Ibsen, Mary Poppins, la Befana

È il tempo della Befana, amabile figura femminile che, sebbene attempata, vola in cielo con sicurezza e porta ai bambini cose belle e buone. Un’altra figura femminile in grado di volare, legata al mondo del sogno e della fanciullezza, è senz’altro Mary Poppins. Proprio riguardo a quest’ultima, ci sovviene d’avervi meditato nell’ambito di uno dei laboratori teatrali cui facevamo riferimento qualche post addietro focalizzato, questo, su ‘Casa di bambole’, di Henrik Ibsen.

Esercizio:

Nora ha lasciato Helmer. Un anno dopo…

Svolgimento del sottoscritto:

Nora… (altro…)

il teatro, la “teatroterapia”, altri demoni…

Non potevamo lasciar morire il 2022 senza gettare un pur rapido affresco su un’attività che negli ultimi dodici mesi ci ha molto arricchiti: la teatroterapia. Si vorrebbe scrivere TEATRO ma tale è la stima che nutriamo nei confronti di Dioniso, il dio nato due volte, forse tre, che preferiamo peccare per difetto piuttosto che per eccesso. Nei confronti del Dio del Teatro, d’altra parte, s’è sempre in debito.
Abbiamo frequentato sei diversi laboratori, su classici quali Sofocle, Ibsen, Cechov, Strindberg, Williams.
Abbiamo atteso ad un laboratorio di scrittura, con esibizione finale, sulle figure d’Edipo e Giocasta, e su quella saga in generale
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Abbiamo preso parte ad una residenza artistica, con esibizione finale, basata su ‘Stato d’assedio, di Albert Camus, riletto e attualizzato da Matteo Tarasco.
Il tutto a integrazione di un corso da attore cine-televisivo già frequentato e ad implementazione di un curriculum artistico che, pur parallelo a quello manageriale, circola con minore frequenza. Che si faccia il manager o l’artista, d’altra parte,

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Cilea al Cilea: Adriana Lecouvreur

È in scena questa sera, 17 dicembre, al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, l’‘Adriana Lecouvreur’ di Francesco Cilea, composta su libretto di Arturo Colautti*. Fiore di particolare pregio nell’interessante produzione del compositore calabrese, nonché di tutto il teatro dell’opera, è proposta a centovent’anni quasi esatti dalla prima rappresentazione, avvenuta al Teatro Lirico di Milano, per la direzione di Cleofonte Campanini e l’interpretazione di Angelica Pandolfini, Enrico Caruso, Giuseppe De Luca.
Poco da invidiare ha il cast che si esibirà questa sera: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (103)

  • Auguri di buon lavoro a Tinny Andreatta, nuovo presidente Anica!
  • Debutta domani, 10 dicembre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, lo spettacolo teatro-danza ‘Mafia: il mondo parallelo’. Ideato, coreografato e diretto da Valeria Vallone, Realizzata in collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia e l’Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio, con il patrocinio della Fondazione Falcone, con il sostegno morale della Federazione Italiana Club e Associazioni per l’Unesco ed il sostegno di Cgil Roma e Lazio, ‘Mafia: il mondo parallelo’ affronta il tema mafia nell’anniversario dei trent’anni della nascita della stessa Dia. È ispirato a fonti informative e letterarie come ‘Il cavaliere bianco’ di Marco Mancassola, al libro ‘Francesca’ di Felice Cavallaro e alla mostra allestita per i trent’anni di lotta alle mafie condotte dalla Dia; l’obiettivo è quello di portare in scena il senso di giustizia, talvolta d’impotenza dei magistrati e dei poliziotti, il delirio d’onnipotenza e la violenza senza limiti dei mafiosi, le grida delle vittime, l’omertà e al tempo stesso anche la voglia di sostenere lo Stato del popolo, le lenzuola bianche, la corruzione politica della prima fase, il conflitto interiore dei pentiti. La direzione musicale è di Luca Velletri, voce de Il Fantasma dell’Opera e cantante di Ballando con le stelle, che sarà sul palco con l’attrice Clara Galante, insieme con l’attore Emanuel Caserio. Super ospite eccezionale, non come danzatrice, l’étoile Eleonora Abbagnato.
  • Comincia già quest’oggi, 9 dicembre, per proseguire nei giorni 12, 13, 14 e 16, il festival ‘Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna’, dedicato alle opere prime (e non) di autrici italiane e straniere, con particolare riguardo agli esordi cinematografici, ma anche ad autori che raccontano storie di donne. Quest’anno l’appuntamento – organizzato dall’Associazione Culturale AmaRcorD in collaborazione con Cinegatti e Cineteca Lucana, e con il contributo del MiC -direzione generale Cinema – è a Perugia, al Cinematografo comunale Sant’Angelo, dopo trentasei edizioni fatte ad Assisi. La giuria di quest’edizione è composta da: Elizabeth Missland (presidente), Bruna Alasia, Adriano Amidei Migliano, Sofia Coletti, Silvia Contini, Enzo De Camillis, Paola Dei, Massimo Giraldi, Graziano Marraffa, Catello Masullo, Fabio Melelli, Romano Milani, Rossella Pozza, Jinny Steffan. La madrina è Giovanna Ralli, che festeggia quest’anno i suoi primi ottant’anni di cinema.
  • Donne al centro anche ne ‘Il cinema delle donne’, nuovo progetto promosso dal Comune di Montepaone e dal suo sindaco, Mario Migliarese, con la produzione e l’ideazione artistica di Alessandro e Gianvito Casadonte ed il sostegno della Regione Calabria. Anch’esso prende il via oggi, 9 dicembre, con Lunetta Savino, attrice di formazione teatrale che

