Luci a confronto: Dalla, Battisti, Maserati…

Aggiornamento 5 marzo: comincia oggi l’edizione 2023 del Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival. A questo link il programma completo.
Lucio Dalla e Lucio Battisti nascevano ottant’anni fa, rispettivamente il 4 ed il 5 di marzo.

  • Con riguardo al primo, e a prescindere dalle altre iniziative, ricordiamo che la città di Bologna, nel giorno dell’undicesimo anniversario della sua morte (1° marzo), sulla facciata della casa di piazza Cavour 2 che gli diede i natali, una lapide con la seguente iscrizione:

“Il 4 marzo del 1943 in questa casa che si affaccia su “Piazza Grande” nacque Lucio Dalla”.

Nessun dubbio, dunque, che “piazza Grande” fosse, a tutti gli effetti, piazza Cavour. Quale maggior piazza, d’altra parte, di quella dove siamo nati? Un’altra targa è stata apposta dalla Fondazione Lucio Dalla, insieme con il Comune di Bologna, sulla facciata della casa-studio di via D’Azeglio 15, l’ultima in cui visse, quella sul cui campanello si trova ancora scritto “Comm. Domenico Sputo” e dove hanno oggi sede la detta Fondazione e l’etichetta discografica Pressing Line. Sul cartiglio storico si legge: “Bolognese stravagante ed eclettico Lucio Dalla fu cantautore, compositore e musicista di fama internazionale. L’artista visse e lavorò in questo palazzo tra il 1993 e il 2012, anno della sua scomparsa“.

  • Con riguardo al secondo, e senza nulla togliere alle altre iniziative, basterà ricordare che la discografia digitale completa di Lucio Battisti è disponibile in streaming in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music, proprio in occasione dell’80/o anniversario dalla nascita.
  • Dopo Lamborghini e Ferrari, l’automobilistico made in Italy viene celebrato in ‘Maserati, a racing life’. Dopo ‘Lamborghini The man behind the legend’, di Bobby Moresco, e ‘Ferrari’, di Michael Mann, infatti, la ILBE (Iervolino & Bacardi Entertainment), racconterà la storia dei fratelli Maserati, in particolare Alfieri, Ettore ed Ernesto.
  • Poste Italiane ha emesso un francobollo celebrativo dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, nel sessantesimo anniversario dell’istituzione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€:

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tra Capri e Hollywood (2023)

La XXVIII edizione del Capri – Hollywood, International Film Festival vive a Capri, ma anche ad Anacapri, a partire da oggi, 27 dicembre, fino a martedí prossimo, 2 gennaio. Chairman di questa edizione, ad affiancare la presidentessa Edwige Fenech, è il premio Oscar Bobby Moresco, regista e sceneggiatore di ‘Lamborghini’, autore di ‘Crash’ (vincitore di una statuetta) e di ‘Million Dollar Baby’, attualmente al lavoro con Andrea Iervolino per la preparazione di ‘Maserati’. Il legame tra Moresco e Capri è antico e degno di nota; è stato colà, infatti, che il regista, secondo quanto ricordato da Pascal Vicedomini (fondatore e ideatore del festival), ha incontrato Andrea Iervolino e Monica Bacardi (ILBE), che gli proposero ‘Bent’ e, successivamente, un film su Lamborghini,  famoso in America quanto Ferrari. Moresco subentra a Terry Gilliam, che resta in giuria insieme con Tony Renis (chairperson onorario), Noa (presidentessa onoraria), i registi Michael Radford, Shekhar Kapur, Mimmo Calopresti, Enrico Vanzina, i premi Oscar Alessandro Bertolazzi e Gianni Quaranta.
La XXVIII edizione del Capri – Hollywood, International Film Festival, neanche a dirlo, sosterrà la meritata candidatura agli Oscar di ‘Io Capitano’, di Matteo Garrone; molto attesa, infatti, la proiezione speciale del film, alla presenza del regista e dei due giovani protagonisti senegalesi Seydou Sarr e Moustapha Fall, vincitori del Premio Capri – Francesco Nuti.
Si rifletterà anche, tuttavia, su Marcello Mastroianni, ad apertura del centenario della nascita;  il 1° gennaio 2024 ci sarà la proiezione speciale di ‘Maccheroni’ (1985) di Ettore Scola (film girato a Napoli con il grande attore italiano e Jack Lemmon) per gentile concessione di Aurelio De Laurentiis; il film ‘Maccheroni’ si collega al rapporto d’amore che Mastroianni ebbe con Napoli e la sua cultura, ed al sodalizio con Sophia Loren. A Capri, peraltro, Mastroianni recitò ne ‘La Pelle’, di Liliana Cavani, con Claudia Cardinale, dal romanzo di Curzio Malaparte. Due le esposizioni alla Certosa di San Giacomo: la mostra dell’artista pittore e scultore B. Zarro e una mostra fotografica del “Re dei paparazzi” Rino Barillari.
Già assegnato a Bradley Cooper il ‘Capri Visionary Award’ per ‘Maestro’; il film, realizzato da e per Netflix, è la seconda regia di Cooper, che vi lavora anche come interprete, nel ruolo del grande compositore Leonard Bernstein, al fianco di Carey Mulligan (che interpreta la moglie di Bernstein, Felicia Montealegre).
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made in Italy: un decreto, un museo della lingua, una serie sulle Lancia

