Allarme del WWF: un pianeta non basta!

Leggo su Repubblica.it un interessante articolo, nel quale viene presentato l’ultimo rapporto del WWF riguardo le condizioni di salute del pianeta Terra.
Gli ecosistemi si stanno danneggiando irrimediabilmente, la biodiversità corre il rischio di diventare una parola priva di significato, e lo sfruttamento dissennato delle risorse metterà il pianeta in ginocchio. Non è una profezia di Nostradamus,
sono le conclusioni del “Living Planet Report 2006“, presentato stavolta dalla Cina, il paese che sta conoscendo la fase di sviluppo più rapida.
In trent’anni le specie terrestri si sono ridotte del 31%, quelle di acqua dolce del 28% e quelle marine del 27%. Il peso dell’impatto umano sulla Terra è più che triplicato nel periodo tra il 1961 e il 2003, ha già superato nel 2003 del 25% la capacità bioproduttiva dei sistemi naturali da noi utilizzati per il nostro sostentamento.
Il nostro apporto di CO2 in atmosfera è cresciuto di nove volte dal 1961 al 2003.
Noi italiani figuriamo al 29° posto nella non invidiabile hit parade delle nazioni scialacquatrici (mai aggettivo fu più azzeccato, dato che proprio l’acqua è una delle risorse a rischio…).
Mi permetto di pensare che taluni black out che abbiamo conosciuto di recente siano, almeno in parte, un tragico memento di quanto sta accadendo.
Se va avanti così, avremo bisogno ben presto di cambiare pianeta…
DarkLight