a volte ritornano (50) / a volte se ne vanno (4)(?)

Aggiornamento 12 agosto: DreamWorks Animation ha confermato ufficialmente che è in produzione il film ‘Kung Fu Panda 4’, arriverà in sala l’8 marzo 2024!

Aggiornamento 16/6 bis: torna, nel suo piccolo, anche Kung Fu Panda. Skadoosh! DreamWorks Animation e Netflix hanno pubblicato il primo trailer di ‘Kung Fu Panda: The Dragon Knight’, una serie in uscita adattata dalla popolare serie di film con Jack Black nei panni della voce dell’omonimo maestro di arti marziali. Il trailer mostra Black’s Po mentre inizia un altro viaggio attraverso la Cina, questa volta collaborando con Wanadering Blade (la Lama Errante, doppiata da Rita Ora) per affrontare una coppia di dispettose donnole di nome Klaus e Veruca (rispettivamente doppiate da Chris Geere e Della Saba), che vogliono distruggere il mondo collezionando un quartetto di antichi manufatti con poteri magici. James Hong riprende anche il suo ruolo di voce come Mr. Ping, un’oca che cucina noodle ed è il padre adottivo di Po; dopo essere apparso in modalità ancillare nei tre film di ‘Kung Fu Panda’, Ping sembra stavolta essere nei giochi a pieno titolo. “Potrei salvare la Cina!– esclama Black’s Po –Sarebbe il modo perfetto per rivendicare il mio titolo!“. Il trailer si conclude con la rivelazione della data di uscita della serie, il 14 luglio. I produttori esecutivi di ‘Kung Fu Panda: The Dragon Knight’ sono Jack Black, Peter Hastings e Shaunt Nigoghossian, con Chris Amick e Ben Mekler co-produttori esecutivi. “The Dragon Knight” segna la prima volta che Black torna nei panni di Po dal film del 2016 “Kung Fu Panda 3”. In precedenza ha doppiato il personaggio nei primi due film del franchise, usciti rispettivamente nel 2008 e nel 2011. In totale, la trilogia di film d’animazione ha incassato oltre 1,8 miliardi di dollari al botteghino mondiale. (⇐Variety)
Aggiornamento 16/6: i rappresentanti di Cattleya, Wildside, Groenlandia e Picomedia hanno incontrato il presidente dell’Unione Produttori, Benedetto Habib, a seguito di una loro presa di posizione espressa per lettera la scorsa settimana. Le quattro società hanno confermato la loro analisi della situazione sottolineando come in un momento in cui il prodotto è divenuto il centro del sistema, in Italia la rappresentanza della produzione indipendente è frammentata e debole e non è in grado di far sentire la sua voce. In primo luogo, la separazione fra produttori di cinema e produttori televisivi non corrisponde più alla realtà industriale e creativa attuale, in cui gli ambiti e le competenze sono fortemente connessi tra loro.  Nell’Anica, inoltre, i produttori indipendenti hanno ormai una posizione minore e diluita di fronte alla distribuzione e ai servizi media. Le quattro società hanno, dunque, affermato la loro intenzione di operare perché si crei un’unica rappresentanza di tutti i produttori indipendenti, inclusiva e aperta, se possibile attraverso una trasformazione dell’Anica. Sono stati indicati i punti qualificanti di tale trasformazione: definizione dell’Unione produttori come prima inter pares, con l’affidamento al suo presidente del ruolo di vicepresidente esecutivo dell’associazione; ammissione all’Unione solo di società che rientrano nella definizione europea di produttore indipendente; apertura immediata di una “costituente” della nuova unione con l’inclusione almeno dell’Apa (a cui le quattro società rivolgeranno il medesimo invito). Il presidente Habib ha ascoltato queste posizioni con apertura e consapevole della necessità di affrontare le questioni emerse con la massima celerità. In particolare si è indicata la necessità di verificare nel giro delle due prossime settimane la disponibilità dell’Associazione a intervenire sui propri statuti.
Aggiornamento 10 giugno, ecco il comunicato: “Alla luce delle recenti notizie apparse su alcuni organi di stampa, Cattleya, Groenlandia, Picomedia e Wildside chiariscono quanto segue: tra le suddette società e l’Anica è in atto un importante confronto su alcuni temi di vitale importanza per il settore. Da tempo riteniamo che la capacità di rappresentanza del mondo della produzione audiovisiva da parte dell’Unione sia carente, e crediamo sia datata la distinzione fra produttori cinematografici e televisivi. Pensiamo, inoltre, sia fuori luogo la commistione fra produttori indipendenti e filiali di servizi media e lamentiamo l’assenza di un adeguato rapporto fra produttori e filiera, sia cinematografica sia di servizi media. Auspichiamo una seria riflessione sul prodotto audiovisivo, nel contesto dei cambiamenti e dei trend che stanno avvenendo a livello locale e internazionale: tutto questo con l’obiettivo di far sì che nel nostro Paese il mercato non solo non si contragga, ma possa continuare a crescere, con impatti positivi sull’occupazione, sull’indotto culturale ed economico italiano. Credendo fortemente nell’utilità di un confronto, dunque, Cattleya, Groenlandia, Picomedia e Wildside confidano in una definitiva soluzione di questi problemi e auspicano la nascita di uno spazio più inclusivo, una casa di produttori indipendenti, che accolga, sostenga e promuova il dialogo nel nostro settore per discutere le evidenti criticità attuali e le sfide del futuro”.
Aggiornamenti 9 giugno: alle ore 11.38 Prima on line ha rilanciato la notizia delle quattro società transfughe da Anica, parlando di un comunicato stampa in uscita nella giornata odierna, non ancora pubblicato mentre scriviamo. E-Duesse.it (Duesse Communication) riporta invece che la notizia, per come riportata da Prima on line, è infondata; restano in atto tensioni tra i soggetti, che saranno presto discusse. Vero il casus belli, l’intervista rilasciata da Benedetto Habib a Repubblica, nella quale si lamentava il fatto che troppe case di produzione italiane hanno venduto quote di maggioranza a società estere di grandi dimensioni.