  • È in libreria, per i tipi di Garzanti, l’interessante saggio ‘Gran Teatro Italia’, di Alberto Mattioli. È un viaggio entusiasmante che, dal punto di vista storico, prende le mosse da quel 6 ottobre 1600 in cui, a Firenze, l’‘Euridice’ di Jacopo Peri, composta su libretto di Ottavio Rinuccini, dava il La al recitar cantando (sebbene il primo capolavoro della storia della musica sia considerato l’‘Orfeo’ di Monteverdi, in scena per la prima volta nel 1607). Alla presentazione ufficiale, in Mantova, di questo suo ultimo lavoro, Alberto Mattioli ha ricordato: «L’Opera diventa un architrave dell’ immagine italiana, l’idea dell’ Italia come Paese del Bello e del Buono. In un Paese disunito dove ogni trenta chilometri cambia tutto, dal cibo ai dialetti, il teatro d’opera è uno dei pochi interessi condivisi, comuni, davvero nazionali e anzi nazionalpopolari ma in ogni luogo in maniera un po’ diversa.» Il teatro accoglie tutti: l’aristocrazia nei palchi, la borghesia in platea, il popolo nel loggione; lungi dall’essere un tempio chiuso in se stesso, lo spazio teatrale è stato concepito per passarci la serata, farsi vedere e stare insieme, come dimostrato dall’ampiezza degli spazi comuni, foyer, gallerie, caffè.
  • Oltre a Ferrari, Lamborghini, Fiat, Maserati, anche Lancia è termine fortemente evocativo, foriero di prestigio, tecnologia, made in Italy. Per centosedici anni centosedici, l’azienda automobilistica Lancia ha rappresentato uno dei marchi di spicco dell’italico know how distinguendosi, per esempio, nel rally degli anni Settanta, Ottanta, Novanta. Nel rally, anzi, Lancia è stato il marchio che ha vinto di piú; nato a metà degli anni Sessanta, con pochi soldi e grande voglia di vincere, il Reparto Corse Lancia è la storia di un’eccellenza tutta italiana, che ha portato la piccola Lancia Fulvia Coupé HF a vincere, contro ogni pronostico, il primo Mondiale, nel 1972. Quello che in questa sede, tuttavia, preme sottolineare è che sabato prossimo, 3 giugno, sugli schermi di Sky Documentaries, NOW TV e Sky Sport Uno, arriva ‘Lancia. La leggenda del rally’, una nuova docu-serie, strutturata in tre emozionanti puntate; vi si racconta delle automobili e di chi le ha immaginate, costruite e portate alla vittoria. Il tutto scandito dalle voci dei protagonisti (dirigenti, piloti, progettisti, giornalisti, appassionati) e dal rombo dei motori, ad esempio quello della Stratos, la prima automobile progettata appositamente per i rally.
  • La lingua è parte integrante del made in Italy. Ed è visitabile da oggi, 1° giugno, il “Multi”, il primo museo multimediale e interattivo interamente dedicato allo studio ed al racconto della storia della lingua italiana. Ideato e curato da un gruppo di ricerca coordinato dall’università di Pavia e comprendente le università di Napoli L’Orientale e l’università della Tuscia, realizzato grazie a un progetto finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Fisr 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca), è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature. La struttura si snoda attraverso un atrio introduttivo e sei percorsi tematici interattivi e intuitivi, che rispondono ad altrettante domande fondanti sulla nostra lingua: Com’è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Com’è circolato l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo? Tutti i testi sono disponibili anche in formato audio, tra qualche settimana anche in inglese. Come chiarito da Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi, si tratta di “sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica”. Navigando nel Multi, è ad esempio possibile consultare gli autografi di Dante e Petrarca, il memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria, la prima edizione del Vocabolario della Crusca ad alta definizione, il testo di Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o una tavola di Zerocalcare. La realizzazione del museo è stata affidata allo studio milanese Dotdotdot ed il tutto prende vita a meno di un anno dall’apertura delle prime due sale del MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano, il cui allestimento, nel complesso fiorentino di Santa Maria Novella, dovrebbe concludersi entro la primavera 2024.
  • Con riguardo, poi, al disegno di legge sul Made in Italy, con tanto di indirizzo liceale dedicato, riproduciamo il comunicato stampa del competente ministero, senza entrare, almeno per il momento, nel merito: (altro…)
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