de futura societate

In questi giorni cresce forte la polemica sulle unioni civili e sui loro diritti/doveri.
La Chiesa continua a insistere sul mantenimento di schemi socio-antropologici tradizionali, basando la stabilità del sistema sociale sul ruolo della famiglia classicamente intesa.
Ma salta agli occhi di chiunque che in un sistema in cui moltissime coppie divorziano a pochi mesi dal matrimonio e molte non arrivano al grande passo anche per semplici valutazioni economiche, c’è necessariamente qualcosa che deve essere cambiato.
Peraltro la valutazione delle problematiche sociali dovrebbe essere a parte rispetto alle tematiche spirituali.

Né ci risulta che i momenti della storia in cui  forme alternative al matrimonio erano previste siano stati di secondario apporto al cammino dell’uomo.

Gesù stesso, che in effetti cita la Legge dei Padri, viveva in un contesto fortemente ellenizzato e, da grande anticonformista che era, avrebbe capito i confini tra Moralismo e Giustizia, tra Vuoto e Formale Conformismo e Osservazione Spregiudicata della Realtà.
Tutto è puro per i puri. Chi ha orecchi per intendere intenda.

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