

Aggiornamento del 1° agosto 2015:

“nel corso del faccia a faccia a Villa Certosa, Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol hanno trovato un accordo sul futuro assetto del Milan (…) è stato concordato il passaggio al gruppo del magnate thailandese del 48% della società rossonera a fronte di un versamento a Fininvest di circa mezzo miliardo di euro. Si tratta di un pre-accordo vincolante ed è stata fissata al 30 settembre la scadenza per il closing.” (Corriere.it)

Aggiornamento del 5 giugno 2015:
Comunicato stampa congiunto Fininvest – Mr. Bee Taechaubol: accordo per trattativa in esclusiva su collaborazione nel Milan
Il presidente Silvio Berlusconi ha approvato l’accordo firmato dall’amministratore delegato di Fininvest Pasquale Cannatelli e Mr. Bee Taechaubol che prevede di trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all’Ac Milan.  In questo periodo Silvio Berlusconi, che continuerà ad essere presidente, e Mr. Taechaubol lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati. In questo quadro, l’ipotesi di accordo, che verrà dettagliatamente esaminata, prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr. Taechaubol acquisirà’ invece una quota di minoranza pari al 48%.  L’ipotesi di accordo ha come obiettivo la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto tecnico e sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale.”

Aggiornamento 26 luglio 2016: leggi

Mediaset parlerà francese? Il Milan si esprimerà in cinese? O addirittura in thai? Le voci si rincorrono… Ieri il titolo di Mediaset in Borsa ha goduto di un sostanzioso rialzo in virtú di un’indiscrezione secondo la quale Mediaset Premium starebbe per essere venduta a Sky; ipotesi improbabile (definita dal gruppo di Murdoch “fantascienza”, Pier Silvio avrebbe detto “fantatelevisione”), anche in considerazione del fatto che Premium, all’epoca, è nata proprio per contrastare l’avanzata di Sky sulla tv a pagamento. Non che la storia in queste cose abbia sempre ragione, s’intende ma cedere a un concorrente un asset consolidato, per il quale si è molto sofferto, sarebbe davvero un sacrificio gravoso.

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panel contro panel

I dati Auditel e i criteri di rilevamento dei dati d’ascolto sono stati spesso oggetto di riflessione, spesso anche di critica. Nei primi anni duemila si tentò di aumentare il numero delle famiglie campione, facendole passare da circa 5.200 a 10.000, ma i competenti dell’epoca rilevarono che la differenza nei dati in uscita era minima (altri tempi? altra televisione?). Di recente sono stati introdotti concetti come il rapporto tra ascolto del programma e sua presenza sui social, soprattutto Twitter, o il ritorno all’indice di gradimento.

Sky Italia, tranche italiana di un impero che Rupert Murdoch vuol rendere sempre piú agguerrito, creando magari anche una pay tv unica per tutta Europa, varerà il prossimo luglio quello che ha definito Smart Panel, un nuovo sistema di rilevazione che andrà a integrare i dati Auditel e renderà piú completo e analitico il panorama dei dati.

Uno degli aspetti che lo Smart Panel proposto da Sky tenta di risolvere è legato al fatto che Auditel dava risultato ‘0’ (zero) per alcuni spazi pubblicitari ed è brutto dire al cliente ‘sa, lo spazio che ha pagato è stato visto da 0 persone‘; un altro aspetto è che Auditel misura 130 canali di Sky con circa 1.000 famiglie, senza misurare l’ascolto della pay-tv su dispositivi diversi dal televisore, mentre Smart Panel copre oltre 180 canali e misura anche l’ascolto di Sky On Demand, Sky Go, Sky Online. Smart Panel, inoltre, rileva gli ascolti differiti fino a un massimo di 28 giorni (contro i 7 di Auditel) e calcola l’ascolto di un programma ogni 10 secondi, contro il minuto netto di Auditel.

Dalle prime sperimentazioni, emerge che in molti casi, l’andamento dei programmi televisivi e degli spazi pubblicitari è più omogenero e meno altilenante di quello che propone Auditel, e lo 0 si raggiunge davvero in pochi casi che , secondo i dirigenti Sky, diventeranno ancora di meno quando il panel sarà completo.

Le famiglie che entrano nel campione ricevono in omaggio un buono acquisto di MediaWorld; vengono scelte da Ispos e le rilevazioni sono certificate da Deloitte (cfr. articolo di Massimo Galanto su TvBlog).

 

il Biscione ed Eurosport

comunicato stampa: 

Mediaset e il gruppo Eurosport hanno concluso un accordo per la distribuzione nel bouquet della pay tv Mediaset Premium dei canali “Eurosport” ed “Eurosport 2”. Si tratta di un allargamento strategico dell’offerta della pay tv di Mediaset che per la prima volta si apre ai grandi eventi dei principali sport oltre il calcio e si rivolge anche a un nuovo pubblico di appassionati.

I due canali “Eurosport” costituiscono infatti il network sportivo leader in Europa e trasmettono in diretta e in lingua italiana tutti i principali eventi sportivi nazionali e internazionali delle discipline più prestigiose: i migliori tornei di tennis, le grandi corse a tappe e le classiche di ciclismo, gli sport invernali, gli sport motoristici, l’atletica, il nuoto, senza dimenticare gli sport a squadre come il basket, la pallamano e l’hockey e numerosi altri sport emergenti.

