Mameli, il ragazzo che sognò l’Italia

Andrà in onda il 12 ed il 13 febbraio, su Rai 1, la miniserie ‘Mameli – il ragazzo che sognò l’Italia’. Diretta da Luca Lucini e Ago Panini, prodotta da Pepito Produzioni e Rai Fiction, è dedicata al grande Goffredo, proprio lui, il compositore di quel ‘Canto degli Italiani’ che, musicato da Michele Novaro, sarebbe diventato il nostro inno nazionale.
Non c’è alcuna legge, grazie al cielo, che vieti di raccontare il Risorgimento con la finzione televisiva; ci sembra di ricordare, anzi, che proprio il vostro blogger preferito, nelle opportune sedi, abbia incoraggiato pertinenti iniziative.
Certo, con i dovuti accorgimenti scenici e linguistici. Non a caso, infatti, si è espresso Agostino Saccà, della Pepito Produzioni, che, intervistato dall’agenzia Ansa, ha dichiarato che il proposito è stato quello di

«togliere la polvere dal Risorgimento. Una polvere che è la retorica che lo ha fatto diventare noioso anche per i giovani che, invece, ne dovrebbero essere orgogliosi»

Pronta eco gli è arrivata da Maria Pia Ammirati, responsabile di Rai Fiction: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (27)

  • ‘Luchino Visconti. Alla ricerca del tempo perduto. Storia di un film mai realizzato’ è il titolo della mostra a cura di Alessandro Romanini e Francesco Frigeri, ospitata al Palazzo Ducale di Lucca dal 17 marzo al 21 aprile, promossa da Lucca film festival e Europa cinema insieme con il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. L’intento è quello di illustrare, con piú di quaranta progetti scenografici e altrettanti bozzetti di costumi, oltre a un vasto apparato di documentazione, un sogno che Luchino Visconti non riuscì a realizzare, una trasposizione cinematografica della monumentale opera letteraria di Marcel Proust.
  • Il “Piccolo Cinema America”, a Roma, è salvo, lascerà piazza Trastevere per approdare nel cortile del liceo Kennedy; la tradizionale arena estiva si terrà anche quest’anno dal 1° giugno, parola dei ragazzi del Piccolo America e di una convenzione stipulata con il liceo. 
  • Nell’ambito della consegna dei David di Donatello 2018, il prossimo 21 marzo, Steven Spielberg riceverà il ‘David alla Carriera – Life Achievement Award’;  il regista americano (altro…)

eroi ed eroine

Ieri Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, ha dichiarato che “non ci saranno sconvolgimenti ai vertici” della sua azienda (Andreani è un ottimo presidente e ad, altri professionisti possono aspettare).

Grossi sconvolgimenti furono, invece, quelli del nostro Risorgimento e si ricorderà come, in un vecchio post, ci si chiedesse per quale motivo, nell’anno celebrativo dell’unità nazionale, non fossero in onda fiction a tema, sugli eroi e sulle eroine che hanno permesso all’Italia di essere libera e una.

Pur con ritardo, Rai 1 dedica due serate ad Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, nota a tutti come Anita Garibaldi, moglie di Giuseppe e di lui fedele compagna anche nella pugna (in realtà tutte le donne del Risorgimento andrebbero riscoperte e approfondite).

Anita è interpretata da Valeria Solarino, essendo Giorgio Pasotti nei panni dell’Eroe dei due mondi.

La Solarino sembra una buona Anita, mediterranea e sanguigna, nata in America latina per una di quelle magiche coincidenze che talvolta capitano nello spettacolo e già interprete di pellicole di sicuro interesse, tra cui ‘Vallanzasca- Gli angeli del male’ e ‘Viola di mare’ (quest’ultimo le valse il premio come migliore attrice femminile al Nice Film Festival).

Si saluta caramente. 

spunti di riflessione

“SE INCONTRI UN UOMO DI SINISTRA,

VERIFICA CHE LA SUA NON SIA FALSA UGUAGLIANZA.

SE INCONTRI UN UOMO DI CENTRO,

VERIFICA CHE NON DICA DI CREDERE IN DIO SOL PERCHÉ NON HA ALTRO DI CUI PARLARE.

SE INCONTRI UN UOMO DI DESTRA,

VERIFICA CHE NON CREDA EGLI STESSO D’ESSERE UN DIO.”

l’attore Emanuele Montagna

nell’ambito del convegno

 “1861 – 2011

UNITÀ D’ITALIA

DOPO 150 ANNI

PER RESTARE INSIEME”

Reggio Calabria

18 giugno 2011

dubbio patriottico

Aggiornamento 17 gennaio 2012: Rai 1 dedicherà due serate ad Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, nota a tutti come Anita Garibaldi, moglie di Giuseppe e di lui fedele compagna anche nella pugna (in realtà tutte le donne del Risorgimento andrebbero riscoperte e approfondite).
Anita è interpretata da Valeria Solarino, essendo Giorgio Pasotti nei panni dell’Eroe dei due mondi.

Si cominciano a delineare le strategie della prossima stagione televisiva ma mi attanaglia un dubbio inquietante su quella appena conclusa:

Perché (Why? Picché?) nel 2011, anno di celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non una fiction è stata dedicata al nostro Risorgimento?

AGGIORNAMENTO:

in data 12 luglio si è saputo che, forse con l’intento di colmare questa lacuna, Rai 3 manderà in onda in autunno  ‘Noi credevamo’, il film di Mario Martone sul Risorgimento italiano. Doveva andare su Rai 1 in due puntate ma Paolo Ruffini lo ha chiesto al coordinamento del palinsesto.

Martone, che, nel frattempo, è stato scelto come uno dei giurati alla prossima mostra del cinema di Venezia, ha accolto positivamente la notizia.

È inoltre partita una campagna per candidare ‘Noi credevamo‘ agli Oscar, ovviamente in rappresentanza dei nostri colori.

non saremo insensibili…

Nell’ambito del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, può essere opportuno occuparsi di storia, si tornerà agli ambiti professionali con il prossimo post.
Il 5 maggio 1860, Giuseppe Garibaldi, del quale mi sono occupato anche in altra sede, partiva da Quarto (GE) alla volta della Sicilia, per compiere l’impresa più ardita del nostro Risorgimento.
A bordo di due bagnarole e niente più, (altro…)

garibaldi

Secondo alcune teorie pedagogiche moderne, la storia dovrebbe essere insegnata ai pargoli con espedienti didattici da scuola materna e con tempistiche rallentate.
La mia maestra, invece, la trattava in modo tradizionale, ligia all’assunto secondo il quale “I vecchi sistemi sono sempre i migliori!”
Il prossimo 4 luglio sarà il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi ed il pensiero corre veloce proprio alla maestra, a quelle pagine di sussidiario e a quei lunghi dettati che la memoria non cancella. (altro…)

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