Luca Buzzi e Manuel Capitani, del Wcs Team Italy, hanno trionfato, in Giappone, nella nobile arte del cosplay (in realtà sarebbe un secondo posto ma, Toto Cutugno docet, anche i secondi, nel loro piccolo, rimangono nella storia).
Il World Cosplay Summit, conclusosi da poco, è l’appuntamento piú importante e prestigioso al mondo per chi ama, almeno per un giorno, mettersi letteralmente nei panni dei suoi eroi, fumetti, videogiochi o cartoni animati che siano (cosplay deriva infatti dalle due parole inglesi costume e play, cosplayer è chi lo pratica).
A Nagoya 2015 il primo posto l’hanno guadagnato due messicani, i “Twin Cosplay“, che hanno indossato e interpretato i personaggi del videogame “Legend of Zelda”; su costoro, purtroppo, non possiamo soffermarci.
I nostri due campioni, invece, quantunque al secondo posto del podio, hanno interpretato una scena tratta da ‘Neon Genesis Evangelion’, celebre anime trasmesso in passato da MTV.
I cosplayer lo fanno normalmente ad ogni fiera dedicata ai fumetti o all’animazione ma Luca e Manuel, per partecipare a questa tenzone internazionale, hanno impiegato quattro lunghi anni; hanno trasformato la magia in materia indossabile, improvvisandosi sarti, costumisti, attrezzisti e fabbri (la ferrea legge del cosplay esclude tassativamente che si possa acquistare il costume o un qualche accessorio).
Ne è valsa la pena, sia per il riconoscimento ottenuto nella terra del Sol Levante sia per il livello estetico raggiunto: