Torino 2026 e altri demoni

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Aggiornamento 24 giugno 2019: la candidatura italiana di Milano e Cortina all’organizzazione e realizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 ha ottenuto la vittoria, superando la candidatura svedese. I Giochi olimpici invernali nel 2026, dunque, parleranno italiano!

Aggiornamento 13 ottobre 2018: La sessione del Comitato olimpico internazionale (Cio) ha approvato le candidature di Milano – Cortina, Calgary e Stoccolma, come possibili città organizzatrici per i Giochi olimpici invernali del 2026. Il rapporto sulle tre città è stato sottoposto all’assemblea dal vicepresidente Juan Antonio Samaranch, il quale ha sottolineato che “ci si trova davanti a tre candidature solide, in città che hanno strutture efficienti, e grande esperienza di organizzazioni di eventi internazionali”. Nella documentazione allegata al Rapporto, Samaranch ha incluso un sondaggio d’opinione pagato dallo stesso Cio realizzato nelle possibili sedi, riguardante il sentimento della popolazione: il 49% degli abitanti di Stoccolma accolgono i Giochi del 2026 con favore, e questo accade per il 54% degli abitanti di Calgary e per l’83% di Milano – Cortina. A livello regionale, sono a favore il 71% dei lombardi e l’82% dei veneti.
Aggiornamenti 1° ottobre 2018, il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: “Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i Giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina. Il presidente Giovanni Malagò mi ha telefonato comunicandomi formalmente che il Coni ha presentato la candidatura di Milano-Cortina, quindi Lombardia e Veneto per l’Italia ai prossimi Giochi 2026“. Da parte sua, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha confermato: “Stamattina ho parlato con il presidente del Coni, Malagò, il quale mi ha annunciato ufficialmente la sua firma sull’atto di candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi della neve 2026. Siamo ovviamente felicissimi di questa scelta. Ringrazio il Governo, il Coni e tutti gli interlocutori che in questi mesi hanno lavorato per questa candidatura che onoreremo lavorando a testa bassa perché rimanga nella storia come un’Olimpiade memorabile. Avanti tutta!“. Zaia ha inoltre precisato: “A tutti appuntamento a giovedí alle 12 a Venezia per la prima riunione operativa, con il sindaco di Milano Sala, il sindaco di Cortina, Ghedina, e con il mio collega della Lombardia, Fontana”.
Aggiornamento 29 marzo: il comitato olimpico nazionale, presieduto da Giovanni Malagò, ha indirizzato una lettera al Comitato olimpico internazionale (Cio), indicando “la candidatura della città di Milano/Torino” per i Giochi olimpici invernali 2026. L’organismo ha comunicato di “voler proseguire nella fase di dialogo già avviata nei mesi scorsi in seguito all’invito del Cio ricevuto il 29 settembre 2017”. Nella lettera si auspica la possibilità di organizzare i Giochi su piú città ed aeree (Torino, Milano ma anche il Veneto e le Dolomiti) e che ci sia presto, in Italia, un nuovo Governo, al quale sottoporre il piano di fattibilità.
La Giunta comunale di Torino ha autorizzato  l’avvio delle procedure per la costituzione dell’associazione ‘Torino 2026’, soggetto senza fini di lucro finalizzato alle attività di studio, analisi e ricerca necessarie per valutare la fattibilità della candidatura del capoluogo piemontese ad ospitare i Giochi olimpici invernali nel 2026, a vent’anni esatti da ‘Torino 2006’ (sulla qual cosa qualcuno ha già scherzato, sostituendo il secondo zero col 2 nei vecchi loghi). Sarà necessaria una seconda approvazione, tuttavia, al Palazzo Civico, per il rispetto del cronoprogramma previsto dalle norme olimpiche internazionali e di criteri quali il riuso ed il recupero di strutture già esistenti, la salvaguardia dell’ambiente, un’oculata gestione delle risorse economiche, la generazione di valore durevole per tutti i territori coinvolti. La manifestazione d’interesse è stata inviata al Coni sabato 17, adesso Giovanni Malagò, d’intesa con il governo, dovrà mandare la lettera al Comitato olimpico internazionale entro questo sabato, 31 marzo.
Sala, sindaco di Milano, ha candidato la sua città, Zaia il Veneto; secondo alcuni ci sarebbe un progetto già delineato, che vorrebbe a Milano lo sci di fondo, a Bormio lo sci, al Palalido l’hockey, in periferia il Villaggio olimpico, a Cesana (TO) slittino, bob e skeleton, a Torino città lo speed skating. A Giochi conclusi, residenze per gli studenti.
Nel frattempo l’associazione ‘Torino 2026’ si è dotata di un logo e degli opportuni canali su Twitter e Facebook.
Quanto a Beppe Grillo, pare abbia dichiarato che i Giochi di Torino sarebbero “sostenibili e a debito zero”.

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torino olimpiadi 2026
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