2024 birthday: a Love Boat theme parody

Life’s Boat

Based on/ on the same tune of the ‘Love Boat Theme’, by Paul Williams /Charlie Fox,
originally performed by Jack Jones
(© Lbc Music Inc., Love Boat Music, Kobalt Music Services Ltd Kms, Universal Music Italia Srl., Mushroom Music Pty Ltd.)
originally performed by Jack Jones
Composers: Paul Williams / Charlie Fox

(INTRO)

Pask, so nice and cool,
be the same we use to know!
And Life, God’s finest reward,
let it go, it smiles just to you!
You, Pascal! Around the Sun you did another run!
You, Pascal! Oh, what a genius, you special one!
How long have you been fighting for your dreams?
And Life won’t hurt you anymore
it’s an open smile on a friendly shore!

You Pask…
You Pask…
You, Pascal! Around the Sun you did another run!
You, Pascal! (altro…)

best Wish(es)! (this is the thanks I get?!)

The signature, where is it? (best Wish(es), however…)

(based / on the same tune of ‘This is the thanks I get?!’, performed by Chris Pine;
composers: Benjamin Don Rice / Julia Carin Cavazos;
Lyrics ‘This is the thanks I get?!’ © Universal Music Publishing Group)
from Disney’s Wish Original Soundtrack, on a quite different goal than that of Magnifico…)

I should do miracles, Universe loves my face,
it’s my Fate! Yeah, and it is that particular time in the year…
Pick the name, “Holydays”
and put your dreams in “new year”…
It’s a fine one, it’s not banality,
People greet me for my benevolence
Uh, just look, ha-ha…
I’d give the Peace all the entire world
if leaders really wanted that!
I’d be the first one to save climate
if mankind would be really interested!
Films or TV in trouble?
I’d make them get the best of they can,
being paid or living as a homeless man!
I want all your worries
get away, and (altro…)

Due Vite o poco piú

“Abbiamo tutti due vite,
la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una”
Confucio, citato anche inAsterix & Obelix – Il regno di mezzo

Sulle note di “Due vite” (M. Mengoni – D. Petrella – D. Simonetta – D. Petrella),
Edizioni Universal Music Publishing Ricordi/Eclectic Music Group/Garage Days/No Comment Opificio Musicale – Milano – Napoli – Milano (eseguita, come si ricorderà, all’ultimo festival di Sanremo)

Siamo i soli svegli in tutto l’universo (!)
ma non conosci ancora bene il mio deserto.
Forse è in un posto del mio cuore
dove il sole è sempre spento,
dove a volte mi perdo
ma a volte risplendo
Siamo fermi in un tempo cosí,
percorriamo le strade
con il cielo che incombe su noi,
siamo gli orchi ed i puffi…
Dovrei telefonarti,
dirti le cose che sento
ma ho finito le fiabe
e alle tue non credo piú.
Sono un libro sul pavimento
in una casa strana,
non di mia proprietà.
Questo blog è sornione,
contro la depressione,
tenta un caleidoscopio
che colori di giorno anche la notte
Forse lo leggi,
meno male…
Se questa è l’ultima
canzone ritoccata, poi chissà…
a chi davvero importa se vivi o se muori

un giorno sí, si saprà!
E se non dormi (altro…)

to Guy Ritchie with love

Update on January 18, 2024: according to Daniel RPK, and some other sources, live-action Hercules will be not directed by Guy Ritchie, whose agenda is actually too full to deal with such an ambitious project.
Dear Guy Ritchie,
almost nothing is known as for your ‘Hercules’ in live action, going to be directed by you and produced by the Russo brothers.
The cast is actually rumoured, of course, and a lot of notable actors and actresses are caught up in people’s speculation.
My humble request is:
(altro…)

se balla da sola…

Aggiornamento 15 febbraio: andrà in onda questa sera, su Rai 1, il film documentario (docu-film?) ‘Pooh – Un attimo ancora’. È la storia vera di un’amicizia durata cinquant’anni, che ha stretto in artistico ed efficace sodalizio Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio, Red Canzian, Valerio Negrini e Riccardo Fogli. Diretto da Nicola Conversa, che ha firmato la sceneggiatura insieme con Manuela Cacciamani (fondatrice e produttrice di One More Pictures), con la supervisione artistica e montaggio di Diego Capitani e la produzione esecutiva di Gennaro Coppola, ‘Pooh – Un attimo ancora’ è stato prodotto da One More Pictures con Toed Film, in collaborazione con Tamata e con Rai Documentari.

In trepidante attesa del vincitore della LXXIII edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo, vogliamo aggiungere un piccolo contributo, autobiografico, ai meriti dei Pooh. Non che l’affermato gruppo di musicisti ne abbia bisogno ma c’è gradito ricordare che, ai tempi del nostro primissimo stage, qualche annetto fa, la canzone proposta con maggior frequenza all’interno della metropolitana di Milano era ‘Se balla da sola’.
Non è la canzone dei Pooh piú conosciuta, forse, non la piú cantata ma è latrice di un ritornello che, ancora oggi, fa echeggiare in noi importanti ricordi: (altro…)

Ibsen, Mary Poppins, la Befana

È il tempo della Befana, amabile figura femminile che, sebbene attempata, vola in cielo con sicurezza e porta ai bambini cose belle e buone. Un’altra figura femminile in grado di volare, legata al mondo del sogno e della fanciullezza, è senz’altro Mary Poppins. Proprio riguardo a quest’ultima, ci sovviene d’avervi meditato nell’ambito di uno dei laboratori teatrali cui facevamo riferimento qualche post addietro focalizzato, questo, su ‘Casa di bambole’, di Henrik Ibsen.

