setTANTArai: i primordi della televisione

“La televisione prima della televisione: per celebrare i 70 anni del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, Rai Cultura propone “SetTANTArai”, una striscia quotidiana, con le immagini sperimentali del Telegiornale, prodotte dal 13 novembre 1953 al 3 gennaio 1954, primo giorno di trasmissione ufficiale in Italia dal piccolo schermo, per annunciare il quale – un vero e proprio evento nazionale – vennero scelti la voce e il volto di Fulvia Colombo.”

(Ufficio Stampa Rai)

Il prossimo compleanno ufficiale di Mamma Rai ricorrerà il 3 gennaio 2024 e saranno settant’anni.
Il 13 novembre del 1953, tuttavia, si cominciò a sperimentare il telegiornale, mandandolo in onda nella consapevolezza che, a seguirlo, ci sarebbero stati pochissimi privilegiati, tra cui i miei nonni materni.
Ad integrazione di quanto anticipato nella nota stampa, vogliamo ricordare che ‘SetTANTArai’ è il programma a striscia, a cura di Giovanni Paolo Fontana, realizzato grazie ad una scrupolosa ricerca nelle Teche Rai, in onda a partire da stasera, 13 novembre, alle 20.25, su Rai Storia. Con repliche, per la verità, alle 00.30 e alle 14.15.
In cinque emozionanti minuti, i “numeri zero” del Servizio Pubblico, con brevi filmati con notizie di politica interna ed estera, di costume, sport e società. Nonché, forse soprattutto, l’alacre e solerte lavoro di giornalisti, tecnici, autori e dirigenti.

Ecco, dal sito di RaiPlay, cui si deve opportunamente accedere, il link della trasmissione: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (88)

aggiornamento 22 dicembre: ‘È stata la mano di Dio’, di Paolo Sorrentino, è riuscito ad entrare nella rosa dei quindici film tra i quali saranno scelte le candidature agli Oscar 2022 nella categoria Miglior film internazionale. L’annuncio delle candidature sarà dato l’8 febbraio, l’eventuale cerimonia di premiazione il 27 marzo. Fino ad allora, in bocca al lupo!

aggiornamento 27 ottobre: comincia oggi, per concludersi il 3 novembre, il Trieste Science+Fiction Festival, dedicato al cinema di fantascienza. In programma oltre quaranta anteprime cinematografiche, internazionali e nazionali, e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da diverse parti del mondo. Questo il sito ufficiale: https://www.sciencefictionfestival.org/
aggiornamento 26 ottobre: “È STATA LA MANO DI DIO” È IL FILM DESIGNATO A RAPPRESENTARE L’ITALIA NELLA CATEGORIA CHE PREMIA IL FILM INTERNAZIONALE ALLA 94^ EDIZIONE DEGLI ACADEMY AWARDS. La Commissione di Selezione per il film italiano da designare all’Oscar istituita dall’ANICA su incarico dell’“Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, riunita davanti a un notaio e composta da Alberto Barbera, Nicola Borrelli, Francesca Calvelli, Edoardo De Angelis, Piera Detassis, Andrea Goretti, Benedetto Habib, Federica Lucisano, Paolo Mereghetti, Lucia Milazzotto, Anna Praderio, ha votato “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino quale film che rappresenterà l’Italia alla 94ma edizione degli Academy Awards nella selezione per la categoria “International Feature Film Award”. “È stata la mano di Dio” concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota il 21 dicembre 2021. L’annuncio delle nominations (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per l’8 febbraio 2022 mentre la cerimonia di consegna degli Oscars® si terrà a Los Angeles il 27 marzo 2022.” (Anica.it)

Che il migliore possa trionfare!