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spicchi d’arte tra baffi di storia (102)

  • A un anno dal pio transito, la città di Ravello omaggia Lina Wertmüller con ‘LINA’, manifestazione di quattro giorni organizzata con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, Regione Campania, Film Commission e Comune. La direzione artistica è di Remigio Truocchio (responsabile di Cineventi) e di Valerio Ruiz, regista del film ‘Behind the White Glasses’; con la supervisione di Caterina d’Amico e della figlia Maria Zulima, gli eventi si svolgeranno all’Auditorium Niemeyer (la rassegna di film e lo spettacolo ‘Lina’s Rhapsody. Ovvero: avventure e canzoni di Lina Wertmüller’) e a Villa Rufolo, sede della mostra curata da Caterina d’Amico, visitabile fino all’8 gennaio. Come si ricorderà, Lina Wertmüller girò nella ridente cittadina campana ‘Ninfa Plebea’ e vi ha diretto, con Remigio Truocchio, dal 2003 al 2010, la sezione ‘Cinemusic’ del Ravello Festival, essendo peraltro consigliere d’indirizzo della corrispondente fondazione.
  • Compie settant’anni ‘Singin’ in the Rain’, di Stanley Donen e Gene Kelly, pellicola tra le piú riuscite tra quelle attinenti al genere musical. Ambientato nella Hollywood degli anni Venti, che attraversava il passaggio dal muto al sonoro, ‘Singin’ in the Rain’ è un’icona insostituibile nella storia del cinema, che da sempre include le “piovose” sequenze interpretate da Gene Kelly, Donald O’Connor e Debbie Reynolds tra quelle di maggiore richiamo della sua storia. Torna nelle sale da oggi, 5 dicembre, grazie al nuovo restauro in 4K di Warner Bros. e alla distribuzione della Cineteca di Bologna nell’ambito del mai abbastanza lodato progetto ‘Il Cinema Ritrovato. Al Cinema’.
  • Il proficuo dialogo tra Musa del cinema e Musa del Canto, però, non si ferma! È in fase di scrittura ‘Sinatra The Musical’, film nel quale si racconteranno le gesta di Frank Sinatra, partendo dalla vigilia di Capodanno del 1942, quando un Sinatra ventisettenne cantava per la prima volta sul palco del Paramount Theatre, fino a trattare la sua relazione con Ava Gardner, il matrimonio con Nancy e, piú in generale, gli alti e i bassi della sua carriera. Il copione sarà firmato dal librettista e drammaturgo Joe DiPietro; la regia sarà di Kathleen Marshall.
  • Né possono dirsi concluse le celebrazioni in onore di Diabolik! Dopo il recente ‘Diabolik 2 – Ginko all’attacco!’, dei Manetti Bros., e a prescindere da questo, il Comicon, la Provincia d’Avellino ed il Museo Irpino propongono l’interessante mostra ‘Diabolik firmato Palumbo. 60 anni di un’icona nerissima’. I sessant’anni dell’eroe nero, dagli occhi di ghiaccio, rivivono attraverso le tavole di uno dei piú celebri disegnatori della serie, Giuseppe Palumbo, in tre emozionanti sezioni. La prima metterà a confronto le versioni classiche di Diabolik con le riletture stilistiche di Palumbo, oltre ad ospitare un omaggio alle sorelle Giussani; la seconda mostrerà materiale originale, fra tavole, studi e sceneggiature, dei numeri disegnati da Giuseppe Palumbo, autore tra l’altro anche della serie ‘alternativa’ DK; la terza ed ultima sezione inquadrerà le altre opere di Palombo, passando dal suo personaggio piú noto, Ramarro, agli albi disegnati per molte case editrici. I fratelli Manetti saranno comunque rappresentati da alcuni materiali di scena del loro primo film dedicato a Diabolik, quello uscito nel 2021. L’esposizione propone circa sessanta tavole originali e altrettante riproduzioni digitali, diversi contenuti multimediali e scenografici, molti testi esplicativi della storia di Diabolik; è stata inaugurata il 3 dicembre in un evento aperto al pubblico e sarà aperta al pubblico a partire da domani, 6 dicembre, dal martedí al sabato.
  • Prosegue, anche quest’anno, la partecipazione di Cineteca Milano MIC a “Prima Diffusa”, il progetto di Comune di Milano ed Edison che porta la Prima del Teatro alla Scala in oltre 30 luoghi di Milano. (altro…)

