Caos calmo

Sabato pomeriggio sono andato a vedere “Caos calmo” con l’ambizioso intento, tra gli altri, di cercare di capire per quale motivo santaromanachiesa lo abbia duramente stigmatizzato. In tutta schiettezza, non trovo che le scene di sesso, peraltro limitate ad un solo momento della narrazione, meritino anatemi particolarmente veementi, forse le cancellerie vaticane si sono inquietate per altri motivi.

Tornando al film, trovo che il titolo renda bene l’effettivo manifestarsi delle emozioni e dei sentimenti dei protagonisti.

Il mondo ha subito una catastrofe, eppure tutto, apparentemente, è tranquillo.

Pietro Paladini (Nanni Moretti) ha un meraviglioso rapporto con la figlia, quest’ultima ha un bellissimo rapporto con lo zio Carlo (Alessandro Gassman), e questi è legato al fratello Pietro da cordiale e goliardica complicità.

La moglie di Pietro è morta, nel film si vede solo il cadavere tra fette di melone, senza la minima sofferenza, fisica o spirituale, dei personaggi.

Nei giorni successivi, Pietro fatica a rimanere agganciato alle problematiche aziendali, si stringe morbosamente alla figlia, aspettandola in macchina davanti a scuola dall’inizio alla fine delle lezioni.

È un mondo simpatico. Il gestore del bar che prepara panini, la splendida biondina che porta il cane Nebbia a passeggiare sempre nello stesso posto, il ragazzino handicappato che saluta l’antifurto dell’automobile e diventa un appuntamento istituzionale, irrinunciabile.

Il disagio di Pietro affiora a tratti, ad esempio alla vista del sangue, e i suoi sforzi di metabolizzarlo inserendolo nelle categorie mentali del quotidiano cozzano contro l’inevitabile problematicità del momento.

Riferimenti religiosi o spirituali ce ne sono parecchi, le strategie aziendali vengono simpaticamente descritte con gli schemi della Trinità cattolica e del monoteismo ebraico, padre e figlia parlottano insieme dei palindromi e del SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS.

Bellissimo il commento musicale.

Quanto alle inquadrature, devo mostrarle ad esempio a quel dirigente di cui vi parlavo…

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