Uggie & Homo

Agli Oscar 2012 ha vinto il cinema muto.

Ebbene, uno dei film migliori di quell’epoca era dedicato proprio al nostro amico, piú volte salutato in questo blog,  Gwynplaine, l’Uomo che ride (si intitolava ‘The Man who laughs’, 1928, di Paul Leni, con Conrad Veidt nel ruolo del protagonista).

C’è,peraltro un’analogia narrativa. In ‘The Artist’, il cagnolino Uggie riesce a salvare il padrone dalla morte. In ‘The Man who laughs’, come nel romanzo da cui è tratto, il lupo Homo salva la vita di Gwyn, almeno la prima volta.

Potrebbe essere una citazione, chissà…

Silent Films were the real winners of Oscar 2012.

Well, one of the best movies of ‘Silent Era’ was right dedicated to our friend, often greated in this blog, Gwynplaine, ‘the Man who laughs’ (1928, directed by Paul Leni, with Conrad Veidt in the leading role).

There is, moreover, an analogy in narration. In ‘The Artist’, the dog Uggie manages to save his master’s life. In ‘The Man who laughs’, as in the novel from which it was taken, the wolf Homo saves  Gwyn’s life, at least the first time.

It could be a quote, who knows…

ALSO INTERESTING ‘THE MAN WHO LAUGHS, DISNEY QUOTATIONS’

(PLEASE NOTE I’VE FOUND OTHER QUOTATIONS, IN CARTOONS AND MOVIES… EVEN IN THE SIMPSONS…)

2 Risposte a “Uggie & Homo”

  1. Il film in questione rappresenta uno di quei rari casi di trasposizione di un’opera da una forma d’espressione artistica all’altra (letteratura-cinema) che nel passaggio non ha accusato grandi traumi. Certo, il libro di V.Hugo rimane capolavoro irraggiungibile anche per un mostro di bravura quale il regista francese Paul Leni, però, a differenza di tanti casi di pellicole ispirate a romanzi classici che non hanno reso giustizia all’opera di riferimento, in questo caso ci si trova al cospetto di una valida rappresentazione. Consiglio comunque di leggere il libro di V.Hugo prima di vedere il film, perché guardare il film e poi approcciare il romanzo, vorrebbe dire sottrarre a quest’ultimo gran parte del suo fascino.

    1. Anche la migliore delle trasposizioni avrebbe dei limiti, se rapportata al Libro (e ci sono comunque delle licenze…). Grazie all’amico Alessandro per il commento pertinente e ben scritto!

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