L’edizione 2013 del ‘Giffoni Film Festival’, cominciata con la maratona dedicata al ciclo “Pirati dei Caraibi”, si concluderà il prossimo 28 luglio, con la proiezione in anteprima de ‘I Puffi 2’, di cui si è trattato qui e qui.
In questi sei giorni si alterneranno anteprime (I Puffi 2, Monster University in 3D), eventi speciali (Percy Jackson: Sea of Monsters, Jurassic Park in 3D), spettacoli (Alessandro Siani con ‘Sono in zona Show’), incontri con personalità quali Stefania Rocca, Francesca Cavallin, Jessica Chastain, la star di ‘Glee’ Naya Rivera, Paul e Mira Sorvino, Sacha Baron Cohen, Alessandro Gassmann, Marco e Piergiorgio Bellocchio, Dario Argento, Giuliano Gemma e Giancarlo Giannini. Sarà inoltre possibile ascoltare Vincenzo Spadafora, garante per l’infanzia, e riflettere su tematiche ambientali e di stretta attualità con associazioni e professionisti.
Ecco il programma dettagliato:
Britney Spears will be official musical background of ‘The Smurf 2‘
‘iljap’, anche detto ‘puffo Burlone’,
regala al mondo il ‘Calenpuffo 2012‘,
scaricabile liberamente:
http://www.pelandra.it/download/file/calenpuffo_2012.zip
Si ricorda inoltre che venerdí prossimo, 6 gennaio, in concomitanza con l’Epifania, Sony Pictures Home Entertainment organizza ‘Puffa in the city‘, manifestazione che porterà i simpatici ometti blu a spasso per Milano e Roma (il 4 il loro film esce in DVD, vorranno festeggiare…).
«Colorado Café mi ha fatto sempre ridere molto piú di Zelig anche perché da quest’ultimo sono usciti attori che poi sono finiti a teatro o al cinema mentre Colorado è piú dedicato alla televisione»
I Puffi sono sempre in pericolo.
Speravo di averli difesi con il dovuto entusiasmo e sufficiente efficacia nelle sedi opportune e scopro invece che una nuova, assurda accusa pende sulle loro azzurre testoline.
Tale Antoine Buéno, sociologo francese, si è permesso di definire i simpatici ometti blu “l’archetipo di una società totalitaria impregnata di nazismo e stalinismo”.
Secondo tale (pfui!) studioso, poiché Pierre Culliford (Peyo, il padre dei Puffi) da ragazzo ha vissuto a Bruxelles gli anni cupi dell’occupazione tedesca, avrebbe trasposto il modello di una società dirigista nei personaggi del fumetto, con un capo unico e onnipotente, il Grande puffo, una specie di Hitler.
Secondo Buéno, i Puffi sarebbero nazisti e antisemiti in quanto:
Il qui presente puffologo si permette di osservare che:
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