per grandi e per piccini (32)

  • Aggiornamento: vive a Milano, dal 3 all’8 dicembre, la XXXII edizione del Noir Film Festival.
  • Si conclude martedí prossimo, 6 dicembre, il ‘Magna Graecia Experience’, edizione 2022. Ideato da Gianvito Casadonte, il ‘Magna Graecia Experience’ è promosso con il sostegno del Ministero della Cultura, della Calabria Film Commission e del Comune di Catanzaro, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale ed in collaborazione con la LILT Catanzaro. L’obiettivo è quello di educare e sensibilizzare le giovani generazioni su tematiche come l’inclusione sociale e il rispetto delle diversità attraverso i linguaggi del cinema e della tv. Tra i testimonial Alessandro Haber, per commentare ‘In viaggio con Adele’ insieme con il regista Alessandro Capitani; Alessandro Preziosi, per discutere sul tema della ‘ndrangheta al centro di ‘Liberi di scegliere’ di Giacomo Campiotti; Paolo Ruffini, per accompagnare la visione di ‘Perdutamente’ e ‘Up&Down’, quest’ultimo caratterizzato dallo straordinario cast di attori affetti da Sindrome di Down; Giulio Golia, per raccontare l’esperienza e l’impegno professionale, insieme a Franco e Andrea Antonello dell’impresa sociale I Bambini delle Fate, dietro al lavoro di inviato tv de ‘Le iene’; il giovane interprete calabrese Moisè Curia, per spiegare le sue sensazioni vissute sul set di “Abbraccialo per me” sul tema del disagio mentale; il regista Francesco Bruni, che ha diretto “Scialla” riflettendo sui tormenti adolescenziali e dietro la macchina da presa della nuova serie tv di gran successo, in onda su Netflix, “Tutti chiedono salvezza”. Ci sarà anche l’incursione di Salvo Noè, psicologo e psicoterapeuta di successo, oltre che uno dei formatori più apprezzati a livello nazionale.
  • Spetterà invece ad Americo Melchionda, a Katia Colica, al Teatro Globo Festival e a Matteo Tarasco restituire l’anima e le intime corde di Pier Paolo Pasolini. Sabato 3 dicembre ad Ecolandia, in quel di Reggio Calabria. “PPP amore e lotta. Dico il vero”; per adesso un primo studio, “un delicato innesto tra la sua drammaturgia originale e alcuni passi della poetica di Pasolini”; poi, chissà…
  • Nasce quest’oggi, 1° dicembre, per concludersi sabato 3, l’edizione invernale 2022 di Cartoons on the Bay, il festival internazionale dell’animazione internazionale dedicato all’animazione televisiva, cinematografica e cross-mediale promosso dalla Rai, quest’anno all’Aquila (multisala Movieplex) dopo l’edizione estiva di Pescara. Molte le attività in programma; venerdí 2 dicembre ‘A day with Santa’, film che racconta di una ragazza sostituta di Babbo Natale; sabato 3 dicembre sarà la volta di ‘Sherlock Santa’, pellicola in cui Babbo Natale è a letto, malato, proprio a ridosso delle festività, e ripete senza sosta la parola “lebanna”; il fido assistente ricorre alla magia ed evoca nientepopodimeno che Sherlock Holmes, il piú grande investigatore di tutti i tempi. Presenti in sala il regista Francesco Cinquemani e l’attrice protagonista Elva Trill. Ci sarà anche Andrea Lucchetta il campione di pallavolo con il suo Spike Team. Il 3 dicembre ci sarà poi un grande spettacolo con Armando Traverso e i pupazzi di Rai Radio Kids. A disegnare il poster di questa edizione Nicoletta Costa, autrice della celebre serie ‘Nina & Olga’.
  • Come si ricorderà, nel 2022 zio Paperone festeggia i suoi primi 75 anni: (altro…)

