vent’anni e molto piú

“Immaginate per un momento che, a partire da domani, il televisore smetta di funzionare. Qual è la prima cosa che vi mancherebbe? La serie tv preferita? Rimanere sempre in contatto con la notizia? (…) la partita della squadra del cuore? Forse. Ma l’importanza della televisione nella società va più in profondo di questo. La televisione è un mezzo che migliora il mondo, fa scattare l’immaginazione, suscita curiosità, favorisce l’istruzione e raccoglie milioni d’interessi comuni.”

dal comunicato stampa Rai

Nell’anno in cui il vostro blogger preferito ha compiuto l’età della Ragione, la Giornata Mondiale della Televisione (‘World TV Day’) festeggia vent’anni. Era, infatti, il 21 novembre 1996 quando l’Assemblea delle Nazioni Unite la istituiva per ricordare il ruolo del piccolo schermo (“l’elettrodomestico”? l’ottava arte? la “cattiva maestra”? l’”Undicesima Musa”?) nella società e negli scenari di sviluppo. L’evento è festeggiato in tutto il mondo, in Europa come nelle Americhe, in Australia come in Asia: www.worldtelevisionday.tv, @WorldTvDay; #WeLoveTv, #WorldTVDay, Facebook: World Television Day.

In Italia,le reti Rai e Mediaset, in collaborazione con EBU (European Broadcasting Union), ACT (Association of Commercial Television in Europe) ed Egta (Associazione Europea delle concessionarie di pubblicità tv e radio, con base a Bruxelles ), trasmettono uno spot di trenta secondi prodotto dalle tre associazioni e personalizzato dalla Direzione Creativa Rai, volto a mettere in risalto l’impatto che la tv ha sulla società europea. L’obiettivo è quello di “rimarcare l’impegno dell’industria televisiva nell’investire in contenuti di qualità e allo stesso tempo invitare i telespettatori a seguire la TV nella nuova era del “multischermo”.

La televisione non è più un semplice oggetto nel salotto di casa ma una tecnologia interattiva, fruibile attraverso molti strumenti.  Dal punto di vista industriale, la televisione dà lavoro, solo in Europa, a 600.000 persone, per raggiungere quotidianamente 610 milioni di spettatori, che mediamente la guardano per 3 ore e 55 minuti al giorno, scegliendo tra 60.000 ore di contenuti in onda su 5.463 canali.

I telegiornali Rai dedicano un’ampia copertura informativa alla Giornata. Rai 1 dà spazio all’evento all’interno di ‘Uno Mattina’ (dalle ore 6.45) e ‘La Vita in Diretta’ (dalle ore 14.00) con ospiti e servizi. Rai 2 ha detto qualcosa già ieri, a ‘Quelli che…’ (dalle ore 13.45); prosegue oggi a ‘I Fatti Vostri’ (alle 11.00) e ‘Detto Fatto’ (alle 14.00). Quanto a Rai 3, il TGR-Emilia Romagna propone delle  “pillole informative” con curiosità ed aneddoti sulla storia della televisione, il TGR-Friuli Venezia Giulia presenta  con la redazione di lingua slovena una mini-inchiesta tra i telespettatori per conoscere giudizi, critiche, proposte riguardo al TG, mentre la redazione di lingua italiana dedicherà uno spazio in Buongiorno Regione e in tutte le edizioni dei telegiornali e dei giornali radio.; La TGR-Sicilia, ripercorre la storia della diffusione e dello sviluppo della tv – e della Rai – nell’isola, con coinvolgimento di volti storici anche di tv private locali; TGR-Piemonte, infine, intende riconoscere ampio risalto alle iniziative programmate presso il Museo della Radio e della Televisione che la sede RAI ospita a Torino. Le altre redazioni seguono l’evento con servizi e dirette evidenziando le iniziative che si svolgeranno sul territorio.

Rai Movie vuol riflettere su alcune declinazioni del tubo catodico, in ‘Reality’, il film di Matteo Garrone sul ‘Grande fratello’ (alle 16:00). Rai Storia propone ‘Da oggi la Rai’ (19.10), un documentario che ripercorre le fasi della sperimentazione televisiva, partita nel 1949, fino al collegamento via etere delle sedi di Roma, Milano e Torino, nel 1954. Rai Cultura dedica alla giornata mondiale della televisione uno speciale sul web, dalla nascita delle trasmissioni ai giorni nostri: http://www.raistoria.rai.it/categorie/giornata-mondiale-dell-tv/1546/1/default.aspx

Nel suo piccolo, partecipa anche Mediaset, che ricorda i suoi trecento programmi e le sue dodici emittenti in chiaro, seguite, si stima, da trentacinque milioni di spettatori al giorno.

È stato inoltre recuperato, con il procedimento di telecinema in HD, un servizio realizzato nel 1964 da Ugo Zatterin, ‘TV dieci anni prima’, che raccoglie tutte le testimonianze del periodo sperimentale della Ra; sono stati riversati anche i primi documentari che la Rai produsse per spiegare il funzionamento e il linguaggio della televisione, ‘Dietro le quinte della TV’;  in programma, tra l’altro, alcune rare immagini a colori degli studi televisivi dei primi anni ‘50, ritrovate in un documentario prodotto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1954.

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