  • Cattleya, Wildside, Groenlandia e Picomedia starebbero uscendo da Anica. Lo riporta Prima on line. La decisione sarebbe stata presa in segno di protesta verso quanto affermato dal capo dei produttori Anica, Benedetto Habib, che ha dichiarato che la crisi del cinema italiano è dovuta al fatto che i produttori italiani sono diventati di proprietà di gruppi internazionali.
  • Il regista Todd Phillips ha ufficialmente confermato d’aver scritto una sceneggiatura per un sequel di Joker, dal titolo provvisorio ‘Joker: Folie à deux’ (in francese: ‘Joker: follia condivisa’); sul suo profilo Instagram, Phillips ha anche posizionato un’immagine del premio Oscar Joaquin Phoenix che legge la sceneggiatura. Come si ricorderà, il film del 2019 è stato un successo planetario, incassando oltre un miliardo di dollari e innumerevoli riconoscimenti. A noi piace ricordare, comunque, quella che è la vera origine del personaggio di Joker nei fumetti.
  • È in fase di sviluppo per Netflix, stando a Variety, una nuova serie animata di ‘Ghostbusters’, realizzata da Sony Pictures Animation con produttori esecutivi quali Jason Reitman e Gil Kenan di Ghost Corps, Inc., già co-responsabili della scrittura di ‘Ghostbusters: Afterlife’, con Reitman anche alla regia. Se il progetto andasse in porto, (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (86)