  • Comincia quest’oggi, 25 ottobre, alle ore 17, ‘I teatri alla radio’, esperimento oltremodo interessante che Radio Techeté regala al suo pubblico per riscoprire i personaggi femminili delle grandi tragedie. Da Antigone a Medea, da Ecuba a Cassandra, poi Elena, Elettra, Clitennestra, Ifigenia, le grandi eroine tragiche raccontate da Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca, Racine, Corneille, nella riproposizione degli spettacoli piú riusciti, con il commento di critici, studiosi e delle stesse attrici. A cura di Silvana Matarazzo, il programma si conclude il 21 di novembre.
  • Comincia domani, 26 ottobre, su Rai 2, la sesta stagione de ‘il Collegio’. Quest’anno la macchina del tempo ha portato alunni e professori nel 1977, anno caratterizzato da importanti svolte socio-economiche (per es. l’arrivo della televisione a colori) ma anche da brutti fatti di cronaca. Gli allievi di quest’anno sono: Sara Masserini (16, Colzate – Bg), Alessandro Giglio (15, Torino), Gaia Cascino (16, Roma), Giovanni Junior D’ambrosio (15, Napoli), Federica Cangiano (14, Napoli), Davide Maroni (16, Nova Milanese – Mb). Vincenzo Rubino (16, Bari), Rebecca Parziale (14, Genova) Lorenzo Sena (14, Viareggio – Lu), Maria Sofia Pia Federico (16, Valmontone – Roma), Cristiano Karol Russo (15, S. Pietro Vernotico – Br), Sveva Accorrà (14, Monza), Simone Casadei (16, Coriano – Rn). Beatrice Genco (14, Paderno Dugnano – Mi), Filippo Romano (14, Scandicci – Fi), Elisa Cimbaro (14, Tarvisio – Ud), Edoardo Lo Faso (16, Catania), Valentina Comelli (15, Zone – Bs), Raffaele Fiorella (15, Barletta – Bt), Anastasia Podeschi (16, Santarcangelo Di Romagna – Rn). Confermati i professori d’italiano (Andrea Maggi), matematica e scienze (Maria Rosa Petolicchio), storia e geografia (Luca Raina), educazione artistica (Alessandro Carnevale), purtroppo non quello di recitazione (Patrizio Cigliano). Confermati anche il Preside, nella persona di Paolo Bosisio, e la voce narrante dell’inossidabile Giancarlo Magalli.
  • Comincia quest’oggi al cinema Lumière di Bologna la ventisettesima edizione di ‘Visioni italiane’, festival promosso dalla Cineteca di Bologna, dedicato agli esordienti e al cinema italiano indipendente. Corti e mediometraggi, tavole rotonde e dibattiti, fino al 31 ottobre prossimo venturo.
  • È in onda questa sera, alle 21, su History Channel (canale 411 di Sky), in prima visione assoluta, il film documentario ‘Bella Ciao’, patrocinato dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), co-prodotto da Millstream Films and Media ed Ala Bianca Group srl, distribuito da Lilium Ditribution, diretto da Andrea Vogt. È la storia vera del canto popolare piú famoso al mondo, eseguito dai partigiani della Brigata Maiella (Abruzzo) e della Brigata Garibaldi (Marche), cantato al Festival della Gioventú Democratica a Praga nella versione partigiana, riscoperto poi in Italia e reso celebre dal Festival di Spoleto del ‘64.
  • Anche la DIA – Direzione investigativa antimafia, (altro…)

un grande passo per l’umanità (e per i media!)

aggiornamento 17 luglio: con riguardo alla programmazione di Mediaset, si è ritenuto di fare un’integrazione nel post, quasi alla fine.
Era il 16 luglio 1969. Il dio Apollo, pur nelle inusuali fattezze di modulo spaziale dal numero 11, muoveva per raggiungere la sorella Artemide oppure, ad essere precisi, la manifestazione celeste della medesima Diva triformis che era Artemide in terra, Ecate agl’inferi, Selene in cielo. L’avrebbe raggiunta il 20 luglio successivo e gli esseri umani a bordo della navicella avrebbero scritto la pagina piú importante della storia dell’astronomia. Stasera, quasi a ricordare l’importante cinquantenario, la Luna stessa andrà in eclissi, con un fenomeno pienamente osservabile anche dalla Terra.
E la televisione cosa fa?
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il mercato del cinema in italia: rapporto 2014 e prospettive per l’autunno

È stato presentato mercoledí a Roma il ‘Rapporto 2014. Il mercato e l’industria del cinema in Italia’(settima edizione, arricchita di una sezione riservata al “Panorama Internazionale” e dedicata a Cuba e al Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano).

Questi i dati di scenario:

  • in Italia ci sono 6.139 aziende attive nell’audiovisivo, di cui solo 95 hanno piú di 50 dipendenti;

  • con 201 film nel 2014, l’Italia ha riconquistato la decima posizione al mondo per pellicole prodotte, prima in Europa per numero di film con una produzione al 100% domestica (al vertice della classifica c’è l’India con 1.966 film);

  • è tuttavia da sottolineare (altro…)

