Umberto Zanotti Bianco, il docufilm

Umberto Zanotti Bianco, figura tra le piú interessanti del Novecento, è stato raccontato in un docufilm prodotto dall’Art Production, ‘Rovine e bellezze – il Mezzogiorno – L’Italia di Umberto Zanotti Bianco‘. Questo blog si è già occupato di Zanotti Bianco, noto anche come “apostolo laico” e “u signurinu”, senatore a vita per nomina di Einaudi, en passant, nell’ambito di una proposta toponomastica ma ricordarne gli innumerevoli meriti è impresa non da poco:

  • s’interessò in modo viscerale alla scuola e all’istruzione in Calabria, ritenendo l’educazione un passaggio indispensabile del riscatto del territorio, dopo il terribile terremoto del 1908 che aveva distrutto la città di Reggio e buona parte della provincia, con particolare riguardo all’edilizia scolastica;

  • fondò l’Animi (Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno);

  • fondò Italia Nostra (associazione nazionale per la tutela del patrimonio artistico e naturale della Nazione);

  • fu presidente della Croce Rossa Italiana;

  • si distinse con eroismo durante la seconda guerra mondiale.

Il docufilm ha raccolto fotografie, documenti d’epoca, contributi e interviste, perfino un’intervista virtuale a Zanotti medesimo.

Riccardo, l’"enorme"

“Quello che sta succedendo oggi è un sogno. Il nostro Paese deve la sua storia a secoli e secoli di storia della musica. molti stili musicali e l’Opera sono nati in Italia. Gli strumenti piú richiesti sono nati in Italia. La sinfonia (dal greco: suonare insieme) è nata in Italia, emblema dunque dell’armonia, dello stare insieme, del vivere civile,. Chi ama la musica non è un criminale, e oggi da qui giunge un importante messaggio. Fare musica significa abituare i ragazzi al culto del bello nella consapevolezza della  nostra storia.

A questi ragazzi auguro ogni bene proprio all’insegna di questa armonia che stanno imparando con la musica

e che è d’esempio a tutto il resto d’Italia”.

Maestro Riccardo Muti

Ha avuto luogo ieri, 31 luglio 2012, a Reggio Calabria, un evento che è stato definito “enorme” dal suo stesso protagonista: il concerto di Riccardo Muti e delle bande calabresi.

I musicisti, provenienti da tutte e cinque le province calabresi, erano divisi in due gruppi:

  • uno, formato da circa mille ragazzi provenienti anche dai laboratori musicali e dalle scuole di musica giovanili della Calabria, ha esguito l’Inno Europeo e l’Inno di Mameli, che ha concluso la serata;

  • l’altro, formato da circa duecentosettanta artisti, ha eseguito tre sinfonie (da Nabucco, Norma e La Forza del Destino) dirette dal Maestro Muti man anche altri brani diretti da alcuni giovani direttori della provincia di Reggio, tra cui i maestri Maurizio Maragò e Gaetano Pisano (che avevano già lavorato insieme a Muti in occasione del Ravenna Festival del 2008).

A Muti, già insignito della cittadinanza onoraria di Delianuova (RC), è stato consegnato uno dei premi “Sud Umberto Zanotti Bianco 2012”, destinati a chi è rimasto, a chi è tornato e a chi è venuto nel sud realizzando iniziative positive, con la seguente motivazione:

“Il maestro Muti è un artista del sud che, nel corso della sua straordinaria carriera di direttore delle più prestigiose orchestre del mondo, ha sempre evidenziato le sue salde radici culturali meridionali e italiane.

Ha dimostrato  cosí quanto si può essere aperti al mondo senza voltare le spalle alla propria identità, contribuendo concretamente a sostenere le realtà positive emerse nel Mezzogiorno.

Ha portato difatti alla ribalta nazionale i giovani musicisti di Delianuova dirigendoli personalmente nel Ravenna Festival. 

La sua sensibilità si è estesa alla valorizzazione del prezioso principe degli agrumi, il bergamotto di Reggio Calabria, di cui è divenuto spontaneamente un testimonial cogliendo ogni occasione per esaltarne le qualità.

Il maestro Muti ha saputo pertanto divulgare tutti gli aspetti positivi di rinascita che stanno affiorando nella società meridionale. Elementi che sono spesso ignorati da un sistema di informazione squilibrato che tende a raccontare il sud d’Italia e gli altri sud del mondo soltanto per le negatività, alimentando pregiudizi e vecchi e nuovi razzismi” (Pasquale amato, presidente premio Nosside). 

una proposta toponomastica

Esulo oggi dagli ambiti professionali per dare spazio ad un’ istanza che riguarda Umberto Zanotti Bianco, figura tra le più nobili del XX secolo, che si prodigò con tutte le sue forze, arrivando a trascenderle, per il progresso umano e civile, aiutando in prima persona le genti colpite dal disastroso terremoto del 1908, fondando innumerevoli istituzioni educative e umanitarie, ponendo in essere numerose iniziative di solidarietà e cultura. (altro…)

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