  • Disney+ ha annunciato la realizzazione di una serie originale italiana: ‘Ndrangheta, World Wide Mafia’. Basata su fatti reali, scritta e diretta da Jacques Charmelot e François Chayé insieme con Giovanni Filippetto e Michela Gallio, la serie racconterà, in quattro emozionanti puntate, per la prima volta in chiave documentaristica, le tappe della guerra portata avanti dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri contro una delle organizzazioni criminali piú potenti al mondo nonché il famoso (famigerato?) maxiprocesso aperto a Lamezia Terme dal detto Gratteri contro 350 imputati, con efficaci conseguenze sul traffico internazionale della droga. ‘Ndrangheta, World Wide Mafia’ sarà prodotta da Disney insieme alla società di produzione italiana IBC Movie e alla società di produzione francese Sunset Presse.
  • Via libera alla Hollywood sul Tirreno! O “sul fiume Amato”, per essere precisi… È stato approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione degli stabilimenti cinematografici a Lamezia Terme. Lo ha comunicato la Calabria Film Commission, aggiungendo che “saranno avviate a breve le procedure di gara per la realizzazione di strutture che daranno vita ad una vera e propria cittadella del cinema che farà della nostra regione un punto di riferimento per le grandi e piccole produzioni nazionali e internazionali“. (…) “Il progetto di fattibilità approvato infatti prevede la realizzazione in due step funzionali, di due teatri di posa, locali di attrezzeria, costumeria e camerini, un edificio di due piani dedicato alla postproduzione, un edificio dedicato agli uffici della Fondazione e alle attività di formazione e servizi e realizzazione di una vasca d’acqua (da 50×25 m per circa 1.250 mq) per riprese in acqua adiacente le aree esterne lasciate libere per l’allestimento di riprese in esterno. All’interno dei teatri di posa, ampi 800 mq con un’altezza di 12 metri, saranno realizzate produzioni audiovisive professionali. Accostati ai teatri di posa si trovano gli spazi adibiti alla costumeria e alle attrezzature, che possono anche essere sopraelevati in caso di necessità sopraggiunte“. “Gli studi di post-produzione saranno a servizio delle produzioni interne ed esterne e consentiranno di finalizzare lavori prodotti interamente negli Studio’s oppure accogliere produzioni esterne per la finalizzazione cinematografica, televisiva ed audiovisiva in generale. Lo schema distributivo è impostato sul massimo della razionalità e funzionalità, con particolare riguardo alla posizione degli accessi, alla viabilità interna al complesso e al posizionamento dei parcheggi. L’infrastruttura che sarà realizzata a Lamezia avrà tutte le caratteristiche per diventare un vero e proprio Hub per l’industria dell’audiovisivo e un punto di riferimento per le imprese e professionisti del settore e gli stakeholder internazionali, offrendo tutti gli spazi e i servizi attualmente richiesti dal mercato“.
  • Dopo i brillanti esiti di ‘the Marvels’, a partire dall’8 di novembre (e sino al 4 di dicembre) la città di Tropea offrirà nuovamente la sua bellezza al set del film ‘Conversazioni con Altre Donne’, il remake italiano di ‘Conversation(S) With Other Women’ prodotto negli Stati Uniti d’America. Il film verrà girato interamente a Tropea e coinvolgerà un cast d’eccezione. Lo ha comunicato il Comune di Tropea, su Facebook. I particolari saranno svelati a breve, in una conferenza stampa.
  • Complimenti vivissimi a Kim Rossi Stuart, Donatella Finocchiaro e (altro…)

Marvels in Italia

aggiornamento 8 settembre: la direttrice di produzione di Wildside, Raffaella Ridolfi, ha annunciato in una nota che le riprese del film ‘the Marvels’ a Tropea sono ufficialmente concluse:

“Le riprese Marvel sono terminate nelle tempistiche previste e nelle modalità migliori di ogni aspettativa, e adesso si sposteranno nella capitale inglese. Siamo grati per l’opportunità ed entusiasti di collaborare di nuovo con la Marvel.”

Un portavoce dei Marvel Studios ha commentato:

“Raramente chi non appartiene al nostro settore comprende le necessità di un team di lavoro eterogeneo ed ingombrante che nell’arco di pochi giorni appare e scompare come un circo, e ancor piú raramente capita di vedere accolte tutte le nostre richieste in tempi record. La città di Tropea ci ha accolti a braccia aperte e ha contribuito a rendere ottimo il nostro ambiente di lavoro.”