Luce su Repubblica e un po’ su tutto

Un nuovo canale video nasce in questi giorni dalla collaborazione tra Repubblica.it e l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e va ad aggiungersi a quelli già esistenti su YouTube e Dailymotion.
Si tratterà di una serie di playlist decise tra le due redazioni che consentiranno di accedere a filmati spesso inediti e consentiranno di navigare negli sconfinati materiali dall’Istituto che, proprio in questi giorni, vede il compimento del proprio novantesimo genetliaco.
Gli articoli dei giornalisti accompagneranno i video, che diventeranno piú numerosi di settimana in settimana; le prime playlist che andranno on line riguarderanno la storia del mondiali di calcio, la Grande Guerra, gli italiani al mare negli anni Trenta, i naufragi del secolo scorso, compreso quello dell’Andrea Doria (ed è ancora dir poco, visto che la totalità di quanto esistente in magazzino consta di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, che hanno meritato l’ingresso nel Registro Memory of the World dell’Unesco).
Dulcis in fundo, sul canale saranno ospitati anche filmati correlati alla mostra ‘Luce -L’immaginario italiano’, che si tiene a Roma, al Vittoriano, dal 4 luglio al 21 settembre e ricorda i novant’anni dell’istituzione con una selezione curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica.
Si apprende in queste ore, inoltre, che a Cinecittà, nella stessa area che ospita anche l’Istituto Luce, nascerà il primo Museo Nazionale del Cinema Italiano, sulla base di un progetto concepito anni fa dal Ministero ed in collaborazione con le Teche Rai; per evitare gelosie con Torino, l’attuale responsabile del MiBac, Franceschini, si è cosí espresso:
In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino ma è un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi. Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano”.
Si prevede che il Museo debba contenere filmati epoca, fotografie ma anche le prime macchine da presa usate in Italia, le pizze con le pellicole dei primi film o la sedia da cui Federico Fellini dirigeva i suoi capolavori.

fiorello & teche teche té

Giovedí 5 settembre, come simpaticamente annunciato da un promo contestuale all’ultima puntata di ‘Superquark’, andrà in onda uno speciale di ‘Techetecheté’ dedicato a Fiorello e al suo varietà piú recente, ‘Il piú grande spettacolo dopo il week end’.
È concomitanza tra le piú simpatiche anche il fatto che Barbara Scaramucci, direttrice e fondatrice di Rai Teche, proprio di recente abbia dichiarato quanto segue:

“programmi come quelli di Fiorello (!), ad esempio, sarebbero perfetti da ‘riutilizzare’ ma i vincoli contrattuali lo rendono solo parzialmente possibile. Questa è una tendenza cresciuta negli ultimi vent’anni, depauperando di fatto l’utilizzabilità degli archivi. Gli artisti sempre piú spesso concedono solo parte dei diritti. Credo che servirebbe una rivisitazione della materia a livello europeo, altrimenti fra pur giusta tutela della proprietà intellettuale e deregulation selvaggia prodotta da Internet a rimetterci sono gli editori, e anche il pubblico”.

La trasmissione ‘Techetecheté’, in onda ogni giorno su Rai 1 alle ore 20.30, è davvero gradevole e consente di riattraversare la storia della televisione e della società italiana attingendo alla sterminata library di mamma Rai, una miniera che custodisce un milione e duecentomila ore di televisione (seconda, in Europa, solo alla BBC). L’ascolto, meritatissimo, della rubrica consente peraltro all’ammiraglia di viale Mazzini di primeggiare in modo sistematico nell’ascolto della fascia che gli addetti ai lavori definiscono ‘access’.
Nella medesima intervista parzialmente riportata sopra, rilasciata all’Adnkronos, Barbara Scaramucci ha orgogliosamente dichiarato:

“Sono ormai una decina d’anni che l’utilizzo del materiale d’archivio è sempre piú intenso e frequente, sia da parte dei canali tematici sia da parte di quelli generalisti e, in linea di massima, i prodotti che se ne ricavano funzionano sempre molto bene. Certo, dipende da come si usano i materiali e nel caso di ‘Teche teche té’ i suoi autori ne fanno un utilizzo molto intelligente. Il gradimento complessivo da parte dei telespettatori italiani per la tv del passato è legato anche al fatto che il nostro non è un Paese particolarmente giovane, in tanti hanno vissuto personalmente, da telespettatori, buona parte della storia della tv italiana che tanto largamente ha coinciso con la storia della Rai. Poi, sugli ultimi anni, c’è il problema dei diritti…”

Ci sono però alcuni generi, come i talk show e i talent,

“che poco si prestano al riutilizzo. Programmi come quelli di Renzo Arbore sono sempre ‘freschi’ ma per talent e talk non è cosí”.

Le prospettive future sembrano riguardare il terreno della digitalizzazione:

“Se ne parlava già dieci anni fa, siamo in ritardo ma se, come penso, è nel progetto di Gubitosi arrivare finalmente a una digitalizzazione dell’archivio storico in file entro qualche anno, allora possiamo continuare a sperare di mantenere il nostro primato”.

Teche Teche té logo ufficiale
Teche Teche Té, logo ufficiale (con le parole separate)

 

 

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