la settimana della memoria (2015)

Martedí prossimo, 27 gennaio, ricorre il settantesimo anniversario della liberazione dei prigionieri dal campo di concentramento di Auschwitz; quest’anno, dunque,  il tradizionale e doveroso ricordo della Shoah si arricchisce, se possibile, di un significato ancor piú evidente.

L’arte ci regala una mostra, ‘I mondi di Primo Levi – Una strenua chiarezza‘, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, a Torino, fino al 6 aprile. 

Il cinema ci regala i suoi film, come ‘Corri ragazzo corri‘, nelle sale soltanto il 26, 27 e 28 (dal romanzo di Uri Olev, scrittore ebreo vissuto nel ghetto polacco, fuga di un bimbo che riesce a sopravvivere senza arrendersi, affrontando fame, freddo, violenza e ambiguità dell’animo umano in attesa che la guerra finisca)

nonché ‘La scelta di Barbara‘, passato al Festival di Roma nel concorso Gala, storia del ritorno alla vita di una sopravvissuta (Nina Hoss) ai campi di concentramento, in uscita in Italia con Bim entro i primi tre mesi del 2015.

La televisione ci aiuta a ricordare e a riflettere con i suoi palinsesti:

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Oscars 2014: la grande bellezza

Yesterday, in the ruins of Pompeii, the Temple of Venus and the wall of a tomb at Porta Nucera necropolis suffered some crashes (emergency meeting organized for tomorrow).

Our hope is Paolo Sorrentino’s ‘La grande bellezza’ and its well-deserved Oscar (congratulations!!!!) could remember our politicians how important is Italian beauty.

By the way, hereinafter the entire list of winners (congratulations to everybody!):

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110 vissuti intensamente

Si è spenta a Londra, a 110 anni, Alice Herz-Sommer, la donna ebrea sopravvissuta ai lager nazisti arrivata piú in là negli anni.

La sua storia, raccontata anche nel film documentario ‘The Lady In Number 6: Music Saved My Life‘, in corsa per i premi Oscar il prossimo 2 marzo, è di raro interesse e comincia a Praga, dove Alice nacque nel 1903 e visse la prima parte della sua vita, conoscendo anche lo scrittore Franz Kafka.

Durante l’orrore nazista, venne confinata nel campo di Theresienstadt, dove sopravvisse grazie alla sua bravura nell’arte di suonare il piano.

Nuovamente a Praga alla fine della guerra, si trasferì nel ’49 a Gerusalemme, dove lavorò come insegnante di musica.

Viveva a Londra, nella zona di Hampstead, dal 1986; l’annuncio della scomparsa è stato dato dal nipote, che ha ricordato come la nonna abbia molto amato e abbia condiviso coi suoi cari la passione per la musica.

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