Da alcuni mesi si rincorrono ipotesi, non smentite ufficialmente, sulla possibilità che Cinecittà possa tornare pubblica (il Manifesto, agenzia ‘Dire’). La nota piú recente vuole che la proprietà degli Studios passi a Luce Cinecittà, già Istituto Luce, a sua volta gestito dal ministero dello Sviluppo economico. La IEG (Della Valle al 34,69%, De Laurentis al 24,06%), da socio maggioritario passerebbe in minoranza. Chi spegnerà, ad aprile, le ottanta candeline della Hollywood sul Tevere? Chi vivrà vedrà. Nel frattempo, quasi a strizzar l’occhio a Hollywood, è organizzata, presso il parco di Cinecittà World, a partire dal 25 marzo, la mostra ‘Pezzi da Oscar. Le sculture del Cinema’. In ottant’anni di lavoro, sono state realizzate, a Cinecittà, strutture, sculture, architetture per film che hanno ricevuto novanta candidature e quarantasette premi Oscar, da ‘Non ci resta che piangere’ a ‘Gangs of New York’, da ‘il Nome della Rosa’ a ‘Romeo e Giulietta’, dal ‘Gladiatore’ a ‘Kleopatra’, da ‘Oceans 11’ a ‘Ben Hur’ (prima e seconda volta), dal ‘Gattopardo’ al ‘Tè nel deserto’, da ‘Marcellino Pane e Vino’ a ‘l’Ultimo imperatore’, a ‘La Dolce Vita’.
Fonti: Dire, Manifesto, Ansa (per la mostra)