festival a confronto 71/bis

  • La Guarimba International Film Festival è perfettamente in corso, sebbene alcuni balordi interrompano le proiezioni per i bambini.
  • Anche il settantaquattresimo Locarno Film Festival è in corso, fino al 14, con 209 film in programma; a questo link il programma completo. 
  • La Biennale di Venezia e Cartier hanno annunciato che è stato attribuito al regista britannico Ridley Scott (‘Il gladiatore’, ‘Blade Runner’, ‘Alien’) il premio “Cartier Glory to the Filmmaker” della settantottesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1-11 settembre 2021), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. La consegna è prevista venerdí 10 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle 21.15, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, ‘The Last Duel’, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck.
  • Si è conclusa a Casacalenda (Campobasso) la diciannovesima edizione di MoliseCinema. Le sezioni in concorso erano tre (Frontiere, Percorsi e Paesi in corto) e quello che segue è l’elenco dei vincitori: per la sezione “Frontiere – Premio Giuseppe Folchi2, il concorso riservato ai documentari, la Giuria ha assegnato il premio come Miglior Documentario a ‘Un giorno la notte’ di Michele Aiello e Michele Cattani; una Menzione speciale della Giuria è andata a ‘L’occhio di vetro’ di Duccio Chiarini. Per la sezione “Percorsi. Cortometraggi italiani” la giuria ha assegnato il primo premio per il Miglior Corto italiano a ‘The Nightwalk’ di Adriano Valerio; una Menzione speciale è andata a ‘Le Mosche’, di Edgardo Pistone, e all’attore Carmelo Macrí per ‘Accamòra’, di Emanuela Muzzupappa. Per la sezione “Paesi in corto. Cortometraggi internazionali”, la giuria ha assegnato il premio per il Miglior Cortometraggio internazionale a ‘Badaren/Swimmer’ di Jonatan Etzler (presentato in anteprima italiana). La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale all’interpretazione dell’attrice Brigitte Roüan, protagonista di ‘Hizia’, di Chabname Zariab, ed una a Çağıl Bocut per la regia del film ‘Brigitte Bardot’. Per i corti italiani il premio va a ‘Slow’ di Giovanni Boscolo e Daniele Nozzi. Per i corti internazionali il premio è andato al già citato ‘Hizia’ di Chabname Zariab.
  • Quanto al Magna Graecia Film Festival, la cui diciottesima edizione si è tenuta a Catanzaro dal 31 luglio all’8 agosto 2021, ecco i vincitori e le motivazioni:


 

