spicchi d’arte tra baffi di storia (34)

Aggiornamento 30 giugno: Altaroma dedica a Raffaella Carrà una mostra al Teatro 1 di Cinecittà, che terminerà il 15 luglio; è curata, la mostra, da Fabiana Giacomotti, autrice e direttrice del master in Teoria e Strategie della Moda a La Sapienza, specialista di costume tv, coadiuvata da Annalisa Gnesini.
Aggiornamento 19 giugno: auguri anche al gatto Garfield! Felino tra i piú sornioni, è apparso per la prima volta il 19 giugno 1978, su quarantuno quotidiani statunitensi, disegnato da Jim Davis.
Aggiornamento 18 giugno: augurissimi a Raffaella Carrà, icona della televisione e del made in Italy!

  • Alcune fonti, tra cui “Hit” di TvBlog, riportano l’indiscrezione secondo la quale il prossimo presidente della Rai potrebbe essere Pippo Baudo. Sembra a molti, eorum nos, un’idea ottima. Il curriculum di Giuseppe, detto Pippo, Baudo non è riassumibile in questa sede ma basterà ricordare che, nel 2019, sarà lungo sessant’anni esatti. È una pietra miliare della televisione, secondo solo a Mike Bongiorno e a Corrado. Baudo ebbe un ruolo dirigenziale in Rai negli anni Novanta quando Letizia Moratti, allora Presidente della tv pubblica, gli offrí la direzione artistica delle tre reti allora esistenti, dopo il rifiuto del siciliano della direzione di Rai 1. Stavolta, sembra che a volergli conferire una responsabilità di tal fatta, sia stato Beppe Grillo, a lui legato da plurilustre amicizia.
  • ‘Manifesta’, diretta fin dal suo esordio da Hedwig Fijen, è un progetto olandese d’integrazione e di convivenza nato per unire l’Europa all’indomani della caduta del muro di Berlino. La dodicesima edizione vive a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre: circa cinquanta fra artisti e collettivi, un po’ da tutto il mondo, propongono i loro lavori in dodici sedi dodici della nobile capitale della Trinacria, con un sistema di mostre diffuso con video, installazioni, performance, interventi urbani e letterari. All’inaugurazione, oltre al Sindaco, erano presenti la regina madre Beatrice, la principessa Mabel, vedova del principe Friso, ed il principe Constantijn dei Paesi Bassi.
  • Un festival del teatro italiano si terrà invece sul palco del Coronet Theatre di Notting Hill, a Londra, promosso dall’Istituto di Cultura italiana. Fra il 30 ed il 31 agosto troveranno spazio cinque spettacoli: ‘Ritorno in Italia’, di Paolo Sorrentino e con Iaia Forte, seguito dalla versione teatrale di ‘Novecento’, di Alessandro Baricco, interpretato da Eugenio Allegri; ‘Mistero Buffo’, di Dario Fo, con Matthias Martelli, in una versione affidata alla regia dello stesso Allegri; ‘The Walls’, spettacolo messo in scena e interpretato da Marcello Magni, grazie alla collaborazione con Gilles Aufray. Prevista anche una conversazione a tre voci tra Gilles Aufray, Emanuele Trevi ed il poeta e scrittore nigeriano Ben Okri.
  • Nel 2018 Ennio Morricone compie sessant’anni di carriera, costellati da seicento diverse opere, delle quali circa cinquecento colonne sonore per il cinema e la televisione e piú di cento composizioni di musica assoluta. Di questo e molto altro ancora si festeggia nella tournée mondiale ‘60 Years Of Music World Tour’, incignato il 16 giugno alle Terme di Caracalla, nell’ambito della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma. Lo spettacolo, forte di un’orchestra di oltre centocinquanta elementi, esordisce con ‘La leggenda del pianista sull’oceano’ e ripropone le immortali colonne sonore de ‘Nuovo Cinema Paradiso’.’Sacco e Vanzetti’, The Hateful Eight’, ‘the Mission’, innumerevoli altre tratte da film di Sergio Leone, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Pier Paolo Pasolini, Dario Argento, Roman Polanski, Quentin Tarantino.
  • Quanto a Peter Greenaway, egli si recherà al Biografilm Festival di Bologna con un docu-film doppio, firmato dalla moglie Saskia Boddekee: ‘The Greenaway Alphabet’ e ‘Luther and his legacy’, documentario sulla vita di Lutero e le sue contraddizioni. Il buon vecchio Greenaway ha anche annunciato che sta per incontrare un produttore italiano per il suo prossimo film, intitolato ‘Il matrimonio di Cristo’.
  • Anche i supermercati, nel loro piccolo, danno poetiche soddisfazioni. Per un punto vendita Conad nel quale, secondo Luciana Littizzetto, era poco plausibile la nascita di un bimbo, un parto ha avuto effettivamente luogo in un supermercato della Coop. Ciò è motivo d’orgoglio e rivalsa per il maestro Pupi Avati, che rivendica la bella idea della campagna pubblicitaria a suo tempo firmata. Il regista tornerà dietro le cineprese a luglio, con Rai Cinema, per la trasposizione filmica del romanzo ‘Il signor diavolo’, ambientato nelle Valli di Comacchio, con Carlo delle Piane al suo centodecimo film, nel ruolo di un esorcista.