Molte autorevoli fonti hanno ripreso quanto comunicato dal sindaco di Tropea, superba perla del turismo calabrese: il set di ‘The Marvels’, piú recente capitolo del Marvel Cinematic Universe, sarà nella citata Tropea, già da venerdí prossimo, 27 agosto.
Come si ricorderà, ‘the Marvels’, diretto da Nia DaCosta, scritto da Megan McDonnell, è il sequel di ‘Captain Marvel’; è interpretato anch’esso da Brie Larson e prosegue le gesta di Carol Danvers che combatte al fianco di Ms. Marvel e Monica Rambeau. Nel cast, oltre alla Larson,  Iman Vellani, Kamala Khan e Teyonah Parris.
Sui migliori schermi l’11 novembre 2022.
Salutiamo caramente. Ma (altro…)

a volte ritornano (38)

  • integrazione: tornerà anche Audrey Hepburn, in una serie tv prodotta da Wildside, sviluppata a partire da un soggetto firmato da Jacqueline Hoyt e scritto anche da Luca Dotti, uno dei figli dell’attrice. La serie, per la precisione, sarà tratta da ‘Audrey At Home’, il romanzo nel quale il detto Dotti e Luigi Spinola hanno raccontato Audrey Hepburn come attrice, come donna, come madre, come filantropa.
  • aggiornamento: mercoledí 21 aprile, Natale di Roma, tornerà ‘Ulisse -il piacere della scoperta’, ovviamente su Rai 1; le cinque puntate di questa edizione riguarderanno: Le meraviglie della Roma antica, Enrico VIII e Anna Bolena, Gli Etruschi, Francesco e Chiara d’Assisi, i Cambiamenti climatici.
  • ‘Il Gladiatore’, riuscito kolossal di Ridley Scott, con un Russel Crowe rimasto negli annali, potrebbe avere un seguito. Secondo quanto raccontato da un addetto ai lavori a “New Idea”, ripreso da Daily Mail Australia, Chris Hemsworth e Russel Crowe starebbero parlando di un ‘Gladiatore 2’ (la vendetta?), che nascerebbe come una loro coproduzione. Di un ‘Gladiatore 2’ s’era parlato già nel 2018, quando fonti attendibili parlavano di una narrazione ambientata venti o trent’anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio. Il citato addetto ai lavori, che dà per scontata la posizione di Russel sul fatto che Chris sarebbe l’unico a poter interpretare il figlio del Gladiatore in modo credibile, riporta anche che gli abboccamenti tra Crowe ed Hemsworth sono diventati piú stretti da quando il primo ha raggiunto il set di ‘Thor: Love and Thunder’ nei pressi di Sidney.
  • Lunedí 12 aprile, nel loro piccolo, tornano anche i Barbapapà. Tornano su Rai YoYo, per la precisione, dandoci appuntamento dal lunedí al venerdí alle ore 07:20, con replica tutti i giorni alle ore 15:55, ma anche dalla domenica al venerdí alle ore 20:50; sabato 10 aprile, nondimeno, è andata in onda un’anteprima dei primi 26 episodi. La nuova serie si chiama ‘Barbapapà – In Famiglia’ ed è stata prodotta dalla francese Normaal con la partecipazione di TF1 e Nickelodeon.
  • Sul versante teatrale, ci piace segnalare un musical sulla principessa Diana che, finito in quarantena un anno fa a causa della pandemia, torna in scena a Broadway dopo essere passato su Netflix. Sarà diffusa una versione girata lo scorso settembre in un teatro della “lunga strada bianca” completamente vuoto di pubblico; due mesi dopo, il 1° dicembre, (altro…)

brevi dai media (38)

  • Sky Italia, insieme a Cattleya, Indiana, Lucisano Media Group, Palomar e Wildside hanno creato ‘Vision Distribution’. La società, già annunciata lo scorso agosto, è stata costituita a Milano; il Consiglio d’amministrazione è composto da Andrea Scrosati (Presidente), Margherita Amedei, Luisa Borella, Carlo Degli Esposti, Mario Gianani, Benedetto Habib, Domenico Labianca, Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Luca Sanfilippo, Riccardo Tozzi. Amministratore delegato, nominato nella prima seduta, è Nicola Maccanico.
  • Con riguardo a Sanremo 2017 e alle ipotesi di co-conduzione, il presentatore e direttore artistico Carlo Conti ha dichiarato: (altro…)

brevi dai media (30)

