gli ascolti di san Martino

Dati Share dom 11-11-2012, totale Individui

  02.00 – 07.00 07.00 – 09.00 09.00 – 12.00 12.00 – 15.00 15.00 – 18.00 18.00 – 20.30 20.30 – 23.00 23.00 – 02.00
 Rai 1 17.0 27.7 19.6 19.4 14.2 19.5 16.4 10.7
Rai 2  9.1 2.9 5.1 9.7 8.8 8.8 9.8 15.5
Rai 3  7.0 3.2 4.1 5.1 6.4 9.8 10.0 4.2
Rete 4  4.6 2.1 8.4 3.4 3.7 4.4 4.9 5.2
Canale 5  12.6 16.8 6.0 13.7 11.0 16.8 12.5 10.8
Italia 1  6.7 2.4 4.5 11.2 4.1 5.9 6.6 8.4
La 7  2.5 4.6 2.8 2.1 1.6 3.8 2.0 2.4

Altre

40.5 40.4 49.6 35.3 50.1 31.1 37.8 42.9

Dopo il salto, i dati delle sette reti maggiori e le curve (altro…)

emozioni in 3D

Totò detiene tra gli altri un primato che viene ricordato ben di rado.

Ben prima delle produzioni di oggi, infatti, il principe De Curtis era stato protagonista di ‘Totò in 3D – il piú comico spettacolo del mondo’ (1953), nei panni del clown Tottons, sfruttato dal suo circo e costretto a non togliere il trucco nemmeno fuori scena. 

La pellicola è stata restaurata con la moderna tecnologia e verrà presentata in anteprima al Festival internazionale del Film di Roma (l’anno scorso Aurelio de Laurentis dichiarava: Sto per cominciare il restauro di Totò 3D – Il piú comico spettacolo del mondo, il primo film tridimensionale mai uscito in Italia. Quando è pronto lo distribuirò in tre-quattrocento sale: se ci pensavo prima, ci avrei potuto inaugurare o chiudere la Mostra” e Pupi Avati ricordava la pellicola nell’ambito di un’intervista su Dino de Laurentis).

L’11/11/11 prossimo venturo, invece, in contemporanea al Muzik Show di Chiambretti su Italia 1, arriverà nelle sale ‘Il Re Leone in 3D’, rivisitazione tridimensionale di uno dei maggiori successi Disney (pare che in futuro saranno rivisitati anche ‘La bella e la bestia’, ‘Nemo’, ‘Monsters & Co.’ e ‘La sirenetta’, che arriveranno in sala nei prossimi due anni).

Quale miglior modo per festeggiare san Martino?

l'estate di san Martino

Vuole la nota leggenda che un freddo giorno di molti secoli fa il cavaliere Martino stesse procedendo a cavallo, ben protetto dal suo ampio mantello.
Per strada vide un povero vecchio che batteva i denti per il freddo.
Martino sguainò la spada e se ne servi per uno scopo affatto originale: tagliare il mantello in due e dare al povero di che coprirsi.
Tosto, quel gelido cielo invernale venne squarciato da alcuni raggi di sole ed un tepore buono si diffuse ovunque, facendo quasi tornare la primavera.

Pare che l’estate di san Martino abbia un fondamento anche scientifico, nella materia, perché movimenti anticiclonici si verificano non di rado in questo periodo dell’anno.
È indetta per oggi, a ulteriore gloria del santo, l’
XI Giornata contro la sofferenza inutile della persona inguaribile, manifestazione che intende sensibilizzare e attivare l’opinione pubblica verso le problematiche delle persone che necessitano di cure palliativeDeejay TV e di  Canale 5.

Sui festeggiamenti della prima non sono aggiornato ma sulla seconda ipotizzo… che Italia 1 e Rete 4 le stiano organizzando una festa a sopresa?

Ricorre oggi, inoltre, il compleanno di


 

PS: il 30 settembre si ricorda l’apertura del segnale ma è data alla quale i vertici di Mediaset preferiscono questa, data della copertura nazionale

uomini, donne e code di pavone

Quest’anno l’11 novembre, festa di san Martino e della sua tradizionale “estate”, mi ha regalato una notizia importante, che attendevo da tempo e mi ha aperto interessanti speranze.

Per festeggiare tale prospettiva, ho ricominciato le buone letture. Nella mia biblioteca c’era un libro che non avevo mai letto, non so per quale insano motivo. Trattasi di “Uomini, donne e code di pavone”, scritto da  Geoffrey Miller e pubblicato in Italia da MondoLibri nell’ormai lontano 2002.

È tomo tra i più interessanti, ha il merito di restituire agli onori del dibattito intellettuale l’“altra” teoria di Darwin, quella della selezione sessuale (“L’origine dell’uomo”, 1871).

OK, OK, l’homo sapiens si è evoluto perché la natura, nel corso del tempo, ha preferito di volta in volta gli individui più adatti, coloro che meglio sapevano leggere l’ambiente e meglio sapevano adattarvisi.

Si deve però obiettare: la stupefacente varietà di forme, colori e comportamenti animali, da dove deriva?

Le sontuose code dei pavoni maschi, i nidi – gazebo costruiti dagli uccelli giardinieri della Nuova Guinea, i mille altri ornamenti dei corpi e dell’habitat, apparentemente inutili e costosi, da quali esigenze nascono?

Non è stata solo la capacità d’adattamento a spingere l’evoluzione.

Motore altrettanto potente dev’essere stato il bisogno di piacere. Non solo Furbizia e Necessità a muovere il mondo, anche Amore.

Se i pavoni si sono inventati orpelli così immaginifici come le loro code, perché escludere che anche gli uomini possano aver sviluppato alcune caratteristiche per conquistare le attenzioni dell’altro?

E perché limitare tali caratteristiche solo alle variabili somatiche e non prendere in considerazione anche l’intelligenza, la creatività, l’arte, più per conquistare le attenzioni dell’altro che per se stessi? È il dubbio che Miller fa affiorare nella nostra mente, seminando provocazioni intellettuali e humour anglosassone in cinquecentoquattordici pagine di buona letteratura.

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