  • ‘Tredici’ (‘13 Reasons Why’, reso graficamente TH1RTEEN R3ASONS WHY) è una serie televisiva statunitense creata da Brian Yorkey, trasmessa da Netflix, basata sul romanzo ‘13’, di Jay Asher. È la storia vera di un’adolescente, Hannah Baker, che ha registrato in sette videocassette i tredici motivi che l’hanno spinta a suicidarsi, e di quello che è successo dopo. Acclamata dalla critica, la serie ha il coraggio di trattare argomenti come la violenza sessuale, l’omosessualità, le violenze domestiche, il bullismo il suicidio. Il malessere giovanile è sempre piú diffuso, è certo che i social contribuiscono in modo prioritario alla deriva adolescenziale mettendo in mostra atti di bullismo, di aggressività, di stupri ai danni di ragazze e gay; ‘Tredici’ potrebbe far riflettere gli adolescenti sull’importanza di essere piú rispettosi delle persone, su quanto male si riesca a fare, non volendolo, a delle persone che finiscono con il preferire la morte ad una vita vissuta nelle vessazioni dei coetanei. Molti, sia medici sia giornalisti, pensano sia una buona opportunità mostrare la serie a scuola, per studiare gli effetti del bullismo; secondo altri, potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio, e arrivare ad incrementare gli atti estremi, come pare sia successo in Florida, Nuova Zelanda e Australia. La serie, vietata ai minori di quattordici anni, ha dopo inaugurato la terza stagione.
  • ‘Yellow Submarine’, il film cult di George Dunning, ha compiuto cinquant’anni e approda in libreria con due libri speciali editi da Gallucci, un albo illustrato e un pop-up a fisarmonica con i disegni originali di Heinz Edelmann e i testi dei Beatles.
  • La cinquantottesima edizione dei Globi d’Oro, i riconoscimenti che la stampa estera attribuisce al cinema italiano, ha premiato ‘Ammore e maalvita’, dei fratelli Manetti, come miglior film, Paola Cortellesi miglior attrice per ‘Come un gatto in tangenziale’, di Riccardo Milani, Luca Marinelli e Toni Servillo migliori attori ex aequo per ‘Una questione privata’, di Gianni Amelio, e ‘La ragazza nella nebbia’, di Donato Carrisi. Miglior opera prima ‘Maria per Roma’, di Karen Di Porto; miglior documentario ‘Caravaggio – l’anima e il sangue’, di Jesús Garcés Lambert; miglior musica è andato a Pino Donaggio per il film ‘Dove non ho mai abitato’, miglior fotografia a Fabrizio Lucci per ‘The Place’, miglior cortometraggio ‘Stai sereno’, di Daniele Stocchi, menzione speciale al corto ‘Numeruomini’, di Gianfranco Ferraro.
  • Di nuovo a Bologna, avrà luogo dal 18 giugno al 15 agosto la rassegna ‘Sotto le stelle del cinema’, con la proiezione dei migliori restauri e delle migliori copie dei classici che hanno fatto la storia.  Si comincerà con Giuliano Montaldo, che presenterà il nuovo restauro del suo ‘Sacco e Vanzetti’ del 1971 e si proseguirà con retrospettive dedicate a Billy Wilder, Milos Forman, Scorsese, i musical, la commedia all’italiana di Monicelli, Sordi, Troisi.Tra gli altri ospiti ci saranno Raffaella Leone, per il cinquantesimo anniversario di ‘C’era una volta il West’, del padre Sergio Leone; Emi De Sica per il restauro di ‘Ladri di biciclette’, del padre Vittorio; Giorgio Dirtti e Paolo Cottignola per il ricordo di Ermanno Olmi con la proiezione di ‘Torneranno i prati’. Nell’ambito della manifestazione, sarà anche organizzata la rassegna ‘Il cinema ritrovato’, dal 23 giugno al 1° luglio; in apertura, Martin Scorsese presenterà in piazza Maggiore la proiezione di ‘Enamorada’, il film di Emilio Fernandez del 1946.
  • La collaborazione tra il M° Ezio Bosso ed il Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste si è conclusa. La decisione, secondo quanto dichiarato dalla Fondazione, “è maturata a seguito della constatata inconciliabilità delle modalità organizzative imposte dalla normativa vigente alla Fondazione, nel quadro economico determinato dalle note difficoltà in cui versa la lirica italiana, con le necessità programmatiche e artistiche del Maestro”, il quale “prende atto con dolore della decisione adottata dalla Fondazione, con la quale ha sempre inteso – come intende anche in questa circostanza – mantenere un rapporto improntato alla massima collaborazione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.