spicchi d’arte tra baffi di storia (59)

Aggiornamento 3 luglio: il cast di ‘Diabolik’ è stato finalmente comunicato in via definitiva. Luca Marinelli vestirà i panni (e la calzamaglia) del tenebroso protagonista, Miriam Leone quelli di Eva Kant, Valerio Mastandrea quelli dell’ispettore Ginko.

  • Le riprese del nuovo ‘Diabolik’, diretto dai fratelli Manetti, dovrebbero iniziare tra qualche settimana, alla peggio in autunno. È stato risolto il problema delle location, trovate in gran parte a Trieste, anche alla Stazione Marittima e al caveau della Fondazione CrT. Il ruolo del protagonista, ovviamente glaucopide, dovrebbe essere assegnato a Luca Marinelli, è lui, almeno, il candidato meglio posizionato nelle quotazioni; Miriam Leone potrebbe essere Eva Kant, forse Valerio Mastandrea in quelli dell’ispettore Ginko. Il soggetto del film, ambientato negli anni Sessanta, è scritto dai fratelli Manetti, dallo sceneggiatore Michelangelo La Neve e da Mario Gomboli, direttore della casa editrice Astorina (per le cui stampe Diabolik vide la luce) nonché storico soggettista del fumetto. 
  • Un altro glaucopide, Alessio Boni, interpreterà invece Enrico Piaggio in un film per la televisione di Umberto Marino, interpretato da Violante Placido, Francesco Pannofino, Enrica Pintore, Roberto Ciufoli, Bruno Torrisi, Moisè Curia e Beatrice Grannò, prodotto da Massimiliano La Pegna per Moviheart, in coproduzione con Rai Fiction. Come si ricorderà, Enrico Piaggio fu il padre della Vespa, il ciclomotore piú venduto e conosciuto al mondo; nel secondo dopoguerra, quando la fabbrica di Pontedera, come gran parte dell’Italia era in macerie, cominciò a formarsi nella sua mente l’idea di un mezzo di trasporto piccolo, robusto, agile ed economico. Le immagini di Audrey Hepburn e Gregory Peck a bordo della Vespa in Vacanze romane chiuderanno il film.
  • Dalla storia vera di un capitano coraggioso a una fiaba senza tempo e sempre attuale: dopo l’esordio alla Semaine de la Critique di Cannes, arriva nelle sale italiane grazie ad Academy Two ‘Sir – Cenerentola a Mumbai’, opera d’esordio della regista indiana Rohena Gera. È sicuramente una fiaba ma avvicina la cultura orientale a quella occidentale nella ricerca della felicità e nei sottotesti sociologici.
  • L’Orchestra multietnica di piazza Vittorio festeggia quest’anno i diciott’anni d’attività; è dal 2002, infatti, che, con la guida visionaria dell’ex Avion Travel Mario Tronco ed il finanziamento dei cittadini del quartiere di Roma, regala al mondo spettacoli nomadi, poliedrici e poliglotti. È ambientato proprio a piazza Vittorio, a Roma, il film ‘Il Flauto Magico di Piazza Vittorio’, di Tronco e Gianfranco Cabiddu, prodotto da Arturo Paglia e Isabella Cocuzza, del quale abbiamo fatto qualche cenno in altra sede.
  • Sono stati assegnati ieri alla Link Campus University di Roma i Ciak d’Oro 2019. A Paola Cortellesi è stato assegnato il Superciak d’oro come protagonista del 2019 “per la capacità di parlare al grande pubblico all’insegna della qualità, di utilizzare l’ironia pop per sottolineare i tic del nostro tempo, e per il coraggio di rimettersi in gioco tra grande e piccolo schermo“; a ‘Dogman’ di Matteo Garrone di Ciak d’Oro ne sono stati assegnati ben sei, per Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Edoardo Pesce, Migliore sceneggiatura a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti; Miglior Montaggio a Marco Spoletini e Miglior Scenografia a Dimitri Capuani, a Marcello Fonte come Personaggio piú sorprendente dell’anno per la sua interpretazione. Sono alcuni dei premi all’eccellenza del cinema italiano assegnati annualmente da Ciak, la rivista italiana del cinema: la cerimonia questa sera . Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia è andato a Mario Martone per ‘Capri-Revolution’, quello per la Migliore Attrice a Marianna Fontana. Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista del film ‘Sulla mia pelle’, di Alessio Cremonini, premiato con il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Ciak d’Oro per il Miglior Produttore anche a Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipinti di Lucky Red; Ciak d’Oro come Miglior Attrice non protagonista a Marina Confalone per ‘Il Vizio della speranza’; quest’ultimo, medesimo film, è valso a Enzo Avitabile i riconoscimenti per la Miglior Colonna Sonora e la Miglior Canzone originale (‘A Speranza’). Tre Ciak d’Oro alla ‘Paranza dei bambini’: a Daniele Ciprí per la Miglior Fotografia, a Emanuele Cicconi, Maximiliano Angelieri ed Enrico Medri per il Miglior Suono in presa diretta e al giovane Francesco Di Napoli quello come Rivelazione dell’anno. Il Ciak d’Oro “Bello & Invisibile”, destinato alle pellicole meritevoli di attenzione ma trascurate al botteghino, va a Costanza Quatriglio per ‘Sembra mio figlio’. Il premio Ciak Alice Giovani, nato dalla collaborazione tra il mensile Ciak e Alice nella Città, è stato assegnato a ‘Manuel’, di Dario Albertini. A “Suspiria” il Ciak d’Oro per i Costumi a Giulia Piersanti e quello per il Miglior Manifesto. Assegnato a Nanni Moretti, per il film documentario ‘Santiago, Italia’ il Ciak d’Oro Classic alla carriera; il Ciak d’Oro Colpo di Fulmine a Valeria Golino, per la regia di ‘Euforia’; i Ciak d’Oro Rivelazione dell’Anno, oltre che a Francesco di Napoli per ‘La Paranza dei Bambini’ e ad Alice Pagani per ‘Loro’ e ‘Baby’. Il Ciak d’Oro Speciale Serial Movie, destinato alla miglior serie tv dell’anno, va a Saverio Costanzo per “L’Amica Geniale”. Coppia dell’Anno Fabio De Luigi e Valentina Lodovini per ‘10 giorni senza mamma’. E ancora, il Ciak d’Oro speciale per la Migliore Performance italiana della stagione natalizia va a ‘Amici come prima’ (Medusa) di Christian De Sica, mentre quello per la Miglior Performance italiana di sempre nella stagione pasquale va a ‘Ma cosa ci dice il cervello’ (Vision Distribution), diretto da Riccardo Milani. Ciak d’Oro Speciale a Domenico Procacci per i trent’anni d’ attività di Fandango. Infine per il primo anno un Ciak d’Oro premia un film straniero. L’aureo Ciak Miglior Lancio Italiano di un blockbuster internazionale è stato assegnato alla 20th Century Fox Italia per ‘Bohemian Rhapsody’.
  • Sono state pubblicate oggi la relazione e lo statuto di Mfe – Media for Europe; la prospettiva è quella dell’assemblea straordinaria del 4 settembre, che darà il via libera alla fusione tra Mediaset e Mediaset España nella holding, forse realizzabile nei primi dieci giorni di dicembre. Oltre al Progetto Comune di Fusione Transfrontaliera, sono state pubblicate le relazioni degli esperti sulla congruità dei Rapporti di Cambio di PwC, Grant Thornton e Deloitte e i bilanci delle società coinvolte. Nel dettaglio, spiega la relazione, Mfe si è data uno Statuto, sul modello olandese, che la mette al riparo da possibili “ribaltoni” della governance o da “ingessature” nei processi decisionali. Il Consiglio d’amministrazione, che potrà essere formato da un numero di consiglieri compreso tra sette e quindici, sarà nominato in Assemblea in base a una lista presentata dal cda uscente, la cosiddetta binding nomination che in base al diritto olandese richiede una maggioranza dei due terzi per essere rigettata. Mfe adotterà un sistema monistico, gli amministratori resteranno in carica per un periodo che non potrà essere superiore a quattro anni e potranno essere rieletti. Il presidente (non esecutivo) sarà indicato dal cda nella sua prima riunione dopo l’assemblea. Non ci sarà un collegio sindacale ma un comitato di controllo in seno al nuovo cda. Vivendi in Mfe resterà ‘congelata’; i francesi, che detengono attualmente il 28,8% di Mediaset avranno il 23,5% della nuova entità, ma di fatto resteranno esclusi dal voto in assemblea, a meno di un diverso evolversi del contenzioso aperto al Tribunale di Milano o di rivolgersi a un tribunale olandese.
  • Il Wall Street Journal riporta che la rete televisiva Cbs sta preparando un’offerta per l’acquisto di Viacom. Secondo le fonti citate dal giornale, i rappresentanti delle due società hanno già tenuto dei negoziati preliminari e Cbs potrebbe uscire allo scoperto nelle prossime settimane. Il ceo di Viacom, Bob Bakish, è visto come il probabile amministratore delegato della nuova società. Il principale ostacolo emerso durante le trattative, tuttavia, è il prezzo di una transazione in azioni, che chiede alle due realtà di stabilire un valore reciproco.

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