Esercizio:

Nora ha lasciato Helmer. Un anno dopo…

Svolgimento del sottoscritto:

Nora… (altro…)

il teatro, la “teatroterapia”, altri demoni…

Non potevamo lasciar morire il 2022 senza gettare un pur rapido affresco su un’attività che negli ultimi dodici mesi ci ha molto arricchiti: la teatroterapia. Si vorrebbe scrivere TEATRO ma tale è la stima che nutriamo nei confronti di Dioniso, il dio nato due volte, forse tre, che preferiamo peccare per difetto piuttosto che per eccesso. Nei confronti del Dio del Teatro, d’altra parte, s’è sempre in debito.
Abbiamo frequentato sei diversi laboratori, su classici quali Sofocle, Ibsen, Cechov, Strindberg, Williams.
Abbiamo atteso ad un laboratorio di scrittura, con esibizione finale, sulle figure d’Edipo e Giocasta, e su quella saga in generale
*.
Abbiamo preso parte ad una residenza artistica, con esibizione finale, basata su ‘Stato d’assedio, di Albert Camus, riletto e attualizzato da Matteo Tarasco.
Il tutto a integrazione di un corso da attore cine-televisivo già frequentato e ad implementazione di un curriculum artistico che, pur parallelo a quello manageriale, circola con minore frequenza. Che si faccia il manager o l’artista, d’altra parte,

(altro…)

Stato d’assedio, Albert Camus e… altri demoni (1)

Sebbene in pochi vi abbiano riflettuto, l’opera teatrale ‘Stato d’assedio’ (L’État de siège) di Albert Camus può ispirare degli spunti incredibilmente interessanti. Il vostro blogger preferito ha avuto modo di conoscerla di recente, grazie ad un laboratorio d’alta formazione, una residenza creativa gestita dal regista Matteo Tarasco, di cui parleremo diffusamente tra qualche tempo. In attesa di piú approfonditi sviluppi, in questa sede ci limitiamo a riportare qualche citazione dal testo di Camus*:
(altro…)

Brado. Di cavalli e cavalieri, di figli e genitori.

Ieri sera, dopo una piccola discussione con i gestori di una sala cinematografica, sono riuscito a vedere ‘Brado’, la pellicola che Kim Rossi Stuart ha dedicato al padre Giacomo, cui egli è debitore, tra l’altro, della passione per i cavalli.
Le sapienti inquadrature delle zampe al galoppo, ed in tutte le movenze, ottenute affiancando tecnologie d’uso comune a delle specifiche horse riding cameras, con un audio in grado di restituire il ronzio delle mosche al pari di quello degli uomini, conferiscono a questo interessante esperimento una cifra tecnica di tutto rispetto.
Il rapporto padre – figlio, ormai un topos della filmografia di Rossi Stuart, (altro…)

Sofocle secondo Curatola

Il mondo occidentale ha purtroppo smarrito, tra le altre, la tragedia ‘Laio’, di Eschilo, nella quale il drammaturgo di Eleusi trattava la complessa figura del papà biologico di Edipo, nell’ambito del cosiddetto “ciclo tebano” e della ben nota “saga dei Labdacidi”; era, peraltro, la prima parte della “trilogia tebana” formata anche dall’‘Edipo’ (perduta anch’essa) e dai ‘Sette contro Tebe’ (pervenuta). Nel medesimo pacchetto figurava anche, com’era uso, il dramma satiresco ‘Sphynx’ (perduto).
Galeotto un laboratorio teatrale di recente frequentato, basato per la verità sull’‘Edipo Re’ di Sofocle, il vostro blogger preferito (io) s’è dovuto domandare cosa passasse per la testa di Laio quando, circa quindici anni dopo la nascita di Edipo, dovette recarsi nuovamente a Delfi per consultare l’Oracolo.
La nascita di Edipo non era avvenuta sotto i migliori presagi; pendevano sulle sue sorti sia un precedente responso dell’Oracolo di Delfi, sia la maledizione lanciata a Laio da Pelope, il cui figlio, Crisippo, lo stesso Laio aveva “deflorato”. Di piú, pare che Laio preferisse le frequentazioni maschili a quelle femminili e che la moglie Giocasta, pur di rimanere incinta, si sia dovuta travestire da uomo e, ad una festa, profittare dell’ubriachezza del coniuge.
Alla nascita, per scongiurare l’avverarsi delle profezie e degli anatemi, il piccolo fu legato ai piedi, forse finanche trafitto alle caviglie da uno spillone affatto analogo, forse il medesimo, che avrebbe usato qualche tempo dopo per accecarsi. Esposto sul monte Citerone, il neonato non avrebbe avuto la minima possibilità di sopravvivere e a Tebe, pertanto, la sua morte si dava per scontata.
Quindici anni dopo, come anticipavamo, Laio dovette partire nuovamente verso Delfi; questa volta il pericolo era rappresentato dalla Sfinge, la ‘Sphynx’ di cui sopra, il mostro che poneva un enigma ai viandanti diretti verso Tebe e li uccideva se non rispondevano correttamente.
Ed ecco il punto: cosa pensava Laio mentre, sul cocchio, muoveva verso Delfi? (altro…)

DarkLight