Stato d’assedio, Albert Camus e… altri demoni (1)

Sebbene in pochi vi abbiano riflettuto, l’opera teatrale ‘Stato d’assedio’ (L’État de siège) di Albert Camus può ispirare degli spunti incredibilmente interessanti. Il vostro blogger preferito ha avuto modo di conoscerla di recente, grazie ad un laboratorio d’alta formazione, una residenza creativa gestita dal regista Matteo Tarasco, di cui parleremo diffusamente tra qualche tempo. In attesa di piú approfonditi sviluppi, in questa sede ci limitiamo a riportare qualche citazione dal testo di Camus*:
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spicchi di speranza tra baffi di virus (17)

SIAE pubblica (ha pubblicato, nota del blogger) un’analisi del sistema dello spettacolo e dello sport in Italia nel 2021 nell’economia del triennio 2019-2021, fornendo una fotografia censuaria del “crash” Covid, in una veste rinnovata, sia dal punto di vista sociologico-statistico sia dal punto di vista dell’architettura grafica.
“Lo Spettacolo e lo Sport nel sistema culturale italiano: il rapporto annuale SIAE 2021” si caratterizza dunque per una nuova impostazione, con l’obiettivo di una maggiore diffusione dei dati statistici e una migliore disseminazione delle analisi sull’andamento dello spettacolo e dello sport.
I dati definitivi relativi all’anno 2021 confermano le gravi conseguenze della pandemia, con un numero totale di spettatori calato dai 306 milioni del 2019 agli 84 milioni del 2021 e con la spesa al botteghino crollata dai 2,7 miliardi di euro del 2019 agli (altro…)

Maria Callas: la Divina e la Jolie

Non nuovo ai film biografici (‘Jackie’, ‘Spencer’…), il regista Pablo Larraín dedicherà i suoi prossimi sforzi alla divina Maria Callas, che farà interpretare ad Angelina Jolie. Si chiamerà ‘MARIA’, il film, sarà scritto da Steven Knight (‘Spencer’, ‘Peaky Blinders’) è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle, Juan de Dios Larraín per Fabula Pictures, Jonas Dornbach per Komlizen Film; sarà il racconto della vita di Maria Callas nella Parigi degli anni Settanta. Come riportato dalla testata digitale The Wrap, poi ripresa da numerose altre, Angelina Jolie ha dichiarato: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (99)

Aggiornamento 2 ottobre: ricorre oggi il quarantacinquesimo anniversario della prima puntata di ‘Domenica In’ trasmessa a colori. Era il 2 ottobre 1977, infatti, quando un emozionato Corrado Mantoni faceva accendere progressivamente le luci dello studio e dava delle spiegazioni sui cambiamenti che i telespettatori avrebbero apprezzato sui televisori di casa. Da grande mattatore qual era –che Dio l’abbia in gloria!– esclamò: «Io a colori… io! A dir la verità non mi sono mai visto a colori… Come sto?» (rileggi Cinquant’anni di colori – l’annuncio)