“Eurosport” ed “Eurosport 2” saranno visibili in SD senza costi aggiuntivi nell’offerta Premium dall’autunno 2013 e affiancheranno l’altra nuova proposta sportiva della pay tv Mediaset, il canale “Fox Sports” che trasmetterà in diretta dal 17 agosto su Premium tutte le partite dei principali campionati di calcio d’Europa: Premier League e Fa Cup inglesi, Liga spagnola e Ligue 1 francese.

Mediaset Premium, già leader d’ascolti tra i canali sportivi nel 2013 con “Premium Calcio” anche in HD (1,1% in prima serata), allarga così la propria offerta anche ai grandi eventi non calcistici: oltre a Serie A, Serie B, Champions League, Europa League e a un nuovo canale interamente dedicato alle partite in diretta dei grandi Campionati di calcio europei, i clienti Premium avranno a disposizione i due canali sportivi leader in Europa su tutte le altre principali discipline sportive.

Con i quattro canali sportivi più forti disponibili oggi sul mercato (“Premium Calcio”, “Fox Sports”, “Eurosport” ed “Eurosport 2”) Premium rafforza il proprio ruolo di pay tv di nuova generazione: solo contenuti di qualità, senza imporre canali con proposte marginali che hanno il solo effetto di pesare sul costo dell’abbonamento. Oltre al grande sport, Premium propone infatti solo il meglio in tutti i generi che interessano davvero l’intera famiglia: dal cinema alle serie tv in esclusiva, dai documentari ai cartoni.

E tutti i singoli prodotti sono visibili anche on-demand con Premium Play, la più ampia offerta di contenuti pregiati disponibile in Italia che consente a tutti gli abbonati Premium la fruizione in ogni momento del titoli preferiti sui device fissi e mobili.

gli hard del satellite

La pornografia in televisione è un asset che garantisce sicuri riscontri e, dopo aver annunciato “gli hard del Biscione”, è forse il momento di parlare dell’arrivo, proprio oggi, di Playboy.tv su Sky.

Il magazine arriva, infatti, in Italia ma solo per i clienti MySky e SkyGo che fruiscono di Sky On Demand.

Stando a quanto programmato dalle altre realtà che, all’estero, fanno capo a Playboy, il palinsesto dovrebbe comprendere, in chiave hot, rubriche, trasmissioni, fiction e interviste, magari con una differenziazione che preveda contenuti piú leggeri fino alle 23 e piú forti durante le ore notturne.

Quanto alla piattaforma italiana di Murdoch, si vuol fare un cenno anche al calcio che, per la stagione 2013 -2014, offrirà la Serie A italiana e quella tedesca su Sky, quelle francese, spagnola e inglese su Fox Sport, che nascerà ad agosto alla posizione 205 e trasmetterà oltre 2.900 incontri, con una finestra interattiva per scegliere.

Su Sky sarà possibile seguire anche la Champions, l’Europa League e la Serie B ma l’allargarsi del marchio Fox è argomento che non può certo passare inosservato.

le notizie di marzo

  • Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico,  ha proposto un anticipo di sei mesi rispetto al calendario nazionale dello switch off che già conoscevamo.

La nuova calendarizzazione sarebbe:

II° semestre 2011 – Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise
I° semestre 2012 – Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia

Il CNID verrà riconvocato tra due settimane per le decisioni definitive.

Per quanto attiene alle frequenze digitali, il Consiglio di Stato ha  aperto il beauty contest a SKY.

  • Nell’Assemblea straordinaria della Lega Serie A del prossimo 11 marzo saranno all’ordine del giorno, tra l’altro:
*   le linee guida per la commercializzazione in forma centralizzata dei diritti audiovisivi delle competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A per il periodo post 2012;
*  la situazione Dahlia TV e procedure competitive inerenti l’offerta al mercato dei diritti televisivi rientrati nella disponibilità della Lega Serie A (pacchetto D – Silver Live – piattaforma digitale terrestre a pagamento);
*  i criteri per la definizione dei bacini di utenza ai fini della ripartizione delle risorse audiovisive;
  • Il Consiglio d’Amministrazione di Magnolia S.p.A. ha approvato il nuovo organigramma:

Giorgio Gori, fondatore e figura guida dell’azienda assume il ruolo di Presidente di Magnolia S.p.A. che si aggiunge alla responsabilità delle Divisioni Southern Europe e Latin America di Zodiak Media Group (a cui fanno capo Magnolia Spa,  Magnolia Fiction, Magnolia España, Milano – Roma, Quadrio e 2BCom). Giorgio Gori è inoltre Presidente di Zodiak Active, denominazione recentemente assunta da Neo Network, con l’obiettivo di favorire la più stretta integrazione tra le attività “televisive” e la Divisione “digital” del Gruppo Zodiak.

Ilaria Dallatana, che ha seguito Gori fin dall’inizio lasciando Mediaset, diventa Amministratore delegato di Magnolia S.p.a.  e guida operativa dell’azienda.

Francesca Canetta vengono confermate le deleghe nel ruolo  di Chief Content Officer, responsabile delle produzioni e dello sviluppo di contenuti originali di Magnolia.

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