  • Sarà Slade Wilson, meglio noto come Deathstroke, il villain nel prossimo film su Batman interpretato, scritto e diretto da Ben Affleck. È stato lo stesso Affleck, dal set di ‘Justice League’, a pubblicare sui propri canali social un video che lascia un margine d’interpretazione minimo, peraltro confermato dal sito The Wrap. Quanto al film, si chiamerà ‘The Batman’…
  • Sky Italia, Cattleya, Indiana, Italian International Film, Palomar, Wildside hanno annunciato d’aver raggiunto un accordo per la realizzazione di una nuova società di distribuzione cinematografica, da costituirsi nelle prossime settimane: “per la prima volta una media company che opera nel settore pay e free e alcuni importanti produttori indipendenti italiani uniscono le loro forze per offrire al mercato nuove opportunità, con la possibilità di tentare strade diverse sia sul piano dei modelli distributivi, che su quello dei contenuti e del linguaggio, arricchendo l’offerta cinematografica a tutto vantaggio degli amanti del cinema, del pubblico e più in generale dei consumatori. Il nome della nuova compagnia non c’è ancora e la costituzione ufficiale avverrà nelle prossime settimane, quando verrà anche annunciato il management. Sky detiene il 60 per cento delle quote, il rimanente 40 è diviso fra i produttori ed è ancora presto per conoscere i titoli dei primi film in listino.”  A fine settembre sarà reso noto il nome della nuova compagnia, il suo management e la composizione del Cda.  La società, aperta alla partecipazione di altri produttori, entrerà sul mercato nel 2017. Sky sarebbe disposta anche a ridurre, in questo caso, la propria quota.
  • La settantreesima edizione del festival del cinema di Venezia sta per cominciare; il 5 settembre (altro…)

pirateria? no, grazie!

Nell’ambito della medesima rassegna ‘Screenings Rai di Firenze che ha fatto da location al post di ieri sulle fiction Rai, l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, con Marco Belardi di Lotus, Marco Gianani di Wildside, Benedetto Habib di Indiana, Riccardo Tozzi di Cattleya, Alessandro Usai di Colorado e Nicola Giuliano di Indigo hanno lanciato un grido d’allarme contro lo sfruttamento illegale dell’opera cinematografica:

«In Italia non abbiamo una legge antipirateria, che sottrae risorse gigantescheAltrove il problema è stato risolto. In Germania se scarichi illegalmente ti arriva una multa. In Francia, dopo un po’, ti sospendono la connessione internet».

Secondo Habib, grazie al download il «consumo di musica e video è centuplicato. Il tema è quindi remunerare il video on demand, facendo pagare il giusto, e modificare le finestre di distribuzione»; Usai aggiunge che  «per trasmettere film sulla televisione free bisogna attendere due anni, è un’eternità».

Gianani ha ricordato: «dobbiamo lavorare sulla qualità delle saleVai in sala in centro a Roma e l’offerta di cibo sono pop corn e caramelle. Abbiamo Eataly e vendiamo pop corn»; Tozzi che «la frequentazione delle sale all’estero aumenta, da noi non succedeIn Francia basta un anno per aprire una sala, in Italia servono 7 anni. Occorre rompere il terribile intreccio burocratico che c’è nel nostro Paese».

Del Brocco, a fronte di una riduzione complessiva degli incassi nel primo semestre, ha comunque sottolineato il buon andamento del cinema italiano, che ha raggiunto nello stesso periodo una quota di mercato del 31% contro il 26% dell’intero 2012 ed in particolare di Rai Cinema e 01 Distribution che, con il suo 22%, detiene il primato tra le case di produzione con il 22%. Risultato garantito, secondo l’ad, anche da film che hanno ottenuto buon successo all’estero, come La migliore offerta di Giuseppe Tornatore e Educazione siberiana di Gabriele Salvatores.

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