  • È stata rappresentato ieri, 30 settembre, a Palermo, lo spettacolo di pupi dedicato a don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia; sarà rappresentato oggi, invece, 1°ottobre, lo spettacolo di pupi dedicato a Falcone e a Borsellino, i due magistrati barbaramente uccisi insieme con gli uomini e le donne delle loro scorte. Si tratta di due iniziative che il Maestro puparo Angelo Sicilia, ha ideato nell’ambito di un ciclo epico di teatro civile, usando i pupi per rappresentare la recente attualità piuttosto che i paladini di Francia.  Lo spettacolo di oggi sarà accompagnato da installazioni video multimediali e da canti eseguiti dal vivo.
  • Cominciano quest’oggi, 1°ottobre, per concludersi sabato 8, le “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone. Evento d’apertura è il film ‘The Unknown’, dal suggestivo titolo e dalle suggestive ispirazioni, ritrovato al The Národní filmový archiv di Praga e restaurato dal George Eastman Museum di Rochester, impreziosito dalla nuova partitura orchestrale di José María Serralde Ruiz, commissionata per l’occasione dalle Giornate ed eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone. Previsto un originale spaccato sulla “Ruritania”, toponimo inventato per categorizzare l’ambientazione di molti film basati su regni immaginari, localizzati magari nella penisola balcanica; trarrebbe ispirazione, pare, dal filone letterario cui appartiene il romanzo ‘Il prigioniero di Zenda’, di Anthony Hope. Altra interessante retrospettiva è quella dedicata a Norma Talmadge, attrice popolarissima negli Anni Venti, all’epoca tra le quattro celebrità capaci di riempire le sale (le altre erano Chaplin, Pickford e Fairbanks), caduta nel dimenticatoio con la fine del cinema muto. Tra gli eventi speciali ‘Nannok’ (1922) di Robert Flaherty, un titolo storico del documentarismo etnografico, e ‘La storia della famiglia di Borg’ (1920), tratto dal romanzo omonimo di Gunnar Gunnarsson, scrittore islandese più volte candidato al Nobel. Da segnalare l’omaggio alla prima Mostra del Cinema di Venezia del 1932, con i film muti di quell’edizione; il cinema delle origini e i classici del Canone Rivisitato; infine ‘La Montagne infidèle’ (1923), sull’eruzione dell’Etna, un documentario di Jean Epstein considerato perduto, ritrovato e restaurato dalla Filmoteca de Catalunya. Sarà proposta sabato 8, a chiusura del festival, la proiezione del film ‘The Manxman’ (L’isola del peccato), di Alfred Hitchcock; la nuova partitura è di Stephen Horne e sarà eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone, per l’occasione arricchita da alcuni musicisti specializzati in musica celtica, diretti da Ben Palmer. La quarantunesima edizione delle Giornate del Cinema Muto è realizzata grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiC (Ministero della Cultura) – Direzione Generale per il Cinema, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Fondazione Friuli. Sito ufficiale: www.giornatedelcinemamuto.it
  • A proposito di Hitchcock, (altro…)