“La giuria del concorso dedicato alle Opere prime e seconde italiane, composta da Pappi Corsicato (presidente), Marco Bocci, Ivan Carlei, Francesco Ghiaccio, Claudio Noce e Teresa Saponangelo ha decretato:
Miglior Film Opera Prima – Il cattivo poeta di Gianluca Jodice
Pur confrontandosi con uno dei più complessi personaggi della Storia d’Italia, il regista si muove con la sicurezza di un veterano trovando un perfetto equilibrio tra narrazione, cast e regia. Un’opera prima la sua che oltre a rivelarne il talento, lo inserisce a pieno titolo tra i più promettenti registi italiani.
Miglior Regia – Giovanni La Parola per Il mio corpo vi seppellirà
Un viaggio randagio ed esplosivo nel Western. Un’opera che attraversa senza paura e timore le più alte sfide che questo genere si porta con sè. Il regista percorre senza nessuna esitazione un sentiero narrativo e formale ricco di insidie e possibili cadute con la maestria e la sapienza di un regista “di razza”
Miglior Attore – Francesco Patanè per Il cattivo poeta
Attraverso il suo stile rigoroso e asciutto con cui ha costruito il suo personaggio, è riuscito a raccontarci in maniera credibile e toccante, un’epoca e il suo stile.
Miglior Attrice – Ginevra Francesconi per Regina
Così giovane ma già capace di alternare momenti di grande dolcezza e apparente sottomissione a momenti di grande grinta e determinazione. Mostrando così di avere tutte le carte per un promettente futuro cinematografico
Miglior Sceneggiatura – Antonio Pisu per EST
Una valigia viaggia pericolosamente attraverso la Romania di Ceausescu, al suo interno c’è il senso della nostra esistenza, gli affetti veri, i sogni, le speranze di una famiglia e di conseguenza di un popolo intero. Attraverso il racconto di una vicenda realmente accaduta, piccola eppure potente per il suo valore simbolico, Un’opera che ci fa comprendere che se tutto ha un prezzo poche cose hanno davvero valore.
Premio del Pubblico a Regina di Alessandro Grande
Per aver saputo parlare al cuore del pubblico con una storia intima, commovente, emozionante. Un padre e una figlia, così vicini e così lontani, accompagnano lo spettatore attraverso un romanzo di formazione che ha sullo sfondo una Calabria inedita, che diviene un luogo dell’anima.
Una Menzione speciale è stata consegnata alla regista Susy Laude per Tutti per Uma
Per aver riportato nel cinema italiano un genere da troppo tempo dimenticato, la fiaba, e averlo fatto in un momento in cui c’è assoluto bisogno di tornare a sognare e a sorridere
La giuria dei documentari composta da Gloria Giorgianni (presidente), Luca Martera e Roberto Orazi ha decretato:
Miglior Documentario – Punta Sacra di Francesca Mazzoleni
Un lavoro che racchiude in sé tutti gli elementi formali ed estetici della forma documentaristica moderna. Le storie raccontate sono potenti ed attuali, ed offrono lo spunto per una riflessione profonda sul senso di appartenenza ad un luogo, che nel film rappresenta motivo di sofferenza ma anche di speranza per quell’umanità che la vive. Una regia coraggiosa, che ha saputo tenere in equilibrio l’osservazione e l’interpretazione di quel limbo di terra ai margini della società, per restituirgli dignità e rispetto.
La giuria della sezione internazionale composta da John Savage (presidente), Gianluca Guzzo e Caterina Shulha ha decretato:
Miglior Opera Internazionale – After Love di Aleem Kham
Un commuovente film su una donna che dopo la morte del marito scopre che aveva una relazione segreta con un’altra donna. Dopo lo shock e il dolore della scoperta, decide di visitare l’amante del marito. Ma è un incontro che le difficoltà della lingua – e con grande sorpresa delle due donne e del pubblico – porta a scioccanti rivelazioni e alla comprensione, superata la rabbia, di una diversa accettazione. Un film potente su un soggetto intimo e allo stesso tempo universale.
Premio Petitto – Francesco Montanari
Per l’amore, il talento e il realismo con cui ha affrontato la sfida di interpretare un padre fallibile e insicuro, e quindi profondamente umano. Una convincente prova da attore che va ad arricchire un brillante percorso da grande professionista.
Premio Vittorio De Seta – Attesa di Mattia Isaac Renda
L’opera “Attesa” di Mattia Isaac Renda ci porta con delicatezza, a distanza di molti anni, in quel mondo rurale raccontato da De Seta attraverso le sue opere del “Mondo perduto”. In quei luoghi, però, non si celebrano funerali e non si riesumano salme. Piuttosto, gli oggetti, le pietre, i segni impressi dal tempo, come testimoni vivi, parlano alle nostre coscienze. Così le immagini, che non necessitano di essere accompagnate da parole, si fanno messaggere di suoni, di vite, di memorie. Esse testimoniano le assenze, le colpe, le mancanze nei confronti di un mondo, quello contadino che, così come denunciato con acume e lungimiranza dal maestro Vittorio De Seta, è stato colpevolmente e velocemente accantonato, insieme alla cultura popolare che lo animava. Colpisce che a veicolare tali emozioni sia l’opera di un autore così giovane che con sensibilità lancia un monito a noi tutti, nell’attesa, forse, che una nuova consapevolezza consenta ai luoghi narrati di trovare nuovo ascolto e, forse, anche una nuova vita.
Hanno ricevuto, nel corso delle serate del festival la Colonna d’Oro: Lillo Petrolo, Nick Vallelonga, John Savage, Gioacchino Criaco, Nicola Gratteri, Vito Teti, Marco Risi, Peter Greenaway, Paolo Bonolis, Giovanni Minoli, Paul Haggis e Gianluca Guzzo.
Tra gli eventi speciali del Festival: Paolo Bonolis che, intervistato da Giovanni Minoli, ha presentato il suo libro “Perché parlavo da solo” (Rizzoli); il tributo per il centenario dalla nascita di Nino Manfredi con presenza di Roberta Manfredi; l’anteprima nazionale di “Opera prima” di Tayu Vlietstra, allievo di Bertolucci. Spazio anche ai talenti del territorio con Sguardi di Calabria: si segnalano, tra gli altri, “Il sogno di Jacob” di Luigi Veneziano, “Il Paese interiore” e “Le Rughe” di Maurizio Paparazzo.
Tantissimi gli ospiti che hanno sfilato sul red carpet catanzarese: tra gli altri Massimo Mauro e Gianni Speranza, Michela Giraud, Andrea Roncato, Elettra Maria Gorietti, Alessandro Haber, Francesco Pannofino e Laura Freddi. A presentare le serate, Carolina Di Domenico, affiancata per la finale da Federico Russo. Tre le performance musicali, chitarra e voce, di Emit, Eugenio Cesaro e Tecla Insolia. La madrina di questa edizione è stata l’attrice e modella Greta Ferro, che ha esordito al cinema con il thriller “Weekend” di Riccardo Grandi e, quest’anno, è stata sul set del nuovo film di Luca Lucini, “Io e mio fratello”.
Il Magna Graecia Film Festival aderisce anche alla rete dei festival sostenibili e plastic free – per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela dell’ambiente, dei borghi e delle spiagge – sposando la campagna promossa da Agis e Italiafestival.”

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