Sofocle secondo Curatola

Il mondo occidentale ha purtroppo smarrito, tra le altre, la tragedia ‘Laio’, di Eschilo, nella quale il drammaturgo di Eleusi trattava la complessa figura del papà biologico di Edipo, nell’ambito del cosiddetto “ciclo tebano” e della ben nota “saga dei Labdacidi”; era, peraltro, la prima parte della “trilogia tebana” formata anche dall’‘Edipo’ (perduta anch’essa) e dai ‘Sette contro Tebe’ (pervenuta). Nel medesimo pacchetto figurava anche, com’era uso, il dramma satiresco ‘Sphynx’ (perduto).
Galeotto un laboratorio teatrale di recente frequentato, basato per la verità sull’‘Edipo Re’ di Sofocle, il vostro blogger preferito (io) s’è dovuto domandare cosa passasse per la testa di Laio quando, circa quindici anni dopo la nascita di Edipo, dovette recarsi nuovamente a Delfi per consultare l’Oracolo.
La nascita di Edipo non era avvenuta sotto i migliori presagi; pendevano sulle sue sorti sia un precedente responso dell’Oracolo di Delfi, sia la maledizione lanciata a Laio da Pelope, il cui figlio, Crisippo, lo stesso Laio aveva “deflorato”. Di piú, pare che Laio preferisse le frequentazioni maschili a quelle femminili e che la moglie Giocasta, pur di rimanere incinta, si sia dovuta travestire da uomo e, ad una festa, profittare dell’ubriachezza del coniuge.
Alla nascita, per scongiurare l’avverarsi delle profezie e degli anatemi, il piccolo fu legato ai piedi, forse finanche trafitto alle caviglie da uno spillone affatto analogo, forse il medesimo, che avrebbe usato qualche tempo dopo per accecarsi. Esposto sul monte Citerone, il neonato non avrebbe avuto la minima possibilità di sopravvivere e a Tebe, pertanto, la sua morte si dava per scontata.
Quindici anni dopo, come anticipavamo, Laio dovette partire nuovamente verso Delfi; questa volta il pericolo era rappresentato dalla Sfinge, la ‘Sphynx’ di cui sopra, il mostro che poneva un enigma ai viandanti diretti verso Tebe e li uccideva se non rispondevano correttamente.
Ed ecco il punto: cosa pensava Laio mentre, sul cocchio, muoveva verso Delfi? (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (97)

  • Quale miglior Innominato di Pasquale Curatola? Di questo e altri interrogativi dovranno occuparsi a breve, se già non l’hanno fatto, i responsabili della nuova serie televisiva basata sui ‘Promessi Sposi’ di Alessandro Manzoni, che torneranno in televisione, sulle frequenze di mamma Rai, in otto emozionanti puntate. Intervistato dall’agenzia ANSA, Roberto Sessa, produttore di Picomedia, ha dichiarato: «È in fase di sceneggiatura, scritta da Francesco Piccolo, Giulia Calenda e Ilaria Macchia, lo stesso gruppo autore per La Storia da Elsa Morante che sta realizzando Francesca Archibugi. I Promessi Sposi, sul set nel 2023, si vedranno sulla Rai che con Rai Fiction produce insieme a noi, Beta Film e al coproduttore francese Thalie Images proprio come per La Storia. Sarà una versione certamente filologica di Manzoni, ma allo stesso tempo molto moderna e saprà parlare anche alle nuove generazioni».
  • Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution e presidente dell’Unione editori e distributori dell’Anica, intervistato dall’Ansa a Locarno, ha dichiarato che, dopo alcuni mesi decisamente non facili per le sale, è «ottimista per la nuova stagione, avendo potuto vedere alle giornate di Riccione le proposte di tutte le distribuzioni»: «c’è una qualità e una quantità di cinema italiano molto importante. Siamo sempre fermamente convinti che il prodotto sia al centro di qualsiasi movimento. I bei film attirano il pubblico, generano il passaparola e portano le persone a tornare in sala. (…) I blockbuster hanno dimostrato che quando c’è un titolo di grandissima chiamata i giovani tornano. Ora dobbiamo recuperare il pubblico over 40, che è quello del cinema italiano d’autore e delle sale cinematografiche di città. Su questo l’ausilio di un prodotto di grandissimo livello sarà determinante». Con riguardo alla recente scelta della Warner Bros. di non distribuire piú il film ‘Batgirl’, nato per lo streaming e già costato oltre novanta milioni di dollari, Lonigro ha detto: «Credo sia stato un segnale importantissimo a livello planetario. Assumersi una responsabilità di non far uscire un film da quasi 100 milioni di budget è una decisione molto matura e importante. Chiaramente anche molto dolorosa. Però credo che il cinema in sala abbia bisogno anche di questo: di scelte coraggiose, di grandissima selezione e di grandissimi piani di lancio».
  • «Molte cose meritevoli di stupore vi sono al mondo ma nessuna è come l’Uomo», recitava il primo stasimo dell’Antigone di Sofocle (trad. nostra, diritti riservati). Ebbene, ben sapendo quanto a tale stasimo sia affezionato, «Molte cose meritevoli di stupore vi sono al mondo ma nessuna è come Matteo Tarasco», ci permettiamo noi d’esclamare! Suggestivo incrocio tra Kenneth Branagh giovane e Tonio Cartonio, Matteo Tarasco

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